(Ri) Trovarsi

Capitolo 14.

Ho organizzato tutto nei minimi particolari ed oggi è il grande giorno: Abha e Manoj convoleranno a nozze.
Hema si è occupata degli inviti e insieme ai fratelli di Ela, Guari e Achale, del pranzo. Amba ha trovato dei fiori piccolissimi ed ha creato una collana simbolica per i genitori. Alopa mia ha aiutato a procurare i materiali per creare l'abito nuziale e una sorta di papillon per lo sposo.
Tutte le donne sono entusiaste e non vedono l'ora di vedermi all'opera in veste di celebratrice. Gli uomini, invece, sono frastornati e poco interessati alla cosa.
Tutti sono in piedi di fronte a me. Li ho divisi e sistemati in modo da lasciare uno spazio al centro in cui gli sposi faranno una piccola sfilata.
Gita e Alopa sono in prima fila insieme ad Amba che è impaziente di donare le collane ai genitori. Moti ed Ela, invece, sono dalla parte opporta e attaccati come una cozza e uno scoglio.
Quando Abha e Manoj ci raggiungono sono così radiosi da lasciarci tutti senza fiato.
Manoj è avvolto da un vestito scuro, ricavato dalla pelle di una pantera o almeno così mi sembra di aver capito. Al collo una sorta di papillon bianco, ricavato dal lenzuolo con il quale ho confezionato l'abito di Abha.
Quest'ultima è avvolta nel suo abito bianco ed è visibilmente commossa.
Dal lenzuolo bianco ho ricavato un vestito monospalla al quale ho aggiunto dei fiorellini bianchi, simili a margheritine, ma composti ciascuno da solo 4 petali. I capelli neri sono accuratamente raccolti e impreziositi da una decina di fiorellini rosa.
L'abito è lungo ed Abha con molta naturalezza  è obbligata ad alzarlo, scoprendo i piedi nudi che incontrano la sabbia calda e chiara.
Monoj l'ha presa sottobraccio e insieme avanzano sotto gli sguardi increduli di tutti verso di me. Io sono così fiera di quello che ho organizzato e delle emozioni che sono stata in grado di trasmettere.
La cerimonia dura pochissimo e dopo lo scambio delle promesse e l'emozionante regalo offerto dalla figlia, per la prima volta Abha e Manoj si baciano!
È così emozionante che non riesco a trattenere un applauso. In un primo momento mi fissano, poi imitano il mio gesto.
Sto così bene che per un istante mi dimentico di essere Margot, di indossare un abito squalcito da molti giorni e mi sento una di loro, una donna che non vive di moda e tecnologia.