Capitolo 2.

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Mi sono svegliata di nuovo dentro la capanna e su questa sorta di letto scomodissimo. Voglio solo tornare a casa!!

Mi alzo di scatto e questa volta le gambre tremano e fanno male molto meno, così lentamente riesco ad uscire dalla capanna. Il sole è tramontato e il buio è attenuato solo da un fuoco acceso tra le capanne. Mi guardo intorno e noto che la visione è bellissima.

Dietro le altre 5 o 6 capanne, una foresta prende il sopravvento e i suoni degli animali e del fruscio sono rilassanti. Il suono più bello è quello che proviene dalle mia spalle. Mi volto e.. wow!

L'Oceano è uno spettacolo. Nonostante l'oscurità, l'acqua è cristallina e sembra illuminata da milioni di piccole lucine. Mi incammino verso la riva e la sabbia sotto i piedi è soffice e fresca. L'acqua, al contrario, è calda ed accogliente. Decido di fare un bagno e mi guardo intorno per vedere se qualcuno è nei paraggi. Alzo le braccia e sfilo il vestitino lasciandolo cadere a terra. Sgancio il reggiseno che cade sull'abito. Corro verso l'acqua e mi tuffo come una sirena che dopo tanto tempo ritrova il suo Habitat. Improvvisamente un flash mi costringe ad alzarmi e restare in piedi nell'acqua.

..La barca è rovesciata. Io sono in acqua urlo e cerco di nuotare verso la terraferma.

Riapro gli occhi, le lacrime scorrono come fiumi ed io mi affretto ad uscire dall'acqua.

"Non dovresti entrare di notte nel mare".

Una voce mi costringe ad alzare lo sguardo e ad asciugarmi gli occhi.

Cerco di trattenere i singhiozzi e osservo il ragazzo che ho di fronte.

"Io..io..come posso tornare a casa?".

Il ragazzo fa una smorfie e mi porge la mano.

"Prendi mia mano".

Allungo il braccio, l'afferro e con forza lui mi aiuta ad uscire dall'acqua.

"Io sono Moti". Esclama sorridendo.

Accenno un sorriso, ma quando mi ricordo di avere il seno di fuori, lo copro immediatamente con le mani. Lui non ci fa caso e si è già seduto sulla riva...in effetti vivono svestiti quindi neanche si sarà accorto della mia nudità.

Ma io non sono di questa cultura e corro ad indossare il mio abito prima di sedermi accanto a lui.

"E' bellissimo l'Oceano".

"Cosa? Questo specchio di acqua? Per noi è fonte di vita. Te ne accorgerai presto".

Moti fissa l'acqua di fronte a sè e accarezza con la bellezza della sua mani e delle dita, la sabbia sotto le sue gambe.

"Arrivano barche o persone di solito?". Chiedo osservando il suo corpo.

'Come fa ad avere un fisico così perfetto? Non ci sono palestre, integratori, non conoscono il calcio o lo sport in generale..'

"No!".

"Coosa?". Quando sento la sua risposta strabuzzo gli occhi e torno alla realtà.

"Noi con la nostra zattera non arriviamo al centro e le vostre sono più lontane".

"Quindi come posso tornare a casa se nessuno sa che sono qui?".

Moti si volta e mi fissa negli occhi.

"Non so. Anche Ela è stata lasciata qui quando aveva 7 anni e nessuno mai venuto a cercare lei".

Mi alzo di scatto. Sono impaurita, frastornata e incredutla. Quando mi volto incorcio lo sguardo di Ela che mi fulmina. Le sfreccio accanto, ignorondalola e corro verso la capanna.


(Ri) TrovarsiWhere stories live. Discover now