L'AMORE È PER TUTTI.

{10} Pianta che vive di ricordi

Se lo potessi immaginare
Dipingerei
Il sogno di poterti amare
Se io sapessi come fare
Ti scriverei
Ti scriverei

Una canzone d'amore
Per farmi ricordare
Una canzone d'amore
Per farti addormentare
Che faccia uscire il calore
Che non ti so spiegare
Una canzone d'amore
Solo per te

Cit 883 una canzone d'amore

Giuliano
Nascosti al mondo, ecco cosa eravamo.
Anche quella giornata.
Era una giornata invernale.
Eravamo sul divano, io avevo il capo appoggiato tra le sue gambe, lui mi accarezzava la testa.
Guardavamo un film, il film si chiamava "Ogni giorno".
Tutto perfetto, io e lui, già questa per me era la perfezione.
Sbagliata per gli altri, ma così giusta per me.
Perché cos'è la perfezione? È soltanto la visuale che si ha di un qualcosa, espressa attraverso il proprio modo di vedere.
È soggettiva.
E noi così sbagliati per tutti, eravamo ciò che io consideravo la perfezione.

Luci spente, coperte così calde, ma mai quanto lui, emanava un forte calore, era la mia stufetta personale, io sempre così freddo, tremavo anche per una piccola folata di freddo, lui sempre così caldo che camminava fino a novembre a volte, a maniche corte.

Il cioccolato, le mani intrecciate, carezze sulla testa e  la voglia di averlo anche fisicamente dentro di me, perché già si era insinuato nel mio cuore e in ogni fibra del mio essere.

Un bacio, dato sul dorso della mano, le sue dita che bacio.
Lui che passa le sua mano libera sul mio collo.
La voglia cresce, questa volta lecco le sue dita.
Lascia delle delicate carezze sulla mia schiena e sul braccio.
Mi giro e gli do un morso sulla coscia.
Mi piace provocarlo, sapere di scaturire in lui una voglia, la voglia di me.
Per lui era facile, bastava guardarmi per far nascere in me quell'istinto primordiale.
Mi morde il braccio, un morso dolce, nulla di doloroso.
Mi bacia la fronte, do un bacio sulla sua patta, da sopra i jeans.
Si irrigidisce.
Il film sta per finire, ma noi non lo stiamo più seguendo da una decina di minuti.
La voglia ha levato ogni interesse per il film.
Si sdraia e mi distende su di lui.
Sua madre dorme, già da un paio d'ore.

Mi bacia, il mio cuore che batte, un brivido che passa per il mio basso ventre.
Tutto enfatizzato dal nostro amore.
Respiri, movimenti e  emozioni tutte enfatizzate da quel piccolo organo dove lui ha piantato le sue radici.
Mani che si esplorano, toccano ogni lembo di pelle come se fosse la prima volta, e di volte ne abbiamo avute parecchie, oh sì che ne abbiamo avute.

Baci che si fanno più infuocati, mi deposita un bacio sul collo, e inizia  questa sua dolce tortura, Oddio se le torture fossero queste, mi farei ridurre in schiavitù.

Scende con le labbra, l'eccitazione cresce.
Lo tocco ovunque tranne lì, gioco con i suoi capezzoli, giro intorno alle areole e pizzico il capezzolo, ansima, oh cazzo che bel suono che hanno quegli ansimi che sanno di noi.

Mi toglie la maglietta, io tolgo la sua, con non poca fatica perché per la foga era troppo impegnativo anche solo toglierla, il mio cervello era in tilt.

Vado lì con le mani, e prendo quel che mi spetta, perché solo io devo godere di tale prelibatezza.
Lo tocco, è così caldo, lui fa la stessa cosa con me, e diamo il via a quello che sarà uno dei modi in cui ci amiamo.
Donandoci con tutti noi stessi l'un l'altro.
E quella sera ci siamo amati, sì che lo abbiamo fatto.
È solo un ricordo ma un ricordo che idrata la pianta che lui ha seminato in me, perché quella pianta è ancora viva e vive dei nostri ricordi.

《SPAZIO AUTRICE 》
Ciao a tutti miei cari lettori reali, capitolo anche qui appena sfornato, spero vi piaccia, io mi sono emozionata attraverso queste righe e spero di trasmettervi la stessa cosa.
Questo capitolo è dedicato a tutti gli innamorati, non importa che siano fidanzati, possono anche essere innamorati non corrisposti, non importa, l'amore può anche non essere vissuto, ma è sempre amore.
Vi dedico questo capitolo.
Fatemi sapere che ne pensate e segnalate eventuali errori.
ADIOS CHICOS/AS☆