I miss you

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Oggi è il 9 aprile. Domani Mark si sposerà e io rimarrò effimera. "Ma hai Jackson". Già. Jackson. Sembra più attratto da April, che da me. 

-Lexie ci sei?- scuoto la testa scacciando i pensieri e mi concentro su Zola e Sofia. Le dovrò portare io all'asilo, oggi. Callie mi sta guardando preoccupata.

-Oh si certamente. Le porterò io all'asilo- Callie mi sorride ancora un po' confusa dal mio atteggiamento, poi se ne va, non prima di aver baciato le piccole. Preparo le bambine e le porto all'asilo. Poi mi dirigo verso lo spogliatoio. Indosso il camice e sospiro. Non so perché prima fossi arrabbiata con Mark. Perché ho pianto dopo l'intervento? Ma soprattutto, perché le mie lacrime stanno uscendo? Scivolo sulla panca e fisso l'armadietto che un tempo era appartenuto a George O'Malley. 

Pochi anni fa, dopo la sua morte, mi misi qui. Nello stesso punto in cui sono ora. E fissavo l'armadietto ingombro di George.  Il suo camice era abbandonato lì. E piangevo come adesso. Ma due cose sono dissimili da quel momento. Ora l'armadietto è occupato da un'altra persona. E qui a confortarmi non c'è Mark. Tre anni fa mi fece sorridere, nel chiedermi cosa ci trovavamo tutte in George. Poi mi abbracciò. Ora sono sola. Nessuno può confortarmi. Né tantomeno George. Anche se sento la sua presena qui vicino a me. Si, ok. Sono seriamente da psichiatria. Sento anche la presenza di persone morte. 

All'improvviso dei passi interrompono il mio pianto silenzioso. 

-Lexie, ti stavo aspettando. Sai che sei in ritardo? Muoviti se mi vuoi assisstere. - Meredith. Già avevo in programma un intervento con lei. 

-Si scusa, mi ero oersa nei pensieri,  ora mi preparo.- così dicendo mi asciugo gli occhi scuri dalle lacrime mischiate al mascara. Meredith fa schioccare la lingua un paio di volte, per poi sospirare. So che vuole mantenere una certa rigidità,  ma con me, sua sorella, non resiste. Alla fine, però,  cede e si avvicina a me. 

-Cosa ti tormenta?- mi chiede. Lei non sa del mio recupero di memoria. Solo Derek lo sa.

-Quando George morì,  mi sedetti qui a piangerlo. L'unico che venne a confortarmi fu Mark; mi strinse le spalle, e mi fece sorridere, come sa fare lui. E oggi il suo posto è vuoto.-

-Quindi vorresti dire che hai ritrovato la memoria?- chiede. Io sorrido a mo' di risposta.

-Oh Lexie è magnifico. Ora te la devo dire io una cosa importante. Sono incinta. Però ho bisogno che tu non lo dica a nessuno. Sai... per quella cosa dell'utero ostile...- dice lei

-Oddio, questa si che è una notizia fantastica!- e l'abbraccio. Questo è uno dei momenti più belli della mia vita.  Vorrei rimanere così per sempre. Meredith è una delle sorelle migliori del mondo. 

-Ok, Lexie, abbiamo un intervento. Muoviamoci-

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