Paint Me In A Million Dreams (Italian Translation)

Capitolo cinque - Gravi danni

"Vorrei poter essere qua durante il periodo Natalizio," disse Harry non appena salirono sull'aereo che li avrebbe portati via da Berlino. "I mercatini di Natale in Germania sono tutt'altra cosa."
Louis annuì, osservando la pioggia cadere fuori dal finestrino. Per i due giorni in cui erano rimasti a Berlino, aveva piovuto costantemente. Louis pensava che la città fosse diversa da Londra. La pioggia si addiceva più alla sua Londra che alla capitale tedesca.
All'interno dell'aereo, Louis si sedette accanto a Oli, mentre Harry e Barbara presero posto dietro di loro.
"State migliorando notevolmente." Disse Oli, allacciandosi la cintura di sicurezza.
Louis sorrise stancamente. "Suppongo di si."
Erano diventati più bravi a sopportarsi a vicenda. Dopo Roma, avevano instaurato una sorta di tregua. Entrambi avevano deciso di adempiere ai doveri del contratto e prendere sul serio la loro finta relazione. Ciò non significava che sarebbero andati d'accordo per sempre, era soltanto una tregua momentanea, niente di più.
Harry lo faceva ancora irritare più di qualsiasi altra persona sulla faccia della terra. Durante quella prima mattina a Roma, Louis aveva perso la testa per un secondo – un secondo in cui aveva pensato che l'irritazione nei confronti dell'altro ragazzo potesse essere cancellata baciandolo. Non poteva negare che Harry fosse sexy e molto attraente, ma questo non giustificava i suoi pensieri.
Louis aveva provato a bandire quel pensiero dalla sua testa e dimenticare tutto ciò che era successo. Non era stato altro che un momento di debolezza. Adesso la sua mente funzionava di nuovo in modo chiaro e lucido.
Il più delle volte, almeno.
A Barcellona, avevano avuto un po' di tempo per visitare la città. Ogni volta che Louis andava nella città spagnola, se ne innamorava perdutamente un po' di più. Sembrava che anche ad Harry piacesse in modo particolare, dal momento che era rimasto affascinato da ogni singola pietra e da ogni singolo edificio presente a Barcellona.
Erano stati obbligati a visitare la casa di Gaudì, per assicurarsi che fossero visti insieme. Molte persone avevano scattato delle foto e chiesto loro di fare dei selfie. Come gli era stato imposto di fare dai loro team, avevano acconsentito a tutte le richieste e si erano comportati come una coppia innamorata per tutto il tempo.
Tutto questo aveva anche i suoi lati positivi, in fondo. Louis si era reso conto che tenere la mano di qualcuno era qualcosa che voleva davvero. Non appena sarebbe scaduto il contratto, avrebbe trovato un uomo di cui innamorarsi e a cui tenere la mano per strada. Qualcuno da baciare. E con cui fare tanto sesso.
Dio, gli mancava il sesso. Era passato tanto tempo dall'ultima volta che aveva condiviso il letto con qualcuno che non fosse una delle sue sorelle. Voleva sentire il calore di un altro corpo vicino al suo, voleva la passione – voleva tutto quanto. Non aveva deciso di fare coming out per poi mettersi in un angolino e non fare nulla, doveva darsi da fare.
Tutto ciò che voleva era una relazione reale e stabile. Forse avrebbe dovuto cercare un po' prima di trovare la persona giusta per lui, ma Dio, sperava che il tipo giusto sarebbe arrivato al più presto. Louis non aveva più voglia di aspettare.
Pensò alla foto che avevano scattato a Parigi. Harry si era lamentato del fatto che fosse troppo banale e scontata; Louis invece aveva semplicemente pensato che, un giorno, gli sarebbe piaciuto tornare nella suite con vista sulla Torre Eiffel e fare una vera foto come quella con la persona che amava al suo fianco.
Era un romanticone, che poteva farci.
Oli li aveva fotografati insieme sul balcone della suite di Harry, con le spalle rivolte alla fotocamera, le braccia di Harry intorno alla sua vita, le luci della città che li illuminavano e la Torre Eiffel bellissima e luminosa in lontananza. Harry aveva messo l'immagine sul suo profilo Instagram in bianco e nero.
Julia era stata al settimo cielo. La loro relazione era la più discussa in tutta Hollywood, se non in tutto il mondo. Nessuna delle precedenti false relazioni di Harry aveva avuto tanto successo. Tutti erano interessati alla loro vita e avevano conquistato tantissimi nuovi fan. Inoltre, erano state create delle pagine, online, dedicate alla loro relazione.
Ciò significava che tutto quello che stavano facendo per convincere la gente non era poi così squallido e meschino. Louis aveva letto molti commenti sotto la foto pubblicata dal riccio a Parigi e anche dalla sua, e tutti ripetevano quanto fossero felici del fatto che Harry avesse smesso di portare avanti delle false relazioni e avesse trovato, finalmente, una persona reale da amare.
Stranamente, tutto ciò lo aveva fatto sentire sbagliato. Si sentiva male a pensare al fatto che stava deludendo così tante persone. Si sarebbero resi conto, prima o poi, che la loro storia non era altro che una finzione come tutte le altre, che erano stati traditi ancora una volta. Poi di nuovo, probabilmente se ne sarebbero dimenticati presto e avrebbero dedicato le loro attenzioni a qualsiasi altra cosa eccitante accaduta a Hollywood.
"Hai interviste tutto il giorno, lunedì." Disse Oli, scorrendo il calendario sul telefono. "Ho appena ricevuto la conferma dall'autista. Verranno a prenderti alle sei."
Louis annuì, cercando di memorizzare le informazioni ricevute. Avrebbe passato la domenica provando a adattarsi al fuso orario e dedicandosi a sé stesso.
Dopo la settimana infernale appena passata, non vedeva l'ora di essere da solo per rilassarsi. Essere costantemente circondato da persone era estenuante. Non vedeva l'ora di trascorrere una giornata pigra sul divano, guardando la tv e mangiando cibo spazzatura.
L'aereo decollò e Louis chiuse gli occhi. Successivamente, Oli andò a chiacchierare con Julia poche file dietro di loro. Louis decise di ascoltare un po' di musica per non pensare a nulla quando Harry si lasciò cadere pesantemente sul sedile accanto al suo.
"Ho parlato con Julia prima," disse il riccio, giocando con il bordo della sua maglietta. "Per il fine settimana."
Quel fottuto fine settimana. Louis serrò la mascella e si guardò le mani. "Quindi?"
"Se io-" Harry fece una pausa, schiarendosi la voce. "Dato che ti accompagnerò a casa della tua famiglia, non avrò la possibilità di vedere la mia mentre siamo in Inghilterra."
"Che merda." Borbottò Louis, lanciando un'occhiata al riccio.
"Julia ha detto che, se sei d'accordo, potremmo andare a casa mia domenica, invece di tornare subito a Londra." Harry smise di agitarsi e di giocherellare con le dita. "Solo per un pranzo."
Non c'era modo che Louis potesse negare una cosa del genere ad Harry. Per quanto il più piccolo gli desse fastidio, e per quanto Louis non lo sopportasse, sapeva che Harry trascorreva pochissimo tempo con i suoi genitori. Sarebbero rimasti in Inghilterra soltanto per pochi giorni, prima di ripartire per Oslo, ed era giusto che anche Harry avesse la possibilità di salutare la famiglia.
"Vuole che ci andiamo insieme?" Chiese quando notò che Harry lo stava fissando impaziente.
"Ha detto che potremmo essere paparazzati insieme alla mia famiglia." Harry distolse lo sguardo. "Sarebbe una bella opportunità."
"La tua famiglia è d'accordo?" Disse Louis, increspando le labbra in una smorfia.
Harry scrollò le spalle. "Immagino che a loro andrà bene, così come è andato bene alla tua famiglia."
Louis odiava il fatto che dovessero coinvolgere anche le loro famiglie per avere delle foto da condividere sui social media e dare più credibilità alla loro relazione. Lo stunt stava andando così bene che Julia aveva escogitato un milione di idee su come vendere ulteriormente la loro immagine.
"Certo," rispose infine, tornando a guardare fuori dal finestrino. "Non voglio tenerti lontano dalla tua famiglia."
Harry sospirò profondamente. "Grazie."
Louis si limitò a scrollare le spalle senza voltarsi. Aspettò finchè il riccio non si fu rialzato per tornare comodo sul suo sedile, stringendo le mani a pugno.
Era troppo chiedere un giorno per se stesso, a quanto pare.