Jackson mi lascia, esitando un pochino, all'entrata della stanza. È tutto come prima, a parte il fatto che ora Mark fosse a sedere e respirasse con i propri polmoni. Mi avvicino al letto. Lui solleva la testa e mi guarda: sorride, sorride come un bambino piccolo davanti al negozio di giocattoli. I suoi occhi glaciali si illuminano. Io riesco a fare solamente un timido sorriso, un niente in confronto al suo.
-Mark, ti sei svegliato, finalmente!- dico, con poco entusiasmo.
-Grazie a te. Sei stata la prima persona che volevo vedere dopo il mio risveglio. Solo te. Ora voglio mantenere la promessa fatta. Voglio vivere la mia vita con te.- dice e io resto sbalordita. Forza e coraggio Lexie! Glielo devi dire! Sennò comincerà anche a scegliere i nomi per degli ipotetici figli.
-Mark io non posso. Non posso sposarti. O per lo meno non ira. Ora con questa memoria. I-i-io non ricordo niente di noi due. La nostra storia è stata cancellata dalla mia mente. Quindi non ti posso sposare. Per la mia mente sei uno sconosciuto- dico tutto d'un fiato, con gli occhi incollati al pavimento, non avendo il coraggio di alzarli. Quando trovo il coraggio di farlo, noto che un'ombra cupa e triste copre il suo volto e il sorriso si è spento. Come i suoi occhi. È triste vederlo così. So di avergli spezzato il cuore dicendogli ciò, ma era giusto farlo. Se lo avesse scoperto dopo sarebbe stato peggio. Non mi sta neanche più guardando negli occhi.
- Cosa vorresti dire con ciò? Stai scherzando?- chiede con voce roca, spezzata dalla lacrime che sicuramente sono pronte a venire fuori. Per entrambi.
-Mark è come se la mia mente fosse un computer e i file nella cartella "Mark" sono stati eliminati, scusa- ormai le lacrime, non si fanno problemi a uscire e rigano velocemente il mio volto.
-Non scusarti. Ma ora che intendi fare? Cosa credi che faccia?-
-Non lo so, ma promettimi una cosa. Io verrò qui tutti i giorni e tu mi racconterai della nostra storia, ok?-
-Ok- e poi mi dice- Sai Lexie, quando mi sono svegliato, un mese fa, ho chiesto di portarmi da te. Volevo vederti, ma mi ha fatto male, perché dicevano che tu fossi irrecuperabile, che tu non potessi risvegliarti. Così sono stato lì a sperare che io fossi la prima persona che avresti visto al tuo risveglio. Sentivo dentro di me, che per te ci sarebbe stata una speranza. È sul tuo letto che ho avuto la ricaduta. Prima sei venuta da me, mi sono rivisto un mese fa. Io ti avevo dato speranza e tu me la stavi dando a me. È per questo che ti amo. Tu mi dai la speranza di andare avanti. E io non voglio andare avanti senza di te. Aspetterò per tutto il tempo che sarà necessario. Io ho ancora la speranza. Io ci vedo tra parecchi anni a ballare insieme al matrimonio dei nostri nipoti. Deve essere così. -
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Meant to be
Fanfiction"...la mia mente è un deserto e io sono alla ricerca di un'oasi di memoria. Se fossi morta almeno sarei in pace, sapendo che lui mi ama, invece sono una ragazza che aspetta il risveglio dell'uomo che le ha chiesto di sposarla, ma lei non si ricorda...