XXVIII

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Era notte, ero a letto a girarmi e rigirarmi tra le coperte. Non riuscivo proprio ad addormentarmi.
Stavo pensando al fatto che se la Raimon avesse vinto, avrebbe giocato contro la Zeus. 
Dal giardino si sentivano dei colpi secci, come un oggetto che si schiantava contro un muro, che si ripeteva di continuo, alla stessa velocità di un metronomo impostato ad un sesantesimo.

Non so dire dopo quanto sentii qualcuno salire le scale per andare in soffitta.
La mia camera come quelle dei miei fratelli erano insonorizzate, ma la soffitta no quindi si sentiva perfettamente il suono della batteria di Zach.

 Mi alzai capendo che non avrei dormito niente quella notte, scesi le scale del mio letto a soppalco, mi guardai in torno, l'idea di prendere a pugni il sacco da Box mi piaceva, ma non potevo distruggermi le nocche come facevo molto spesso. Quindi presi la chitarra, mi buttati sul divano sotto il letto, accordai velocemente la chitarra e iniziai a comporre. 

Non mi resi conto di quanto tempo era passato fino a quando non mi arrivò una notifica da Instagram, erano le quattro del mattino, alle sette mi sarei dovuta svegliare, mi maledissi, appoggiai la chitarra sul suo basamento e tornai a letto.
Inutile dire che mi addormentai verso le cinque e qualcosa.

*

Quando arrivai a scuola, aveva iniziato a piovere  a dirotto. Posteggiai la moto vicino alle bici, il cortile era vuoto, una macchina entrò nel posteggio, era una macchina di lusso nera con i finestrini oscurati.

Solo tre persone nella scuola potevano permettersi quella macchina, una ero io, l'altra Nelly Raimon e l'ultima persona era Jude Sharp. Quest'ultimo scese dalla macchina e aprii l'ombrello, mi avvicinai al ragazzo per mettermi sotto l'ombrello.

<< Bella macchina da poveri Sharp >> dissi << bel triciclo Thompkins >> disse, << alla faccia del povero >> disse Axel che aveva visto la scena mentre trovava rifugio dalla pioggia sotto un albero.

Appena entrai in classe mi tolsi il casco, e appoggiai la testa sul banco, << Erik svegliami solo se il prof mi sta chiamando o all'intervallo, va bene? >> chiesi in inglese al mio compagno di banco, che annuí << e se la scuola va in fiamme?>> chiese, io annuii.

Il giorno Dopo

Ero nello spogliatoio femminile, c'era silenzio, non mi piaceva, quindi presi le mie cose ed andai nello spogliatoio maschile, << ragazzi posso cambiarmi con voi? nello spogliatoi femminile mi sento sola >> dissi, Mark senza ascoltare le opinioni contrariate di Steve e altri, mi fece entrare.

Circa tutti erano fisicati, ma non mi importava.

Appoggiai il mio borsone tra Axel e Jude.
Mi tolsi la maglietta restando in reggiseno, << ma non ti imbarazzi neanche un po? >> chiese Jude con le guance lievemente rosse, << no. Stare in intimo o in costume da bagno é la stessa cosa >> dissi crecando la maglia, << e poi non mi imbarazzo mica vedendo dei regazzi a torso nudo >> aggiunsi trovando quello che stavo cercando.

Indossai la maglia gialla della Raimon, << qualcuno ha un pettine? >> chiese Erik, << tieni >> dissi lanciandogli il mio, lo guardai un attimo, notai che al livello del cuore aveva una cicatrice abbastanza lunga che a quanto mi aveva detto, se l'era fatta quando é stato investito.

Tornai a cambiarmi mentre ascoltavo Mark super esaltato per la partita, era pieno di lividi come tutti, ma era bello vedere come riusciva a caricare la squadra.

" é proprio una bella squadra " pensai mentre mi infilavo i pantaloncini della divisa.
Una piccola parte di me sperava che la Raimon perdesse, ma dentro al cuore sapevo che non si sarebbero arresi.

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