VII

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Il giorno seguente, Ariana non riusciva a smettere di pensare alla scorsa notte. Il bacio con il re. Poteva ancora sentire le sue labbra sulle sue. Era fuori di testa? Che cosa pensava di fare? Ariana era una domestica e lui era il re.

Sospirò mentre spolverava gli scaffali della biblioteca. La biblioteca del castello era magnifica. Aveva migliaia di libri, molti dei quali ancora imballati su ogni scaffale. C'erano persino scaffali tanto alti da arrivare al soffitto.

Rachel era accanto a lei, facendo lo stesso lavoro. Ariana rimase la maggior parte del tempo in silenzio. Stava pensando se dovesse dire a Rachel cosa fosse successo o no. Era troppo scossa per parlare.

Mentre Rachel le parlava o le chiedeva qualcosa, lei rispondeva con frasi brevi. Non passò molto tempo prima che Rachel diventasse sospettosa.

«Stai bene? Non sembri te stessa» disse ad Ariana.

Lei scrollò le spalle. «Sono solo stanca a causa del lavoro, tutto qui» mentì.

Rachel annuì ma non era ancora convinta. Continuarono a fare il loro lavoro mentre rimasero in silenzio entrambi.

Ariana era concentrata sui suoi pensieri. Non riusciva a togliersi dalla testa cosa fosse successo quella sera. Voleva saperne di più sul re. 

«Dimmi di più sul re» disse Ariana a Rachel.

Rachel la guardò.  «Tipo cosa?» chiese tornando al suo lavoro. 

«Come le cose che ha fatto; il suo passato. Le storie che la gente racconta di lui sono vere?» domandò Ariana.  Rachel sospirò. 

«Vediamo...» disse mentre si avvicinava a un altro scaffale. «Ha sparato, impiccato, decapitato, annegato e torturato molte persone innocenti se questo è quello che vuoi sapere. Voglio dire che è pazzo e malato mentalmente» continuò Rachel. «Non gli importa niente di nessuno. Tutto ciò che gli interessa è se stesso. Ed è triste sai, perché i suoi genitori erano buono ma lui è come il diavolo. È un peccato che entrambi i suoi genitori siano morti» raccontò Rachel. 

Gli occhi di Ariana si spalancarono per la paura.

«Posso solo immaginarlo con delle piccole corna rosse in testa» disse Rachel. Dopo questo, entrambe non poterono fare a meno di scoppiare a ridere. «Wow» disse Ariana.  «Ha davvero fatto delle cose pazzesche» Rachel annuì.

Una volta ha tenuto un uomo nel sotterraneo per due interi mesi. Il re gli disse che lo avrebbe riportato al villaggio quando, secondo lui, avrebbe passato abbastanza tempo nel sotterraneo. E subito dopo che l'uomo fu liberato, sicuramente pensò che sarebbe tornato al villaggio ma il re gli sparò. Proprio nel sotterraneo.

Una sensazione brutta attraversò Ariana mentre ascoltava Rachel. Si ricordò di aver visto le macchie di sangue sui muri del sotterraneo. Un brivido le scese lungo la schiena.

«Va bene, non parliamone più» la supplicò. «Sei tu quella che ha chiesto» rispose Rachel mentre Ariana spolverava un lungo scaffale.

Improvvisamente entrambi sentirono un tonfo sul pavimento. Saltarono al suono inaspettato e guardarono in basso.

Tirarono un sospiro quando si resero conto era appena caduto un libro. «Lo prendo io» disse Ariana mentre allungava la mano per prenderlo. Quando lo prese, si rese conto che il libro non aveva titolo o autore. Era vuoto. Per curiosità lo aprì lentamente.

«Che cosa stai facendo?» domandò Rachel. Ma Ariana la ignorò e passò a una pagina a caso nel libro. Lo lesse.

12 gennaio 1991.

Oggi è stata un'altra lunga e dura giornata per me e tutti gli altri domestici. il re finalmente ha liberato Michael dal sotterraneo dopo due terribili settimane. Nessuno sa cosa ha fatto per essere stato messo lì, ma qualcosa mi dice che nessuno lo scoprirà.

Oggi il re ha punito anche me perché "non ho lavorato sufficientemente". Mi ha tagliato il braccio con il coltello lasciando un piccolo squarcio. Non fa così male come quello che mi fece tre mesi fa. Quando uscirò da questo posto? Mi manca molto mia moglie. Prego ogni notte, sperando di vivere per vederla di nuovo. Non vedo l'ora di uscire da questo orribile castello. Sempre se rimango vivo.

-Edward Butera

Ariana quasi lasciò cadere il libro quando finì di leggere. Il cuore le si fermò. Edward Butera.

«Cosa dice?» chiese Rachel.

Ariana fissò il nome in fondo alla pagina. Le parole non riuscirono a uscire dalla sua bocca. Non riusciva a credere a quello che aveva appena letto.

«Ariana!» la richiamò Rachel.  «Cosa dice?»

Ariana deglutì e fece un profondo respiro. «Questo è il diario di un domestico» disse scossa.  «Il diario di mio padre»

La mascella di Rachel si abbassò.  «Cosa? Non puoi essere seria»

Ariana annuì.  Ma prima che Rachel potesse rispondere, sentirono qualcuno entrare nella biblioteca. Rachel lanciò ad Ariana uno sguardo allarmato. Ariana mise rapidamente il libro al suo posto.

«Dai» disse Rachel.  «Dobbiamo andare» Ariana annuì e uscirono dalla biblioteca. Non riusciva a togliersi dalla mente che suo padre era stato un servitore del re. Aveva così tante domande che le giravano per la testa. Perché non glielo aveva detto? Sentì una sensazione di bruciore allo stomaco. Era rabbia?  O tristezza? Forse entrambe.  Qualunque cosa fosse, non la faceva sentire bene. 

* * *

Il resto della giornata passò abbastanza lentamente. Pensava al bacio con il re e a suo padre. Ariana pensò che sarebbe diventata matta.  Non aveva nemmeno visto il re per tutto il giorno, il che era strano.

Inoltre, Ariana aveva neanche parlato molto per il resto della giornata; tutto quello che voleva fare era andare nella sua stanza e piangere. Come ha potuto? Come poteva suo padre non dirle che era stato un servitore? Non poteva essere stato un servitore a lungo, altrimenti Ariana lo avrebbe saputo. Deve essere stato un prima che lei sia nata. Ariana stava camminando lungo il corridoio fino alla sua stanza.  Erano già le 8:30. 

Scosse la testa mentre le lacrime le scendevano sulle guance.  Proprio in quel momento, sentì dei passi echeggiare nelle sale. Il cuore le batteva forte nel petto. Pregava che non fosse il re.

Si guardò rapidamente alle spalle e intravide una donna che girava l'angolo, poi scompariva dalla sua vista. Ariana guardò di nuovo in basso e continuò a camminare, senza pensarci.

Ma poi qualcosa catturò la sua attenzione. Era la stessa donna con cui il re aveva ballato al suo compleanno. Il cuore di Ariana saltò un battito. Cosa ci faceva lei qui?

king ➳ jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora