Tutto finisce

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Mark baciava Lexie come un adolescente alla ricerca di qualcosa che non aveva mai provato. Si spogliarono a vicenda con una velocità impressionante. 

-Ti voglio piccola Grey. Ti voglio- disse mentre lei gli accarezzava gli addominali scolpiti. Gli sorrise. E la notte fu una delle più magiche della loro vita.

Lexie aprì gli occhi alle prime luci dell'alba. Aveva la fantastica sensazione di aver vinto tutto. Strinse Mark a sé. Assaporò il suo odore, per l'ultima volta nella sua vita. Poi raccolse gli abiti per andare a lavorare. 

Mark aveva allungato il braccio verso la parte alla sua sinistra del letto. Ed era vuota e fredda. La t-shirt che Lexie indossava la sera precedente era stropicciata sul pavimento e sembrava che fosse stata calpestata. L'uomo raccolse la maglietta e se la portò al viso, assaporando l'odore di cui era intrisa. Lexie. Era lei la donna che Mark amava. I sensi di colpa lo afflissero. Un'altra però lo avrebbe aspettato all'altare. Strinse ancora di più la maglietta nelle sue mani. Cosa aveva fatto per meritarsi ciò?

Julia in quel momento era a casa di Callie e Arizona. Si prospettava il giorno più bello della sua vita. Non doveva più preoccuparsi di quella volta in cui Mark le disse che amava Lexie. No. Quella ragazzina non si ricordava più del  suo futuro marito. E lei poteva stare tranquilla. Non l'aveva invitata al suo matrimonio per paura che potesse rovinarlo. Callie le disse di non essere paranoica e lei le rivolse un sorriso falso. L'unica cosa negativa nello sposare Mark era lo sposare anche tutta la sua strana famiglia. 

Arizona quel giorno aveva solo un'appendicectomia su un bambino di otto anni. E sorrideva. Da quella sera Mark avrebbe veramente smesso di guardarle le tette. E poi Julia le stava simpatica. Forse. 

Callie guidava verso l'ospedale. Quel giorno era uno di quei giorni da segnare sul calendario con un pennarello rosso. Mark si sposava. Ed era una cosa che suonava assai strana. Ma una cosa non la convinceva al 100%. Che Mark amasse Julia. Poteva essere affetto. Ma non amore. Oh, no. Lo si leggeva negli occhi di lui. Gli occhi d'amore li faceva esclusivamente a Lexie. Ma lei non poteva fermare il matrimonio. Era troppo tardi. Solo Lexie aveva quel potere. E Callie sperava con tutto il cuore che lo usasse.

Derek stava operando. Una delle prime operazioni dopo il ricovero per l'innesto di nervo. Lexie accanto a lui era piuttosto tesa. Derek sapeva il motivo, purtroppo. Lui sapeva che Mark, il suo migliore amico da una vita, aveva preso questa decisione troppo velocemente e per ripicca. Odiava Julia e odiava pure Lexie, per non essersi fatta avanti appena avuto il recupero della memoria. Lui sapeva che Mark non sarebbe mai stato felice con Julia. Non hai mai avuto il coraggio di dirle "Ti amo". Perché dopo Lexie nel bosco non lo ha più detto a nessuno.

Mark appese la maglietta di Lexie all'attaccapanni. Non l'avrebbe spostata di lì per niente al mondo. Era stato tutta la mattina sdraiato sul letto con la t-shirt sul volto per non dimenticare quel meraviglioso profumo. Lo adorava. Strascicò i piedi fino al salotto e si sedette sul divano. Davanti a lui il completo da cerimonia era impacchettato dentro ad una busta bianca. Quel bianco che lo terrorizzava. Si vestì e si guardò allo specchio. E capì che quel matrimonio segnava la fine di Mark Sloan. Il Mark che sarebbe uscito dalla chiesa (Mark Sloan, il vero, non si sarebbe mai sposato in una chiesa) sarebbe stato un'altra persona.

