È passata una settimana dalla misteriosa apparizione del mio protagonista, non ne ho ancora parlato con Oscar e non so neanche perché, ma ne ho parlato con Arianna.
È la mia migliore amica, l'unica che io abbia mai avuto in Italia. È effettivamente un po' strano il fatto che in Italia fossi praticamente un'ameba che conosceva solo una ragazza mentre qui in Svizzera che non è neanche il mio Paese natale abbia così tanti amici.
Non riesco a fare una graduatoria tra Oscar, Dominique, Penelope e Ari, so che può sembrare strano il fatto che io abbia quattro migliori amici, poiché in teoria i migliori amici sono pochi perché dovrebbero essere, appunto, i migliori. Ma che ci posso fare io se i migliori nella mia vita sono quattro?
Arianna e le sue teorie complottiste sostengono che "Leo" sia un clone mandato da agenti della CIA per tenermi sotto controllo, non sa neanche lei perché dovrebbero tenermi controllo quindi ha rinunciato in partenza a portare avanti quest'idea ma tanto la prossima volta che la sentirò ne avrà pronta un'altra.
Sto andando a scuola, a ricreazione Penelope vuole esporre in cortile la presentazione del suo comitato, come ogni anno dal secondo a quanto so, di sicuro lo fa da quando sono arrivata dato che appena sono arrivata voleva costringermi a partecipare 'Women are not the weak sex', è il nome della sua manifestazione e l'idea che sostiene.
Appena suona la campanella Pennie si precipita come una furia fuori dalla classe con il megafono in mano, io e Dominique la seguiamo a ruota come al solito mentre gli altri se la prendono con più calma.
Inizia a parlare alla folla inizialmente modesta, che piano piano mentre lei si fomenta accresce per ascoltarla.
Molti ragazzi sono qui soltanto per lei, non è una ragazza che passa inosservata e sono in tanti quelli che le vanno dietro, ma oltre loro tante persone come al solito si fermano ad ascoltarla, crede così tanto in ciò che dice che cattura l'attenzione anche di chi non è interessato all'argomento.
"....Questo è quello che vogliamo per il nostro futuro? Stare in silenzio? In silenzio davanti ad una donna che muore per gli ideali sessisti che la società si porta dietro dall'anno zero? In silenzio, quando parliamo tanto di diritti? NO. Diciamo NO insieme a tutto questo, un NO enorme, grande quanto una casa. NO alla violenza, alle prese in giro, agli stupri. NO al... "
"A cosa? Cosa credi di fare con questo spettacolino in mezzo al cortile?" una ragazza dai capelli rossi si fa avanti in mezzo alla folla e guarda Penelope con sguardo di sfida
"Come scusa?" chiede Penelope infastidita
"Ho detto" prosegue lei avvicinandosi "Cosa pensi di fare con questo spettacolino a dir poco inutile? "
"Sensibilizzare i giovani" risponde lei velenosa "Cercare di trasmettere concetti fondamentali per il nostro avvenire, hai qualcosa in contrario?"
"Direi di sì" continua lei "Decisamente", la tensione si taglia con il coltello "È una stronzata fatta in questo modo, neanche la metà di loro si ricorderà qualcosa di ciò che stai dicendo o ci darà peso. Stai facendo una fatica inutile"
Non doveva farlo. Non conosce Penelope, non si possono toccare le sue idee, le sue convinzioni perché in ciò che fa mette sempre cuore e anima.
Non ci pensa due secondi a lasciare il megafono (o lanciare, dipende dalle interpretazioni) addosso a Dominique e precipitarsi contro la ragazza evidentemente italiana dato che non l'avevo mai vista.
La distanza tra i loro corpi è di meno di cinque centimetri, si guardano e si vorrebbero ammazzare, spero che nessuna di loro due dica una parola altrimenti violerebbero di sicuro gli schiaffi.
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on time
RomanceElena conduce una normalissima vita da diciottenne, non scambierebbe la sua quotidianità con nessun altro e se c'è una cosa che adora fare è scrivere, scrivere di personaggi ai quali permette di vivere ciò che lei ancora non ha vissuto. A inizio ann...