You&I by night

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Stanotte il mio sonno è torturato da incubi orrendi. Mi sveglio una miriade di volte... Ma poi non riesco più a prendere sonno. Mi volto per vedere se la poltroncina è occupata da qualcuno, ma è vuota. Non c'è nessuno con cui possa parlare, stare, dormire. Mi ributto sul cuscino e chiudo gli occhi, ma poi l'immagine di una gamba sanguinante mi si para davanti.  Mi tiro su urlando, così tanto che un paio di infermiere arrivano in mio soccorso, ma le scaccio via malamente. Non le voglio qui adesso. Non voglio loro. Voglio qualcun altro che mi possa capire.  E so chi può. Ma ho bisogno di tutte le mie energie migliori e impiegare  uno sforzo  disumano.  Ma ce la posso fare perché Lexie Grey non si arrende mai. Forse. Mi alzo goffamente dal letto e guardo se qualcuno è in corridoio. Le infermiere che erano venute da me prima sono andate via.  Meglio così.  Mi siedo sulla sedia a rotelle e tiro un sospiro di sollievo. Ce l'ho fatta. Parte uno completata. Poggio delicatamente le mani sulle ruote e inizio a fare dei giri di prova nella stanza. Per fortuna le braccia non sono così deboli come sembrano, ma il fisico stanco e molto debole non le aiuta. Dopo un paio di giri decido che è l'ora di uscire. Alzo lo sguardo sull'orologio al muro che sta segnando le due e mezza. Fuori dalla finestra un falce di luna crescente mi incita ancor di più ad iniziare o meglio completare la mia impresa.  Faccio il tratto di corridoio nel silenzio più assoluto, facendo attenzione a tutti i rumori che sento. Ad un certo punto credo di esser stata vista da Owen. Quando arrivo davanti alla porta chiudo gli occhi, chiedendomi se questa è la cosa giusta da fare. Rimango così per qualche secondo, finché una voce che conosco si fa largo tra il silenzio. April. Se mi becca, non farà storie a riportarmi indietro. Lei ama così tanto le regole. Apro la porta, facendo meno confusione possibile, ma questa porta dovrebbe essere oliata. Entro nella stanza silenziosa, disturbata solamente da un respiro regolare. Mark sta dormendo. Mi avvicino al letto e gli accarezzo la mano. Nel farlo un dolce sorriso appare sul mio volto. Mi ritorna alla mente quando lui mi ha stretto la mano, iniziando il suo processo di guarigione.  Mi tiro su accanto a lui, posizionando la testa sulla sua spalla. Quasi involontariamente inizio a passare le mie dita ossute tra il suoi capelli morbidi. Ormai penso sia diventata una cosa solo nostra. Lentamente il sonno mi assale,  ma anche questo non è poco disturbato. È lo stesso delle altre volte, ma solo una cosa lo distingue; una luce mi salva dal disastro. Poi mi sveglio. 

Derek è accanto a me e sta parlando.  Ma non a me. A Mark.  Solo ora ricordo della mia avventura notturna.

-Oh buongiorno Lexie!- dice Derek con un dolce sorriso. 

-Buongiorno Derek, buongiorno Mark- dico quasi bisbigliando.

-Lexie sarà meglio che tu te ne ritorni in camera, io e Mark dobbiamo parlare di una cosa molto importante... E poi sarai stanca dalla tua avventura notturna, giusto?- dice guardandomi con uno sguardo serio, misto a uno sguardo divertito.

-Ok...- gli rispondo quasi delusa, ma sicuramente imbarazzata.

Mi volto verso Mark e premendo le mie labbra sulle sue fisso un sigillo di amicizia. Niente di più. Poi mi faccio trasportare da Derek. Prima di varcare la porta lo riguardo negli occhi e riconosco la sua confusione. Un bacio ha distrutto Mark Sloan

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