trentaseiesimo capitolo

1.4K 36 0
                                    

Guardo la struttura imponente di fronte a me.

Non mi era mai piaciuto scappare, ma è l'unica cosa di cui sento il bisogno in questo momento. Ho bisogno di andare da mia madre e stare con lei, ho bisogno di stare lontana da questa città piena di ricordi ormai indelebili nella mia mente. Ho bisogno di stare lontana da Paulo.

Mi ha presa in giro, mi ha umiliata facendomi sentire una nullità. Ma nonostante questo solo a pensare a lui il mio cuore batte più forte.

Mi sento una sciocca. So che non si può smettere di amare una persona in due minuti, ma non riesco nemmeno a odiarlo.

Anche se ci provo, e giuro che mi sto sforzando non ce la faccio. Lui non ha pensato due volte a farmi del male, perché io non riesco nemmeno a provare disgusto quando penso a lui?

Perché io lo amo, ma lui non ama me. Semplice. Semplice da dire, semplice da scrivere ma indescrivibilmente doloroso da capire e ficcarselo in zucca.

Non pensavo che sarei caduta di nuovo nella trappola dell'amore, eppure eccomi qua, ancora, a star male per un ragazzo che non mi merita.

Mi sembra di essere tornata alle superiori. Che schifo. Gli anni peggiori della mia vita.

Ora ho solo bisogno di prende un aereo che mi porti il prima possibile da mia madre.

Devo pensare solo a lei, non posso permettere che questa storia mi distragga da lei e dalla sua malattia.

Non ho potuto stare con lei durante tutta la vita a causa dei litigi e dei caratteri incompatibili ma ora che mi sta per lasciare darei di tutto per tornare indietro e cercare di riparare quella cosa che avevamo.

Non era un vero rapporto, era più: "okay sei la donna che mi ha partorita e che ora mi sta urlando dietro che mi ha sempre affidato a delle tate con cui papà puntualmente la tradiva, niente di più nulla di meno."

Entro dentro l'aeroporto e tutta quella gente che corre avanti e indietro mi scombussola.

Odio stare in mezzo alle persone, odio quando niente è sotto controllo. Per vivere ho bisogno di ordine e tranquillità. Ma soprattutto silenzio.

E qui non c'è nulla di quello che mi serve per vivere.

Bambini urlanti, che scorrazzano per il locale con i genitori disperati dietro di loro, persone che si fraintendono tra di loro e iniziano a litigare, quelli che rischiano di perdere il volo e ti fanno volare per terra e i più disgustosi di tutti: le coppie che non si vedono da una settimana o meno.

Mettono in scena uno spettacolo più lagnoso di Romeo e Giulietta. Si saltano addosso, si sbaciucchiano e continuano a toccarsi in posti dove non dovrebbero toccarsi quando sono in pubblico.

Un minimo di decenza dico io!

Non mi sono mai piaciuti, ne quando ero fidanzata ne ora da single.

Troppo esagerati, e si sa il troppo stroppia.

⚽️⚽️⚽️

Paulo's pov

Sono un idiota. Il più grande idiota su questa terra.

Tutti mi guardano mettendomi in soggezione.
Appena è uscita le sono corso dietro e me ne sto pentendo. Ho sempre avuto paura dell'opinione degli altri e non oso immaginare cosa stiano pensando di me ora.

"Che avete da guardare?! Tornate a fare quello che stavate facendo prima e fatevi i cazzi vostri!" Dico tirandomi i capelli fino a farmi male.

Accarezzami l'anima // Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora