Il giorno dopo, dopo aver definitivamente rotto la sveglia lanciadola fuori dalla finestra, che mi ero dimenticata aperta, andai alla Royal che ospitava la Raimon dato che la nostra squola era stata distrutta dagli alieni.
Mi ero persa nei corridoi quando trovai Joe King e David Standord che parlano, << Hey ragazzi >> dissi avvicinandomi ai due << Yo Dea. Cosa ci fai quì? Non dovresti essere in viaggio vero il monte Fuji con la squadra? >> chiese il leone << no mi sono tirata fuori. Mi potreste dire dov'é la mia calsse? >> << quarto piano, corridoio sulla destra dopo le macchinette, secondo corridoio a sinistra ultima porta. Capito? >> chiese il pirata, << si >> dissi andandomene << sono dall'altro lato le scale >> disse, sbuffai e me ne andai in classe.
Presi un posto in terza fila, di fianco a un ragazzo, con cui ero in classe da tre anni ma non mi ero mai sforzata di imparare il nome, mi tolsi la giacca e tirai fuori un libro.
Stavo tranquillamente leggendo quando una ragazza alta, dai capelli rosso carota si posizionò davanti al mio banco.
Alzalzai lo sguardo dalla pagina e la guardai negli occhi che erano di un viola intenso, << si? >> chiesi calma mentre il mio compagno di banco si metteva le cuffie, << Diana cosa ci fai te qui?>> << non sono affari tuoi Abbott >> risposi acida, non mi piaceva essere chiamata per nome, soprattutto se chi lo faceva usava un tono viscido << ti consiglio di non sfidarmi Thompkins >> disse quell'oca dando un colpo al mio libro che cadde giù per terra, lei se ne andò al suo posto.Dopo un paio di giorni i ragazzi della squadra anti alieni tornarono, e dopo aver sconfitto Nathan e gli altri ragazzi dei Dark Emperors che erano sotto l'influenza della pietra di Alius, tornarono alla normalità.
*
Quella sera ero alla torre di ferro, con la mia immancabile chitarra, stavo componendo quando notai passare quell'oca della Abbott e Jude, si tenevano per mano e mi sembravano felici, guardandoli mi sembrava una cosa sbagliata e mi faceva stare abbastanza male.
Iniziai a suonare Happier di Ed Sheeran, quella canzone mi rappresentava a pieno in quel esatto momento, a ogni accordo mi veniva voglia di abbandonare la chitarra e baciarlo ma non ne avevo il coraggio.
Appena finii l'ultima pletrata mi accorsi che qualcuno aveva deciso di ascoltarmi a parte Folk, alzai lo sguardo dalla mia chitarra acustica nera, incrociai per qualche secondo gli occhialini azzurri della mosca ma distolse lo sguardo, forse mi aspettavo che dicesse qualcosa ma non fu così.
*
Era arrivato giugno, era l'ultima settimana poi sarebbero iniziate le vacanze, e stranamente mi svegliai sorridendo, indossai la divisa, presi il borsone della Zeus dato che dopo scuola sarei andata a mangiare con la squadra e poi insieme saremmo andati al allenamento.
La divisa era pulita e profumava di ammorbidente, la piegai con cura e la infilai nel borsone, pesi la cartella di scuola dove dentro avevo anche il cambio per educazione fisica.
Scesi le scale e andai in cucina, dove trovai Mike e Zach, << Dea buon giorno >> disse il più grande, << ciao. >> dissi prendendo il caffè, << dato che non stai passando un bel momento con i compagni di classe abbiamo pensato di farti passare una bella estate >> disse Zach passandomi un biglietto d'aereo per l'aeroporto di Phoenix << Torniamo in America? >> chiesi felice << si e staremo lì fino a inizio settembre. In realtà torniamo in America perché io devo concludere un'azione per prendere nuovi appalti per allargare la mia casa discografica >> disse Mike gli feci la linguaccia e tornai in camera.
Sbloccai il cellulare e bloccai un altro utente che sui social mi insultava, e poi inviai un messaggio a Mark Krueger, "tra poco torno a casa".
Indossai la giacca di pelle anche se fuori si moriva di caldo e andai a scuola a piedi.
Dopo aver fatto due ore di educazione fisica andai a farmi una doccia quando tornai nello spogliatoio trovai il mio borsone della Zeus aperto e appoggiato sopra la panca, cosa che io lo avevo chiuso, appena aprii completamente la cerniera del borsone rimasi congelata, la divisa bianca era sporca di inchiostro nero, la tirai fuori, se il retro era leggermente sporca con qualche goccia il davanti era diventato completamente nero, anche le scarpette erano macchiate e anche l'asciugamano, tirai giù qualche insulto in inglese.
Mi guardai in giro e capii subito chi poteva essere stata, quella oca della Abbot aveva la mano destra sporca di inchiostro.lasciai cadere la giacca della divisa nel borsone, e controllai la giacca di pelle che fortunatamente era pulita, guardai la tasca dove tenevo il coltellino di Caleb " Dea non fare cazzate. Non uccidere quella zoccola. L'omicidio è illegale" mi disse la vocina del mio cervello.
L'ultima ora della giornata era buca, quindi io e il mio compagno di banco che era Erik decidemmo di farci una bella dormita, ma quando mi svegliai mi passai una mano tra i capelli sentii qualcosa di appiccicoso attaccato alle lunghezze, sbiancai, tirai un ceffone a Erik, << Dea ma porca... Che cosa hai attaccato ai capelli? >> << ti prego non dirmi che è quello che penso... >> << è ancora peggio di quello che pensi. hai una cicca mischiata a una bella ciocca molto grande di capelli, e con mischiata intento che hanno fatto un bel nodo e poi lo hanno ricoperto di schifo. >> disse in americano, ma ringraziai il cielo che la campanella squillò indicando la fine delle lezioni.
Appena uscita da scuola chiamai Byron dicendogli che sarei arrivata tardi al allenamento, arrivai a casa di corsa e lasciai la borsa da calcio a George per farmela pulire, poi chiamai Allison ( la fidanzata di Mike) e gli chiesi se poteva venire, dopo due minuti era al campenello, e inutile dire che appena notò lo schifo in cui erano i miei capelli sbiancò dato che lei lavorava come parrucchiera.
Dopo vari munuti in cui lei mi tagliava i capelli mi guardai allo specchio, i capelli che prima mi arrivavano a metà schiena erano molto più corti, mi arrivavano leggermente sotto il mento.
Guardai il cellulare che non guardavo dall'intervallo, cancellai notifiche inutili e ne trovai una da parte della tipa di Jude "questo è per ricordarti di stare lontana dal mio fidanzato. Spero che ti piaccia avere i capelli corti".
Bene la giornata era partita bene e ora non vedevo solo l'ora di spaccare qualcosa.Dopo aver ripulito tutto andai alla Zeus e tutti appena notarono i miei capelli ne rimasero scioccati, gli spiegai quello che era successo ed entrammo in campo, Byron mi passò la palla e la calciai talmente forte che Iggy che aveva provato a pararlo era finito in rete.
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Soltanto Unici ~Inazuma Eleven ~
FanfictionMa se una ragazza di nome Diana Thompkins, si unisse alla squadra della Raimon, come la prenderebbero i giocatori? E come prenderebbero il fatto che lei ha delle ali angeliche?