Capitolo 10

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Mi risveglia di colpo da quel sogno lasciandomi perplessa di come Davide poteva avermi detto quelle due paroline che potevano farmi battere il cuore, quelle due paroline che nessun'altro mi aveva mai detto nei miei sedici anni di vita.

Controllai la sveglia a led sul mio comodino bianco che restava in tinta con il resto dei mobili della mia camera,erano le 13.16 del pomeriggio e la fame incomincio a farmi brontolare la pancia in un rumore assordate.

Aprii la porta e mi fiondai in cucina, i miei genitori stavano dormendo dato che i vampiri normalmente dormono durante il dì e sono attivi durante la notte, aprii il frigorifero e tirai fuori il prosciutto cotto, un pò di fontina e una bottioglia di coca, dalla credenza tirai fuori un tovagliolo e un panino e da un'altra credenza tirai fuori un bicchiere.

Mi avvicinai al tavolo e mi sedetti sulla sedia più vicina a me e poggiai le cose che avevo in mano e incominciai a versare la coca nel bicchiere e incominciai ad infilare nel panino, aperto così a casaccio con le mani, il cotto e la fontina per ottenere un semplice ma squisito panino.

Incominciai a dargli un morso , un semplice morso per scacciare quasi del tutto la mia fame -''umm che buono''- mi dissi ad alta voce.

Nel moomento in cui stavo per addentarlo per una seconda volta, una mano grande e forte mi si appoggiò sulla mia spalla sinistra facendomi balzare sulla sedia e facendomi liberare il panino che tenevo imprigionato nella mia mano sinistra.

Quella voce maschile rideva di gusto mentre io rimanevo a bocca aperta come se ciò potesse fermare la caduta di quel sandwich.

-''Davide!!''- gli dissi girandomi di scatto e fulminandolo con gli occhi e una volta messa la mia mano sinistra sullo schienale della sedia alla quale ero seduta gli dissi  -''ridi ridi pure ma intato per punizione devi farmi un'altro panino ancora più buono sai sono affamata, è da ore che non mangio''- il viso di Davide assunse un sorriso di sfida -''Ah si??''- mi disse portandosi una mano in quei capelli corvini chee si ritrovava -'',Ma ti avverto non ho mai cucinato in vita mia, ma forse un semplice panino te lo posso preparare''- dicendo ciò si mise in modo provocatorio la mano sul suo mento accarezzandoselo.

Aquella vista il mio cuore incominciò a battere, mentre i miei occhi si posizionarono su quelle labbra carnose che sono state create all'unico scopo di essere baciate, ma anche allo scoopo di poggiarsi sulla preda e di cibarsi di lei. Quella visione non mi spaventò in alcun modo ma poi mi venne in mente il sogno interrottosolo qualche minuto prima e a quella visione arrossì.

-''Ellie stai bene?''- mi domandò mio fratello alla vista della mia faccia probabilmente tutta rossa -''Hai la faccia rossa, sicura di non esserti presa qualche influenza umana?''- fece un passo in avanti e appoggiò la sua mano calda sulla mia. A quel contatto rabbrividì aspettandomi ad un contatto con una mano fredda come il ghiaccio, ma mi ricordai che non era del tutto vampiro quindi mi calmai e le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono -''sto bene tranquillo e non ho più fame quindi puoi andare a dormire''- gli risposi in modo freddo e distaccato alzandomi, mi diressi in salotto ma sulla soglia gli dissi -''la tua punizione è pulire ciò che ho sporcato in cucina, questa è la vendetta per aver sprecato il mio ottimo panino''- detto questo corsi in camera mia, chiusi a chiave e mi sdraiai sotto le coperte per nascondere il mio viso alla realtà che mi ero costruita, una realtà nella quale Davide mi amava e voleva proteggermi, ma ciò era solo una mia illusione, tutto ciò non era vero era solo un sogno e lui mi voleva solamente perchè gli ero legata da un morso che è avvenuto per colpa mia, un morso che mi ha cambiato la mia intera esistenza.

DAVIDE'S POV

Non so come mai ma Ellie mi è sembrata più distaccata del solito.

Incominciai a sistemare ciò che mia sorella aveva usato per farsi un panino.

Quando stavo risciacquando il bicchiere che conteneva la coca, la quale ho bevuto dopo che lei se ne era andata, mille pensiere si fecero strada nella mia testa.

E se lei mi avesse scoperto a baciarla e lei stava facendo finta di dormire per non ferirsi con quei sentimenti che le stavo dimostrando? E se avesse paura di me? Allora perchè era diventata rossa in faccia?? Può essere che.....stava guardando le mie labbra quando mi rivolse il suo sguardo?

I pensieri ad un tratto mi lasciarono alla stessa velocità con la quale erano arrivati e, una volta asciugato il bicchiere mi fiondai velocemente di fuori alla porta della stanza di Ellie.

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