La mattina dopo mi svegliai presto con gli occhi rossi per il pianto isterico delle ore prima.
Vidi Serena accanto a me che dormiva, poverina aveva dormito poco stanotte per via dei miei incubi, così decisi di non svegliarla.
Mi diressi in bagno, lavai con acqua fredda il mio volto e legai i capelli in una coda.
Scesi le scale e andai nel salone, James dormiva ancora sul divano invece la mamma di Serena era seduta sulla sedia in cucina a bere del the caldo.
'Buongiorno piccola' mi abbracciò
'Non è un buon giorno' abbassai lo sguardo.
Presi il telefono e chiamai mia madre che dopo qualche squillo rispose.
'Pronto?' disse.
'Mamma sono Emma, papà come sta?' risposi.
'Tesoro papà è in sala operatoria da più di due ore sono molto preoccupata, voi invece tutto bene?'disse tutto d'un fiato.
'Oh mamma qui è un disastro stiamo tutti male, dormiamo pochissimo abbiamo troppa paura' dissi piangendo.
Qualcuno mi accarezzò la schiena.
Era James.
'Piccola sta tranquilla sei in buone mani, non devi preoccuparti' mi raccomandò.
'Oggi verrò in ospedale ti darò il cambio per qualche ora' dissi.
'Va bene ti aspetto' chiuse la chiamata.
Ero ancora traumatizzata... perché tutto questo alla mia famiglia.
Eravamo perfetti.
Giusto 'eravamo' ora non più.
Destino di merda, non penso partirò più per Parigi se le cose continueranno così.
'Ecco qui la bimba più bella del mondo!' urlò Serena correndo da noi con Asia sulle spalle.
'Buongiorno famiglia' urlò Asia sorridendo.
Il suo sorriso era la mia droga.
Appena sorrise sul mio volto scese una lacrima che asciugai velocemente.
La mia piccola Asia così ingenua, piccola e inconsapevole di tutto ciò che è accaduto poche ore prima.
Era bellissima con quel suo sorriso innocente.
L'amavo.
'Dove sono mamma e papà?' si guardò intorno.
'Emh... sono usciti stamattina presto...eh...' non sapevo più cosa dire non ero brava a mentire ma conoscevo una persona che lo sapeva fare benissimo ed è anche per questo che voleva diventare attrice.
'Sono andati fuori città a trovare degli amici, piccola' mentì Serena.
Eh sì mi riferivo proprio a lei, le venivano spontanee ma con me era sincera.
'Quindi resterò con voi tutta la giornata?'sorrise.
'Sì e oggi niente asilo andremo al parco a prendere un gelato e ci divertiremo, vero Serena? disse sua madre.
'Ma io veramente...' mi guardò.
'Niente ma Serena' la fulminò con lo sguardo.
'Vieni anche tu Emma?' mi disse Asia.
'Eh no piccola io e James abbiamo da fare qui in casa quindi divertiti, su vai a vestirti' le sorrisi.
Quanto mi dispiaceva mentirle, ma dovevo.
Poche ore dopo James ed io finimmo di prepararci e andammo in ospedale.
Chiedemmo informazioni alla reception e ci indicò la camera dov'era ricoverato mio padre ma ci raccomandò di non entrare, le visite non erano permesse.
'Mamma!' le andai incontro e l'abbracciai.
'Tesoro...' mi abbracciò.
'Come sta papà? Voglio stargli accanto' le dissi.
'Piccola sii forte' iniziò a piangere ' papà è in coma'.
Mi sentii persa, vuota, il buio intorno a me.
Svenni.
Aprii piano gli occhi e mi ritrovai stesa su alcune sedie con James che mi teneva la mano e mia madre che sventolava un foglio di giornale su di me.
'Tesoro grazie a Dio' mi abbracciò.
'Mi fa male la testa' le dissi.
'È tutto ok ora vai a casa' mi disse.
'No! Resterò qui con James' lo guardai.
Lui mi accarezzò il viso sorridendomi.
Mia madre lo guardò e sorrise.
'James sta attento per favore devi starle accanto, io arrivo tra un'oretta' gli disse prendendoli la mano.
'Stia tranquilla' le sorrise.
Ero così stanca che mi addormentai sulla spalla di James al caldo e lui mi abbracciò.
Il suo abbraccio era protettivo.
Il suo fiato caldo sulla mia fronte.
Lui mi amava.
Io amavo lui.
L'avevo sempre desiderato.
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Stay Strong.
RandomUna ragazza spensierata come la maggior parte degli adolescenti, vive la sua vita tranquillamente con la sua famiglia... ma la sera del suo diciottesimo compleanno successe qualcosa che le cambiò la vita.