Circondato da verdi alberi sussurranti, sassolini sconosciuti e cinguettii del primo pomeriggio,
quietamente siedo
Con timore reverenziale
Nei pressi di casa Bertolucci
Sperduto tra i monti e le aggressive frane
Quietamente siedo
Lasciando che la poesia della vita
Parli per me
Chissà che non sia l'aria medesima
O il sole che squarcia le glauche fronde
Ad ispirarmi la vita
E la musica degli atomi
Quietamente siedo
Dove il poeta ha seduto
Prima di me
E come lui anni addietro,
Empia la mia anima di meraviglioso sussiego
Nel rispetto di ciò che fu, è e sarà.
E come lui avrebbe voluto, dopo di me un altro poeta ancora giungerà tra questi monti e stanco ed affannoso sederà qui dove mi trovo, e Bertolucci prima di me
Lasciando che l'anima del mondo lo pervada, gaiamente travolgendolo