Capitolo 2

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Quando salì in macchina vidi un bel ragazzo vicino a me, era muscoloso, scuro di carnagione, gli occhi erano neri come la pece come lo erano anche i suoi capelli, mi sarei potuta perdere in quell'immensa oscurità che gli apparteneva.

Allungò la mano e mi disse -''così tu sei la mia sorellina umana, piacere io sono Davide e tu sei Ellie se non sbaglio''- -''piacere Davide, si sono Ellie, quindi tu sei più grande di me quanti anni hai? ''- -''e ho 20, non preoccuparti non ho 20 anni da 100 anni ma li ho appena compiuti, i figli di vampiri crescono fino ai 30 anni e poi si fermano''- mi disse -''ahh ok hai 4 anni in più di me allora ''- gli dissi mettendomi una mano davanti alla bocca per nascondere la risata che avevo in volto.

Una voce dal davanti separò le nostre voci, un uomo identico a Davide mi guardò e si presentò -''o sono Stefano e sono il tuo nuovo padre, mia moglie mi ha raccontato che cosa è successo alla tua famiglia e ci dispiace molto vedrai ti troverai bene con noi anche se sei un 'umana''- -''certo grazie Stefano ''-

Appena arrivammo davanti a questa villa la macchina si fermò e io non feci altri che rimanere a bocca spalancata. Davide mi disse -''Ellie chiudi la bocca o i moscerini entreranno Hahaha''-

Mi misi a ridere.

Francesca, la mia nuova mamma disse a Davide di mostrarmi la mia camera, e così fece, mi prese per mano e mi fece entrare in casa. Appena mi trovai davanti alla mia porta della mi camera nuova vidi sopra la scritta "Ellie". Appena entrai vidi una camera enorme, un letto matrimoniale, una scrivania con alcuni libri di fantascienza sopra e dei libri scolastici, poi vidi 2 porte, ne aprì una e vidi una enorme cabina armadio con moltissimi vestiti eleganti, vidi un biglietto e lessi
"cara Ellie stasera ceniamo per le 20, per la prima cena vestiti elegante poi per le altre cene puoi vestirti come vuoi ma oggi è importante

Tua madre" 

Appena lessi le parole Tua madre incominciai a piangere mentre ricordavo i dolci ricordi che mi sono rimasti impressi nella mente della mia vera famiglia, purtroppo però quando ho chiuso gli occhi rividi quegli occhi rossi color del sangue che dovevano appartenere ad una persona spregevole.

Mi misi le mani sul volto per poter nascondere il mio viso rigato dalle mie lacrime salate. Un giorno su di un libro ho letto che le lacrime più erano salate più era il dolore......adesso posso dire con certezza che quella frase era più vera che mai. I miei pensieri furono interrotti da due braccia forti che mi avvolgevano in un abbraccio amorevole e coinvolgente, mi girai e vidi Davide che faceva gli occhi dolci per tirarmi su di morale.

-''scusami ma non posso conoscere i tuoi dolori dato che sono immortale, non ho mai provato il dolore di perdere uno dei miei genitori, ma se vuoi posso condividere le tue lacrime''- dai suoi occhi uscirono due lacrime come se volesse consolarmi. Lui mi strinse ancora più a se facendo attenzione alla sua forza da vampiro per non farmi del male, io non potevo far altro che affondare la mia faccia nel sui petto scolpito ricambiando il suo dolce e delicato abbraccio.
Quando mi staccò dalle sue braccia mi diede un bacio sulla guancia.
Quando si staccò dalla mia guancia vidi due occhi rossi colore del sangue, le vene erano visibili sul collo e dalla bocca potevo vedere la punta dei suoi canini allungati.
Mi allontanai da lui non perché avessi paura, beh in realtà un po' ne avevo dato che mi ricordavano gli occhi visti sull'aereo, ma sapevo che il mio dolce fratello non mi avrebbe fatto nulla che a me non piacesse.

Davide si allontanò mettendosi una mano sugli occhi, per non mostrarmi i suoi occhi rossi rubino. -''non guardarmi scusa il tuo odore mi ha fatto impazzire''- mi disse Davide inalando l'aria attraverso le narici ed espellendola dalla bocca, io non lo ascoltai e mi avvicinai a lui allungando un braccio per poter appoggiare la mia mano sulla mia guancia. -''Davide non mi fai paura, e non mi farai del male giusto?''- gli dissi guardandolo togliere la mano per poter incontrare i suoi occhi, allora gli sorrisi dolcemente e lo vidi calmarsi e ritornare il Davide che ho conosciuto.
 -''Ellie mi dispiace moltissimo che tu mi abbia visti in questo stato lascia che ti aiuti a scegliere il vestito''-
Detto quello prese un vestito dalla mia cabina armadio e mi disse -''metti questo.. Ti starà d'incanto, io.... Ti aspetto giù a tavola vieni appena sei pronta''-

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