Capitolo 33

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-ma sei cretino Edoà? come te viene in mente na cosa del genere! zio io sono innamorato de lei, la amo cazzo!- dico alzando il tono della voce -Lauro ascoltame, è meglio per tutti! potresti metterla nei guai, potresti farla soffrire e cose così- mi dice mettendo una mano sulla mia spalla -non me frega, io voglio solo lei cazzo!- dico ormai stufo della situazione, prendo le chiavi che ho posato sulla tavola e riparto, sono stanco di sentirmi dire cosa fare e non fare.

Una delle poche cose che mi calma è la mia amata erba, sarei perso senza. Ho messo da parte i testi, i social e tutto quello che appartiene ad "Achille Lauro" e non mi faccio sentire da più di un mese ormai. Quando avrò un po' di tempo lavorerò a qualche canzone, magari poi riesco pure a fare uscire un disco. Accarezzo le mie treccine bionde e penso a quando cazzo finirà tutto questo, secondo me mai.

Pov's Edoardo
-allora che ha detto?- dice Sandro sedendosi -le cose che ce immaginavamo Sa', che la amo e non sa po' fa scappare- dico ovvio -sta regazzina del cazzo è un problema, in tutta a vita mia, n'ho mai visto Lauro innamorato- dice lavorando con alcune pasticche -Nunzia l'ha sballato, sono felici insieme- dico pensandoli -sta regazzina se deve levà dai tre passi, ci occorre fare alle vecchie maniere Edoà- mi dice mentre io lo guardo incerto e preoccupato.

Pov's Nunzia
-sei già tornato?- chiedo al ragazzo biondo ridendo -ho fatto subito baby- mi sorride e ci mettiamo sul divano -te posso confessà na cosa?- mi dice dopo alcuni attimi di silenzio -dimmi Laurè- noto che gioca con le mani, segno che è nervoso -non te voglio perdere, sei diventata troppo importante pe me- mi dice semplicemente. Io mi butto immediatamente tra le sue braccia e lui mi stringe forte -anche tu Lauro, mi stai mandando fuori di testa- non lo vedo ma so per certo che starà sorridendo come un'ebete, lo sento.

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