III

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Finito le ore di lezione, venni "catturata" da Mark che mi trascinò alla sede del club di calcio.

<< Ragazzi, lei é Diana  Thompkins, e sarà una nostra nuova compagna di squadra e giocherà in attacco >> disse Mark mostrandomi agli altri entusiasta, io feci un saluto con la mano, <<ma non può é una ragazza >> disse quello con i capelli rosa, << Kevin! >> urlarono tutti, ma lui non li considerò e mi si avvicinò con fare minaccioso, non mi mossi neanceh di mezzo centimetro, Mark cercò di fermarlo << No Mark >> dissi io, poi incrociai le braccia e guardai il ragazzo negli occhi << facciamo una sfida, io contro di te, il primo che segna ha vinto >> dissi, << ma se sei così tanto brava dovresti essere in grado di battere tutta la squadra >> disse lui, << ok accetto >> dissi e tutti mi guardarono a bocca aperta.

Andai nello spogliatoio e indossai la maglietta della squadra, con il numero 29, era il mio numero preferito e per lo più era un numero primo.

Entrai in campo, presi la palla e guardai negli occhi Kevin << vuoi alzare la posta in gioco  Dragonfly ? >> chiesi divertita, << se te non riesci a segnare in venti minuti farai solo la Manager. >> disse lui << invece se riesco a segnare entrò nella squadra e te mi dovrai chiedere scusa >> dissi e lui accettò.

Sentii il fischio fatto da Silvia per dare inizio alla sfida.

Iniziai a correre, saltai un ragazzo con i capelli castani in disordine, superai senza nessuna difficoltà gli altri, mi trovai davanti a un ragazzo grande con i capelli verdi, lanciai la palla in aria superandolo e la palla mi ricadde sul piede. Avevo superato tutti ero davanti a Mark, colpii la palla senza metterci troppa potenza, ma Mark non  riuscii a pararla e gli scivolò di mano entrando in rete.

Neglia altri 15 minuti di gioco, segnai altre 4 volte, erano veramente deboli, facevano errori stupidi.

Appena Silvia fischiò la fine della sfida io li guardai, "perché il comandante vuole avere informazioni su una squadra così debole?" mi chiesi.

<< Wow, Diana sei veramente formidabile >> disse il ragazzo con i capelli castani in disordine << non chiamarmi Diana, chiamai Dea. E guardate che non ho neanche dato il massimo >> dissi << allora siamo fortunati ad averti come compagna! Vinceremo sicuramente! >> disse Mark felice.

Kevin mi stava guardando male, << Kevin allora ho passato la sfida? >> dissi avvicinandomi a lui, << si >> mi rispose quasi ringhiando << non voglio diventare la tua migliore amica, e se te non ci tieni possiamo anche non essere amici, ma almeno cerchiamo di non odiarci. Non fa bene alla squadra se di componenti non si tollerano. >> dissi porgendogli una mano e lui la strinse, << allora non sarà guerra. Ma non pensare che te mi piaccia, perché sono io l'unica punta di questa squadra >>  disse lui, io gli feci un sorriso e poi me ne andai.

<< allora ragazzi é meglio andare ad allenarci >> disse Steve, << ma ragazzi vi  siete resi conto che adesso non abbiamo un campo? >> chiese Tod  guardando i giocatori della squadra di Rugby che ci stavano guardando male, e tutti sembrarono spaventarsi, << aspettate! Fatemi capire! Quindi voi non avete neanche un campo tutto vostro?! >> chiesi, e tutti sembrarono imbarazzarsi, io sbuffai.

I giocatori della squadra di rugby si stavano avvicinando minacciosi, erano ragazzi grandi e grossi, facevano paura a tutta la squadra, quello che doveva essere il capitano andò da Mark, << cosa ci fate sul nostro campo?>> chiese << dovevamo allenarci e poi dovevamo vedere un nuovo membro del nostro Club >> disse Mark, << perché chi sano di mente si unirebbe a voi che siete solo in sette?>>  disse il ragazzo alto dai capelli neri.

