Colosseo

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Chapter 8

Lo guardai. Sentìì un freddo gelido dentro le mie ossa. La sigaretta ancora spenta tra le sue labbra. Allora era vero. Era vero della sua storia d'amore con Federica. Era vero che stava diventando Ultimo ma non prorio l'ultimo. Lui era il primo, il primo in tutte le classifiche. Quel pomeriggio era così bello che avrei voluto baciarlo e poi scappare via con lui. Ebbene sì, mi ero presa una cotta per Niccolò, per il mio vicino di casa, per Ultimo. Rabbrividii al solo pensiero che quelle labbra erano state toccate da qualcun altro.
-Come va Nic?- sorrisi io cercando di stare più neutra possibile.
-Ce la caviamo, Flo-. Disse accendendo la sigaretta,
-Quindi vi conoscete?- sorrise Federica guardandomi.
-Si. Io abito proprio qui. Piacere Florida-. Strinsi la sua mano.
Sentii Nic tossire.
-Copriti, guarda che poi ti ammali-. Disse Federica preoccupata.
-Nte preoccupà, Fede. Ho già preso lo spray per precauzione-. Rise.
Lui e la sua maledetta ipocondria.
-Beh allora vi lascio al vostro bel giro!-. Sorrisi.
-Senti, ma non è che ti serve un passaggio? Fa freddo, in macchina ci riscaldiamo!-. Annunciò Federica toccandomi il braccio. Era una ragazza gentile, a modo, la sua voce era soave.
-Non vorrei sentirmi di troppo, tranquilli!-.
-Vieni dai Flo!- sorrise Federica.
Nic non proferiva parola, fumava la sigaretta e ci guardava con lo sportello della macchina aperto, pronto a salire.
Accettai la proposta.
Salii in macchina, mi misi dietro. Nella macchina c'era il profumo di Nic. Pensai di nuovo alla sua schiena nuda e al profumo che aveva quando ero sopra di lui. Poi guardai verso di loro e vidi Fede che stringeva la mano a Nic, e rabbuiai.
-Tu vai a scuola, Flo?-. Interruppe il silenzio Federica.
-Si, ultimo anno, procede bene-.
-Ascolta Nic mi ha detto che vai nella mia stessa scuola dove sono andata io, qualsiasi cosa puoi chiamarmi, ti passo qualche appunto!-. Si girò verso di me e mi guardò con quegli occhi blu.
Ecco la tipa di cui parlava Nic nelle sue canzoni.
Annuì sorridendo e poi guardai fuori il finestrino. Non avevo il coraggio di guardare nient'altro.
Sentii Nic schiarirsi la voce dopo poco tempo. Sapevo che doveva chiedermi qualcosa.
-Dove sei diretta?- chiese con un tono freddo distaccato.
Mi guardò dallo specchietto. Io lo guardai e mi sembrava di cascarci in quegli occhi.
-Portami al Colosseo Nic-. Dissi.
Nel frattempo Riccardo mi aveva mandato un messaggio.

Messaggio: Ricky📚😊
"Flo sto al Colosseo, mi raggiungi?"

Nic parcheggiò qualche metro più indietro.
-Arrivati-. Disse Fede entusiasta.
-Mi ha fatto piacere Fede!- sorrisi.
Nic mi guardò dallo specchietto.
-Ciao Flo-.
-Ciao Nic-.
Scesi dalla macchina e Nic andò via. Non feci in tempo ad elaborare il tutto che qualcuno mi prese da dietro.
-Guarda un po' chi mi ha raggiunto!- urlò una voce maschile.
-Ciao Ricky!- sorrisi e lo abbracciai.
-Come stai? Te vedo scossa sorella!- sorrise e mi guardò.
-Nulla Ricky-. Alzai le spalle.
-Chi era quello in macchina? Hai un fidanzato segreto e nessuno lo sa eh?- alzò un sopracciglio e iniziò a farmi il solletico.
Cercai di dimenarmi ma non riuscivo, morivoo dal ridere. Soffrivo un Sacco il solletico.
-Va bene va bene va bene va bene. Te lo dico-. Risi.
Lui mi lasciò andare.
-È il mio vicino di casa, Ric. Nulla di che-. Risi ancora per il solletico. Mi mise un braccio intorno al collo e camminammo così per ore. Mi piaceva parlare e cazzeggiare con Riccardo.
-Secondo me ti piace-. Disse lui togliendo il braccio e mettendo le mani in tasca.
I capelli castani erano quasi biondi al riflesso della luce. I suoi occhi grigi cambiavano colore. Riccardo aveva uno sguardo freddo, gelido. Molto più alto di me e con le spalle enormi. Mi ricordava mio fratello.
-Chi? Niccolò?- deglutii. Poi mi resi conto di aver detto il suo nome. Per poco non mi morsi la lingua dalla rabbia e la confusione.
-Boh, quello là. Il vicino di casa-.
-Macchè Riccardo dai. A parte che è fidanzato-. Risi io mentendo.
Lui mi guardò e sorrise. Sembrava sollevato.
Ci sedemmo. Lui tirò dalla tasca due chupa chupa e lo gustammo insieme.
-So che adori quello alla coca cola, Flo-. Disse lui dandomene uno.
-Ben detto Ric-. Risi io togliendo la carta.
Lui prese quello alla fragola.
-Di Roberta cosa mi dici?- dissi io mentre avevo il chupa chupa in bocca.
-Lo so che le piaccio, Flo, non sono stupido- Rise guardandomi.
-E tu cosa ne pensi? Roberta è molto carina-.
-Non quanto te, Flo-. Disse lui serio. Di nuovo quegli occhi grigi. Il freddo. Non sapevo cosa dire.
-Domani vieni a scuola?- domandai in panico.
-Domani non c'è scuola, è sabato Flo-. Disse lui con il chupa chupa fra i denti.
Cazzo. Altra figura di merda. Mi alzai dal muretto. Scorsi Nic più avanti, con Federica. Avevano una conversazione abbastanza accesa.
-Che guardi?- Domandò lui curioso.
-No, nessuno-. Sorrisi mentre continuavo a guardare Niccolò che ad un certo punto mi aveva notata. Stava guardando anche lui me ed io lui. Ci guardavamo in lontananza. Lui con la giacca nera e gli occhi un po' tristi. Io con gli occhi furiosi di rabbia.
Tolsi il chupa chupa dalla bocca e baciai Riccardo. Fu un bacio lungo, intenso. Non era male. Riccardo sapeva di fragola. La lingua era morbida e baciava bene. Con la coda dell'occhio vidi Nic sbattere la portiera della macchina e andarsene via insieme a Federica.
Scacco matto.

Adoro quando Nic e Flo litigano😍

Cosa significa per me: l'eleganza delle stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora