Capitolo 10

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La mattina mi sveglio abbastanza tranquilla, Vladimir era ancora vicino a me e questo mi fece stare bene.

Dopo pochi minuti ci alzammo insieme dal letto e lui dopo essersi preparato molto velocemente andò nel suo ufficio dicendo che aveva qualche telefonata importante da fare ma soprattutto dicendomi di stare lontana da Ivan a tutti i costi.

Io invece mi alzai molto più lentamente anche con poca voglia in realtà per poi trascinarmi in bagno per cercare di mettermi un po' apposto.

Io invece mi alzai molto più lentamente anche con poca voglia in realtà per poi trascinarmi in bagno per cercare di mettermi un po' apposto

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Mentre scendevo le scale intravidi la figura di Ivan che era steso sul divano a guardare un porno.

Mi avvicinai per poi rimproverarlo,- seriamente?!-,- cosa c'è? È solo un porno non ho ucciso mica nessuno-, dice l'ultima parte guardandomi attentamente e avevo capito perfettamente che si riferiva a Vladimir, che persona antipatica, pensai mentre mi avviavo verso la cucina per mettere qualcosa sotto i denti.

Pochi minuti dopo...

Vladimir era arrivato anche lui in cucina e si era seduto sullo sgabello accanto a me.

- ho risolto il problema-,- qualche problema?-, lo guardai con sguardo interrogativo, di cosa sta parlando?

- i tuoi amici,li ho comprati-, gli saltai in braccio dalla felicità riempiendolo di baci su tutta la faccia.

Purtroppo il nostro momento fu rovinato da una nuova presenza nella stanza.

- hai comprato delle persone? Wow Vladimir non ti credevo così spietato non riesco ancora a capacitarmi di come faccia Ines ad amarti-,- questo non è un tuo problema-,- Vladimir-, dissi piano avvicinandomi al suo orecchio,-ti vuole solo infastidire-, mi guardò cercando di calmarsi per poi tornare nel suo ufficio ma non prima di dirmi,- ti voglio nel mio ufficio-.

Ivan si girò verso di me con un ghigno,- siamo rimasti soli-,- l'hai sentito, mi vuole nel suo ufficio quindi sei tu che rimani solo-,- oh, andiamo, non dirmi che fai sempre quello che ti dice, sei per caso la sua cagnolina?-, i miei nervi si facevano sentire e avevo paura che gli avrei potuto tirare un bel calcio nelle palle da un momento all'altro,- questo non è un tuo problema-.

Andai verso l'ufficio di Vladimir e solo dopo aver sentito un "avanti" entrai per poi sedermi sulla piccola poltroncina situata davanti alla sua scrivania.

- ci hai messo molto, cosa ti ha detto? O fatto?-,- niente ha solo cercato di infastidirmi ma non gli ho dato corda-, brava piccola, ora però volevo parlarti di un'altra cosa-,- certo, dimmi-,- visto che ho comprato anche i tuoi amici ho pensato che farli stare qui sarebbe stato un po' esagerato quindi ho comprato una piccola villetta non molto distante da qui in cui possono stare-,- ottimo! Grazie , grazie, grazie, grazie!-, gli do un bacio sulla guancia e poi corro in camera mia per ascoltare un po' di musica.

Ero felice così pensai di mantenere la felicità con qualche canzone romantica e allegra.

Dopo qualche ora...

Vladimir mi aveva avvertita che la macchina che stava portando i miei amici qui era finalmente arrivata.

Velocemente mi precipitai al piano di sotto.

Non appena la porta si aprì la prima persona che vidi era Grace che mi saltò praticamente addosso per poi aggiungersi anche Adina e Trevor.

Eravamo in un mare di lacrime e Vladimir ci guardava un po' da lontano senza interromperci e gli ringraziai mentalmente per questo.

Dopo un lungo abbraccio e tante lacrime di felicità versate Vladimir ci diede la meravigliosa notizia che avremmo cenati fuori.

Adina e Grace erano al settimo cielo finalmente libere, mentre Trevor anche lui molto emozionato cercava di non mostrare troppo le emozioni.

Andammo tutti e 4 in camera mia per prepararci e alle ragazze prestai qualche mio vestito mentre Trevor lo lasciai nelle mani di Vladimir.

Andammo tutti e 4 in camera mia per prepararci e alle ragazze prestai qualche mio vestito mentre Trevor lo lasciai nelle mani di Vladimir

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Dopo essermi preparata portai con me Adina e Grace al piano di sotto per poi aspettare Trevor e Vladimir che arrivarono subito dopo.

Mi avvicinai a Vladimir e gli chiesi,- dov'è Ivan?-,- ha detto che si stava annoiando qui, quindi se né andato-, lo baciai e poi salì in macchina dietro accanto a Trevor lasciando Adina davanti.

Mi avvicinai a Vladimir e gli chiesi,- dov'è Ivan?-,- ha detto che si stava annoiando qui, quindi se né andato-, lo baciai e poi salì in macchina dietro accanto a Trevor lasciando Adina davanti

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- ps Ines-,- si Trevor? Dimmi-,- Vladimir si è comportato bene con me, sembra una brava persona-,- lo è-.

Arrivati al ristorante presi per mano Vladimir e tutti insieme andammo verso il nostro tavolo.

Adina, Grace e Trevor si guardavano intorno ad occhi aperti, mi veniva quasi da ridere, avevano la mia stessa faccia la prima volta che vidi tutto questo lusso.

Qualche ora dopo...

Era ormai sera inoltrata e Vladimir decise che era ormai ora di andare a casa.

Fermò l'auto davanti ad una piccola villetta molto carina.

Ara di un color pesca chiaro e piena di fiori.

- ecco qui la vostra casa-,- come nostra?- chiese Trevor sorpreso,- si vostra, volete stare in strada?-,- no no ma non pensavo che ci avresti dato una casa-,- non sono così crudele haha-, la sua risata mi riscaldò il cuore e mi fece ricordare di quanto sono fortunata ad averlo.

Tornati a casa io mi buttai completamente sul letto e Vladimir dopo essersi spogliato mi raggiunse nel letto abbracciandomi da dietro per poi baciarmi.

- buonanotte amore mio-,- buonanotte Vlad-.

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