Capitolo 5

21.2K 398 77
                                    

Mi svegliai di soprassalto sentendo delle voci urlare al piano di sotto.

Mi alzai dal letto e andai verso le scale per poi rimanere nascosta per ascoltare meglio e vedere di chi si trattava.

C'era Vladimir che stava urlando contro una ragazza che continuava anche lei a sua volta ad urlare.

- mi sono rotta il cazzo Vladimir, sono venuta qui solo per mandarti questo messaggio da nostro padre io non c'entro niente-,- e perché mai Victor avrebbe dovuto mandare te?!-,- perché sono tua sorella?-,- in ogni caso la risposta è no, non tornerò a casa, non ho nessuna intenzione di seguire le sue regole, cazzo ho 27 anni non sono più un bambino!-,- sappiamo bene entrambi che a nostro padre è sempre piaciuto avere il controllo su tutto-,- si ma non può controllarci a vita cazzo!-.

Continuavano ad urlare parlando ancora di un certo Victor che da quanto avevo capito era l'oro padre e se non sbaglio la ragazza dovrebbe essere la sorella di Vladimir.

Non si assomigliano per niente.

Mi veniva il mal di testa ad ascoltarli tralaltro di cose strane come, traffico di qualcosa di pericoloso e robe varie, così alla fine decisi di tornare in camera ma il mio piede andò a sbattere contro un mobile facendo un lieve rumore che però fece tacere i due fratelli.

Vladimir come una furia si fiondò sulle scale per raggiungermi ed io non mi mossi di un millimetro.

Sapevo benissimo che scappare non sarebbe servito ad un bel niente.

- Ines mi spieghi perché non sei in camera tua?-,- avevo sentito delle urla e...-,- e quindi hai deciso di spiarci?!-, mi urlò in faccia facendomi tremare leggermente.

- Vladimir smettila di urlare come un indemoniato, non vedi che la stai spaventando?!-, urlò la ragazza venendo velocemente verso di me per poi circondarmi le spalle con un braccio con fare protettivo,- sentimi bene Ines non ho sborsato così tanti soldi per te inutilmente, quindi vedi di farti i cazzi tuoi e di non ficcare il naso in cose che non ti riguardano perché non andrà a finire bene-,- l'hai comprata?! Ma ti è andato di volta il cervello?!-, urlò la ragazza ormai nera dalla rabbia.

- Vera non iniziare-,- quando mi avevi detto che saresti andato insieme a Dan in un Daddy's Club pensavo che vi sareste solo divertiti e non che addirittura avresti comprato una povera ragazza innocente! Mi fai schifo Vladimir!-,- senti Vera tu non sai proprio un cazzo ok?! Quindi vedi di non rompermi troppo le scatole perché c'è un limite a tutto!-, detto questo si allontanò andando verso il soggiorno sicuramente per bere qualche bicchierino di whisky.

Vera si girò verso di me, mi prese per mano e mi fece entrare in una stanza completamente rosa, mi veniva da vomitare, sembrava la stanza di una Barbie.

- Vladimir ti ha fatto qualcosa?-,- no... perché?-,- sei sicura?-,- si, a dire il vero è stato gentile con me, quando mi ha comprata pensavo che mi avrebbe usata invece non mi ha toccata nemmeno con un dito, ma perché me lo chiedi?-,- perché Vladimir non ha mai comprato una ragazza come te e pensavo che ti avesse fatto del male perché in quel caso gli avrei spaccato la faccia-, mi scappò un sorriso, questa ragazza è molto simpatica.

- di chi è questa stanza?-,- è la mia ti piace? Dormo qui quando passo del tempo con lui anche se nell'ultimo periodo non ha avuto molto tempo per me-,non la credevo una tipa da 'rosa', ero stupita di questa piccola scoperta però mi faceva anche tenerezza, si vedeva che era più grande di me e per colmare la mia curiosità glielo chiedo,- quanti anni hai?-,- 22, tu?-,- 16-,- wow molto giovane, non sei un po' troppo piccola per mio fratello?-, scherzò lei facendoci ridere entrambe.

Avevo passato il pomeriggio con lei a guardare serie TV su Netflix e a mangiare schifezze.

Avevo scoperto che odiava il colore giallo, diceva che le portava sfortuna e che amava il mare .

SchiavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora