Capitolo 7

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'Hey piccola sveglia'.

Nel mio sonno profondo sentii una voce maschile profonda e un tocco caldo sulla mia guancia.

James.

Alzai la testa dalla sua spalla presi il cellulare e vidi l'orario era mezzogiorno, avevo dormito così tanto!

Mi specchiai alla fotocamera interna del mio cellulare, Dio santo ero un orrore.

Spalancai gli occhi avevo i capelli annodati se potevano definirsi capelli! Avevo un nido sulla testa...occhiaie viola ed ero bianca come il latte.

Girai lo sguardo e vidi James che rideva coprendo la bocca con la mano per cercare di trattenersi.

Lo fulminai con uno sguardo e smise.

'Non dovresti vedermi così! Porco cane!'piagnucolai.

'Piccola sei bellissima lo stesso' sorrise.

'Oh no bugiardo' mi coprii il viso con le mani.

'L'infermiera mi ha riferito che oggi pomeriggio alle 16.30 tuo padre potrà ricevere visite' diventò serio.

'Rimarrò qui se è necessario' dissi.

'Noi andremo a casa, tua madre mi ha chiamato e ha detto che ha preparato il pranzo' disse tutto d'un fiato.

'Ok...andiamo dai' dissi.

Uscimmo da quel postaccio e ci dirigemmo verso casa.

'Serena!' l'abbracciai.

'Emma come sta tuo padre?' disse.

'Non lo so Serena non lo so!' piansi.

'Alle 16.30 potrà ricevere visite' intervenne James sorreggendomi.

'Allora andremo insieme, Emma tesoro sei ridotta un pò male che dici di un bel bagno caldo rilassante?' Sorrise prendendomi la mano.

'Direi proprio di sì' le dissi toccandomi i capelli.

'Bene, James tocca a te! Fa il tuo lavoro' gli sorrise.

James mi prese in braccio e mi portò al piano di sopra.

'James lasciami! Ti prego! ' dissi ridendo.

Stavo veramente ridendo?!?! La mia prima risata dopo una notte d'inferno e una mattinata in ospedale pregando che tutto vada a buon fine.

Dio erano le uniche persone vicine quelle che amavo di più.

James mi portò in bagno e diede il cambio a Serena che chiuse la porta.

Iniziò a riempire la vasca con acqua calda e di sali rilassanti , spense la luce e accese delle candele profumate.

'Bene ora goditi tutto questo e dopo ci divertiremo' mi stampò un bacio sulla guancia e si uscì dal bagno chiudendosi la porta alla spalle.

Mi guardai intorno e sorrisi pensando all'invenzione della mia migliore amica per farmi stare bene.

Mi spogliai ed entrai nella vasca con acqua calda sali e candele profumate.

Ora dovevo solo rilassarmi, chiudere gli occhi e sorridere o cercare di farlo da sola.

Non dovevo pensare a mio padre, agli incubi, a mia madre, mia sorella e le mie bugie.... dovevo pensare a me e alla mia salute, non volevo cadere in depressione e James e Serena sperano che questo non accada quindi devo essere forte e pensare che non sono sola.

Chiusi gli occhi e mi stesi.

Dovevo rilassarmi.

Un'oretta dopo uscii dal bagno con l'accappatoio lilla e l'asciugamano sulla testa.

Trovai Serena in camera con spazzola e phon in mano pronta a divertirsi con i miei amati capelli.

'Pronta?' Sorrise.

'Si ' le sorrisi sedendomi sulla sedia accanto la scrivania.

Mi asciugò i capelli e poi li modellò con la spazzola tonda rendendoli mossi come piacevano a me.

Indossai dei leggins neri una canotta bianca, un maglione grigio e le mie amate converse.

Un pò di crema colorata, correttore pre nascondere quelle brutte occhiaie viola, una matita leggera e mascara.

'Stai benissimo amore' fece capolino James alla porta della mia camera.

Mi avvicinai e lo baciai, avevo bisogno di lui e delle sue labbra calde e morbide che non le assaporavo dalla sera del mio diciottesimo compleanno.

'Hey voi due i vostri poveri ormoni ora dovranno stare al loro posto' disse ridendo Serena.

'Serena!' urlammo insieme io e James.

Serena continuò a ridere e la sua risata coinvolse anche la mia e quella di James.

Poco dopo Serena si calmò e ci ordinò di ordinare la mia camera che era in pessime condizioni.

In effetti aveva ragione c'erano fazzoletti usati sul pavimento,scrivania disordinata, letto disfatto e trucco sulla federa del cuscino, e per finire indumenti sparsi per la camera.

Mi vergognavo per lo schifo che c'era, ma con tutto il caos successo non potevo di certo pensare a pulirla.

Serena aprì la finestra e iniziò a togliere le lenzuola, io selezionai gli indumenti sporchi da quelli puliti e dopo avrei riordinato la scrivania , James invece passò l'aspirapolvere e lavò il pavimento.

'Non ti facevo un uomo di casa James!'sorrise Serena.

'Sono l'uomo perfetto, quello che vorrebbero tutte le donne' mi guardò sorridendo.

' Stia attento signorino o si ritroverà senza i suoi gioielli se prova a tradire la mia amica' lo fulminò Serena.

Io risi vedendo loro lanciarsi occhiatacce e battute.

La mia felicità erano loro.

' Signorina Serena non tradirei mai la mia principessa, Emma tra qualche anno porterà il mio cognome sempre se lei lo vorrà' disse sorridendo.

Lo guardai a bocca aperta, non mi sarei mai aspettata una risposta del genere.

Risposi dopo un pò riprendendomi.

'Si che lo voglio' mi avvicinai a lui tirandolo dalla sua catenella d'argento che portava al collo e lo baciai.

Serena sorrise a quella scena e si commosse abbracciandoci.

L'abbraccio più sincero e protettivo.

Grazie a loro sro ritornando a sorridere.



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