{9} incontentabili

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Yeah, sing with me, sing for the year
Sing for the laughter, sing for the tear
Sing with me if it's just for today
Maybe tomorrow the good Lord will take you away
Dream on, dream on, dream on
Dream until the dream come true
Dream on, dream on, dream on
Dream until your dreams come true
Yeah, dream on, dream on, dream on
Dream on, dream on, dream on, dream on, oh
Sing with me, sing for the year
Sing for the laughter, sing for the tear
Sing with me if it's just for today
Cit Aerosmith, dream on

CLARA
Quando ero piccola, tutto sembrava impossibile, tutto troppo grande.
Non c'era futuro per me, se non quello prefissato dai miei genitori.
Ma non mi arrendevo, anzi sognavo, lo facevo davvero tanto.
Forse ancora dovrei farlo, intendo sognare.

È giusto non costruire castelli in aria, illudersi e avere grandi aspettative, ma un sogno nel cassetto che ci tiene ancorati al nostro bambino interiore, dobbiamo pur averlo.
Dobbiamo conservare almeno un po' di leggerezza, e qualche aspettativa, perché realmente se non ci prefissiamo un obiettivo, un qualcosa, non avremo nulla su cui rimanere attaccati, nulla che ci faccia tirare fuori tutta la nostra grinta, per ottenere qualcosa di grande, che ci faccia sentire appagati.

Arriva in un momento della vita, in cui si tiene conto delle cose in cui siamo riusciti, quelle fallite e quelle lasciate in sospeso.
Credo che quelle alle quali diamo meno peso, siano quelle in cui siamo riusciti.
Incontentabili, siamo veramente incontentabili.
Forse vi diamo meno peso, perché non ci vengono quasi mai riconosciuti i nostri meriti.
Perché spesso vengono a galla i nostri fallimenti, piuttosto che le nostre vittorie.
Mettiamo come esempio me.
Sono riuscita a vivere da "sola" all'età di 18 anni.
Mi sono rimboccata le maniche fin da subito.
Sono riuscita a levarmi qualche sfizio: le uscite tra amici il fine settimana, una macchina tutta mia, mi sono laureata in giurisprudenza, ho vinto un concorso che mi ha permesso di avere il mio attuale posto di lavoro, eppure non mi soffermo mai sui miei successi.

Le situazioni in sospeso invece sono quelle che prendiamo di più in considerazione.
Penso che sia perché ci interroghiamo su come sarebbe stato.
Se avessi agito in modo differente?
Ecco, un esempio di situazione in sospeso? Beh, quella con i miei genitori.

Stanno bene? Sono cambiati negli anni? A volte mi pensano anzi ci pensano?.
E mi interrogo, mi spremo le meningi, ma nulla.
Sebbene loro si siano comportati male con noi, a tal punto da indurci ad andare via, rimangono i nostri genitori.
E vorrei pensare che non sia così, vorrei cancellarli dai miei pensieri, ma quando sento un profumo che mi ricorda casa, inevitabilmente, divento nostalgica.
Ma poi tutto scompare, quando mi ricordo di aver provato un paio di volte i primi tempi a chiamare, ma loro non rispondevano.
Scompare quando penso alle loro parole verso mio fratello.
Scompare nel momento in cui prendo atto, che se davvero noi gli fossimo mancati, ci avrebbero chiamato.
Perché nonostante tutto, non ho mai cambiato il numero di telefono, perché la mia mente viaggia a loro due.

Quelle invece che ci inducono a dare il meglio, sono quelle fallite.
Se fallisci cerchi di dare di più.
Vuoi far ricredere gli altri sulla tua persona.
Vuoi essere orgogliosa di te, e per quelle come me, aumentare la propria autostima.
Non che mi senta brutta, anzi sono sicura del mio aspetto fisico, ma non mi sento mai abbastanza.

Su cosa ho fallito? su tante cose.
Magari non mi rendo conto di alcune di esse, perché inconsapevolmente avrò fatto del male a qualcuno.
Ma quelle nelle quali riconosco di non avercela fatta, sono quelle che mi spronano a dare di più.

Ho fallito come sorella.
Perché mio fratello è stato segnato dai nostri genitori, sebbene ci fossi io con lui.
Ho fallito nel preservare i miei principi.
Mi sono prefissata delle cose, e per riuscirci ho sacrificato parti di me.
Ho fallito sentimentalmente.
Non mi sono legata a nessuno e vivo una vita effimera.
Non sto qui a elencare altri miei fallimenti, la lista è lunga e neanche me li ricordo tutti, ma questi fallimenti mi sono serviti e mi serviranno in futuro, per dare il meglio di me.

Perché io ho bisogno di dare il meglio di me, per sentirmi meno vuota.

《SPAZIO AUTRICE》
Ciao a tutti miei cari lettori reali, non mi sembra vero di essere qui.
Manco davvero da tanto tempo, scusatemi, ma mi sono lasciata andare all'estate, al mare, agli amici e mi sono goduta appieno queste mie vacanze.
Come state? Avete fatto un viaggetto? Avete realizzato qualcosa che vi eravate prefissati/e da tempo?
Vi ringrazio per avermi aspettata e spero che vi piaccia il capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate e segnalarmi eventuali errori.
ADIOS CHICOS/AS☆

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