Soltanto Unici ~Inazuma Eleven ~

XXIX

Dopo aver passato un'altra notte insonne, arrivai a scuola, e per mia immensa gioia non ero l'unica con delle borse IKEA sotto gli occhi.
Mark Evans era messo nella mia stessa situazione.

Jude provò a parlare con il capitano ma lui continuava a dire come un pazzo << la Mano di luce é stata distrutta. >> era messo molto peggio di me.

Sharp si avvicinò a me e mi chiese << te sei normale vero? Non stai impazzendo come Mark? >> << no non sto dormendo... Impazzendo >> dissi correggendomi << Dea ma stai dormendo di notte? >> chiese Axel sedendosi accanto al suo compagno di banco << no. Nel mio giardino c'è un metronomo umano che con un pallone da calcio vuole buttare giù il garage. In soffitta c'è uno spirito libero che ha invertito giorno e notte che suona la batteria >> dissi, Erik mi guardò non capendo.
<< quindi stai impazzendo?>> chiese l'americano, << no Eagle, sono i miei fratelli, che a quanto pare non hanno niente da fare di notte >> dissi appoggiando la testa sullo zaino.

*

Dopo aver fatto l'allenamento con la Raimon, dove non riuscivo a concentrarmi, andai con il resto della squadra a fare una riunione su un po' tutto.

Tutti erano seduti giù per terra, mentre Mark camminava avanti e indietro per la sede del club. 
<< Allora ragazzi nessuno di noi ha mai visto il gioco della Zeus, tranne Jude, quindi gli ho chiesto di trovare informazioni o qualunque altra informazione che ci possa tornare utile >> disse << Mark per favore stai fermo o mi farai venire il vomito >> dissi, non mi considerò minimamente, << avverto che tutti dovremo fare un allenamento molto più intensivo se vogliamo vincere >> disse il ragazzo con la fascia arancione.

Presi le mie cose e me ne andai a casa.
Andai in camera mia a fare i compiti, rifeci un esercizio quattro  volte perché tutte le volte mi distraevo pensando al Football Frontier, alla fine presi il libro e lo lanciai, Folk prese al volo il libro e corse fuori dalla mia camera, << e...addio libro di matematica >> dissi.

Erano circa le sei quando mi arrivò un messaggio da Jude, " vieni alla sede del club di calcio. ORA", presi le cuffiette e le attaccai al cellulare, indossai la mia bellissima giacca di pelle e indossai delle vecchie Vans bianche che avevo distrutto.
Mi guardai allo specchio se non fosse stato per i capelli viola chiaro e per gli occhi oro, potevo tranquillamente essere un vampiro o qualche altra creatura sovrannaturale, anzi ero sicuramente un vampiro, pelle bianca e occhiaie nere.

Scesi le scale salutai la nonna che mi sorrideva, << nonna esco con i ragazzi della Raimon, non so se torno a cena>> dissi, << ok, porta fuori anche quel tornado del tuo cane per favore >> disse, fischiai e Folk arrivò subito, con ancora il mio libro tra i denti, gli tolsi il libro con molta fatica, gli attaccai il guinzaglio alla pettorina, << a dopo tesoro >> disse nonna dandomi un bacio sulla guancia, << ciao >> dissi uscendo di casa.

Passai davanti a una villa, non era bella come casa mia, ma era bella, era bianca, su tre piani, sul cancello c'era una scritta, 'Residenza Sharp', "quindi è questa la casa della mosca" pensai.

Arrivai alla Raimon ed entrai nella sede del club, << finalmente sei arrivata. te non conosci la parola puntualità? >> chiese Steve, Folk iniziò a ringhiare come se avesse capito quello che il ragazzo aveva detto, << non rompere i coglioni Steve>> dissi, togliendomi le cuffiette.

<< Bene ora che ci siamo tutti potete iniziare >> disse Mark, lasciando parlare Jude e Celia, << aspetta. come diavolo avete fatto a trovare qualcosa dopo così poche ore? >> chiese Nathan, << stavo già facendo ricerche. >> disse Jude, Celia sbloccò il computer, tutti ci avvicinammo per poter vedere.
Fece partire un video, erano ragazzi della Royal, dovevo ammettere che il loro gioco era molto simile a quello della Zeus, il capitano era un ragazzo alto, dai capelli praticamente bianchi, indossava la fascia da capitano, gli occhi del ragazzo erano oro ma erano freddi come il ghiaccio.