Capitolo 5.

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Sono stata svegliata dal frastuono di alcuni oggetti e dalle urla di Alopa che sta radunando il gruppo. Mi sono alzata di scatto e sono corsa fuori dalla capanna.

"Alopa!". Ho urlato preoccupata.

I primi ad accorgersi della mia presenza sono stati Moti ed Hema che mi hanno sorriso ed invitato ad avvicinarmi.

"Oggi grande giorno". Mi sussurra Hema.

La guardo stupita e le domandi di cosa si tratti.

"Oggi noi prendere acqua". Bisbiglia con voce suadente Moti, mentre i suoi occhi neri penetrano i miei, costringendomi a distogliere lo sguardo.

"Dove?". Non faccio in tempo a finire la domanda che Moti ed Hema si sono incamminati verso la foresta con gli altri.

"Apettatemi". Urlo. Si voltano tutti e accennano un sorriso. Ricambio e mi guardo i piedi...'un conto è stare scalzi sulla sabbia, un altro è camminare a piedi nudi nella foresta', penso facendo una smorfia di disappunto.

"Tu essere sempre vicino a Moti." Mi ordina Alopa.

Obbedisco all'istante e dopo poco sono appiccicata al braccio di Moti. Lui mi guarda stranamente eppure sento il sangue nelle vene, sotto le mie dita, pulsagli all'impazzata. Gli sorrido e mi guardo intorno: nè Ela, nè Gita sono con noi. Non chiedo nulla e seguo Moti.

La foresta con gli altri arbusti è un'esplosione di colore. I cespugli pieni di bacche rosse e viola, i grandi fiori addossati agli alberi, gli uccelli multicolore, contribuiscono a dare a questo posto un non so che di divino e paradisiaco.

Rimango incantata da tutto quello che vedo intorno a me, dimenticandomi della pericolosità di alcuno animali. Solo quando Moti mi prende in braccio e mi alza da terra, torno in me.

Abbasso lo sguardo e noto che, nel punto esatto in cui poggiavano i miei piedi, c'è un piccolo scorpione. Urlo e mi stringo a Moti.

Lui mi guarda con una smorfia sul viso. Avanziamo verso gli altri e, non appena siamo in un posto sicuro, mi poggia a terra.

"Moti." Lo chiamo, rompendo il silenzio che si era creato.

"Sì.." Si volta e mi punta con i suoi grandi occhi.

"Come fate a conoscere molti dei vocaboli della mia lingua?".

"Ela, quando è arrivata aveva 8 primavere e ci ha insegnato molte cose".

"Ela.." Sussurro accennando un sorriso. "Sei innamorato?".

Moti si ferma di colpo, si volta lentamente e assume un'aria interrogativa.

"Innamorato, quando vuoi molto bene ad una persona. Quando non puoi stargli lontano, quando non vuoi che nessuno la guardi. Quando la cerchi tra mille persone e la riconosci anche solo dall'odore...come quando cogli il fiore più bello e vuoi tenerlo solo per te".

Mi avvicino ad un albero e gli indico un fiore rosso a quattro petali. Alzo lo sguardo e gli sorrido. Moti si avvicina lentamente a me, i suoi occhi fissano i miei, i capelli gli cadono sulla fronte e con un soffio li costringe a tornare al loro posto. Improvvisamente mi afferra con forza il braccio e mi costringe a seguirlo.

Il vestito si impiglia ad un cespuglio e si strappa. Mi volto e ne vedo gran parte vicino all'albero, così abbasso lo sguardo e note di avere le gambe completamente scoperte.

Cerco di coprirle e mi accordo che Moti sta ridendo.

Lo guardo brutto, lo sorpasso e cammino verso una sorta di sentiero dal quale sento provenire delle voci. Mi volto verso di lui che ancora sorride e gli faccio una smorfia.

Corro verso il sentiero e, dopo aver attraversato alcuni cespugli, mi ritrovo davanti ad un paradiso.

"Wow!" Riesco a bisbigliare.


(Ri) TrovarsiWhere stories live. Discover now