Sebbene sapesse di sbagliare, il chirurgo indossò le scarpe eleganti. Derek lo stava aspettando da molti minuti ormai.

-Senti Mark, se entro cinque minuti non esci da lì non ti faccio da testimone!- urlò il neurochirurgo alla porta che racchiudeva l'amico. L'uomo uscì e annuì.

Lexie e Jackson erano arrivati con un leggero anticipo. Lei aveva fatto tutto. Si era fatta bella per il grande giorno dell'uomo che amava. Aveva indossato il suo abito verde scuro e si era fatta fare i capelli. Si appoggiò alla parete con i piedi che le rilevano. Non era abituata ai tacchi. Jackson era vicino a Mark e Derek. Quando Arizona entrò annunciando l'imminente arrivo della sposa tutti si zittirono.

Julia fece il suo ingresso trionfale. Lexie provò un moto di rabbia verso se stessa. Ci sarebbe dovuta essere lei al suo posto. Callie si voltò a vedere che la moglie stesse bene. Meredith era fuori a calmare Zola. Cristina si guardava le unghie. Alex  stringeva Jo. April stava osservando di sottecchi Jackson. Nessuno faceva caso a quella ragazza con il vestito nuovo, i capelli fatti e il trucco elaborati che si stava sciogliendo sul suo fresco viso. Poi qualcuno la notò. Forse l'ultima persona al mondo che avrebbe dovuto guardarla. Lo sposo.

Mark si voltò spesso verso la ragazza che amava. Poi rivolse un unico sguardo alla fidanzata.

-Io non ti sposo Julia- disse con voce ferma e chiara. Derek abbassò lo sguardo, per non far vedere che sorrideva. Anche Meredith, che era rientrata in tempo, sorrideva. Tutti sorridevano. Anche Jackson. Ma non Julia. Neanche Lexie. Entrambe avevano uno sguardo pienamente confuso.

-Julia io non ti voglio sposare, perché non ti amo. Io amo Lexie- così dicendo rivolse lo sguardo alla ragazza che si stava leggermente muovendo verso di lui e continuò: -Sai, Lexie, quando l'ho capito, veramente. Non quando eri sotto l'ala dell'aereo. Ma quando mi stavi distante. Quando sentivo che non potevo vivere senza il tuo profumo. Ti potrei amare anche senza memoria. O senza un braccio, una gamba. Ti potrei amare anche dall'altro capo del mondo- e si muoveva verso lei.

-Mark, io mi ricordo di te. Dall'incidente in bagno- disse lei con lo sguardo basso. Camminavano lungo l'arcata della chiesa, incontrandosi a metà.

-Ho sempre saputo, che non mi avresti mai dimenticato Piccola Grey- disse lui prima di baciarla -Vuoi passare tutta la tua vita con me?-

-Sicuramente McSteamy- fece lei sorridendo.

EPILOGO

Era passato un anno dalla scena in chiesa. Mark e Lexie si erano sposati quello stesso giorno. E ora si stavano per scontrare in corridoio.

-Ehi Lex, che ci fai a lavoro il giorno del tuo compleanno?- domandò lui.

-Ho un intervento tra un'ora, mi devi sbrigare- disse lei. 

-Allora, vieni un secondo con me- E la trascinò nello stanzino del medico di guardia.

-Niente sesso adesso- fece lei risoluta.

-Oh, no, ti voglio dare il mio regalo di compleanno- così dicendo tirò fuori una scatolina blu. La aprì e mostrò l'anello contenuto dentro.

-Ci siamo sposati troppo velocemente. E io non ho avuto modo di darti l'anello. Lo accetti, come regalo di compleanno e anniversario?- lei annuì. Lui fece scivolare il gioiello sul dito della moglie e poi la baciò.

-Oddio, Mark ti devo dire una cosa: sono incinta- Lui sorrise.

-Sofia avrà un fratellino. Bene, il primo dei tre- disse il plastico.

-Hey, non correre! Intanto trova una nuova casa per tre persone, McSteamy!-

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