Io li guardai infastidita, l'altra squadra di scimmioni mi guardò << cosa avete da guardare mai vista una ragazza ? >> chiesi, loro continuarono a guardarmi, << cosa volete un autografo? >> chiesi loro sembravano incantati << teste di scimmie, già che siete incantati non é che noi possiamo usare il vostro campo? >> chiesi e loro annuirono, << entriamo in campo prima che capiscono cosa hanno detto >> disse Tod.

Entrammo in campo, io inizia a palleggiare, poi quando notai che Mark era in porta lo chiamai e gli lanciai la palla, lui fece fatica a pararlo, << wow hai un tiro formidabile >> disse il ragazzo con la fascia arancione.

Passammo un ora ad allenarci, poi tutti andammo a bere e tutti erano già stanchi, << ma te come fai a non essere stanca? >> chiese Jack << questo non é niente per me. Se voi siete già stanchi siamo messi molto male. >> dissi bevendo un sorso dalla mia borraccia.

Torna mo in campo e ci alle a mo per un'altra ora e mezza.

Mi andai a cambiare e appena uscii dallo spogliatoio trovai il ragazzo dai capelli platino pieni di gel, che era appoggiato a un albero, << Axel, ciao >> dissi avvicinandomi << ciao Dea, da quanto fai parte della squadra? >> << oggi >> dissi felice, << sei brava con il pallone >> disse lui, << grazie >> dissi imbarazzata.

<< vuoi che ti accompagno a casa? >> chiesi sedendomi sul sellino della mia moto, << ok >> disse lui prendendo il mio borsone e caricandoselo sulle spalle.

Lo lasciai davanti all'ospedale, << sei sicuro cge non vuoi che ti accompagni a casa? >> << no va bene qui, devo andare da una persona >> disse lui.

Appena arrivai a casa corsi a farmi una doccia veloce.

<< nonna oggi mangio fuori! Esco con la squadra >> dissi prendendo la mia giacca di pelle, << va bene cerca di non rientrare troppo tardi >> disse lei.

Uscii di casa e mi incamminai verso il centro di città, mi avevano scritto che la pizzeria era quella in cui andavamo sempre, le strade della città al tramonto sono semore vuote ma non l'ho mai trovata una cosa brutta.

Arrivai alla pizzeria e trovai tutta la squadra dentro, entrai anche io.

Mi piaceva stare con loro, con i miei amici, << allora com'é andata con quella squadra? >> chiese Hera, << non hanno neanche un campo loro! Devono usare quello di Rugby >> dissi prendendo una fetta di pizza dal piatto di Byron << ci stai prendendo in giro >> disse Jonas, << no davvero! >> dissi mangiando.

<< adesso però qualcuno di noi ci deve dire con chi si é fidanzato! >> disse Paul a Jonas che prese una colorazione rossa per l'imbarazzo, << devo proprio?>> chiese lui << certo! >> disse Hera, << da quanto sei fidanzato? >> chiese Byron << circa due settimane >> gli rispose l'altro << e te ce lo dici solo ora?>> chiesi io facendo la finta offesa, << adesso parlaci della ragazza >> disse il portiere dando una pacca sulla spalla all'amico.

Passammo tutto il resto del tempo a ridere e scherzare.

"va bene quando siamo in campo e abbiamo bevuto il nettare degli dei, non sembriamo umani, sembriamo senza emozioni e tutto, ma in fondo noi siamo questo. Ragazzi che hanno stretto un ottima amicizia, ragazzi che non avevano posti in cui sentirsi accettati e che l'unico posto dove potevano essere loro stessi era il campo da calcio, é questo che ci accomuna tutti"  pensai guardando i miei compagni ridere e farsi i dispetti.

"anche se abbiamo storie differenti, sappiamo bene cosa provano i nostri compagni, oramai siamo come una famiglia" e quel pensiero mi fece sorridere.

<< Dea, vuoi che ti accompagnamo a casa? >> chiese Artie, che era con la sua solita maschera, << va bene >> dissi facendogli un sorriso.

Durante tutta la strada continuammo a ridere, arrivai davanti a casa mia li saluta i e andai nella mia stanza, dove subito dopo essermi mesaa il pigiama, appena appoggiai la testa sul soffice cuscino mi addormentai.

Soltanto Unici     ~Inazuma Eleven ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora