Capitolo nove - Shining Ray

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"Allora," disse Harry, osservando Louis con il cellulare tra le mani.
Louis inclinò la testa. "Allora?"
Fece scorrere un dito sulla pelle del braccio del maggiore, tracciando un tatuaggio che raffigurava un aeroplanino di carta. Indossava una maglietta bianca e jeans scuri. Le sue scarpe da ginnastica bianche erano abbandonate accanto al divano. "C'è qualche modo per avere la tua attenzione?"
"Dipende." Disse Louis, guardando di nuovo il cellulare. "Hai qualcosa di meglio da offrire rispetto ai pettegolezzi sul nuovo fidanzato di Fizzy?"
"Potrei provarci." Appoggiò la mano sulla coscia dell'altro ragazzo, avvicinandosi. Il corpo di Louis era completamenta rivolto verso di lui, i piedi infilati sotto le sue gambe. Era stato facile per Harry entrare nel suo spazio.
Louis alzò nuovamente lo sguardo dal telefono, lasciandolo cadere sul suo grembo. "Sono tutto orecchie."
Harry avrebbe voluto controllare di nuovo la stanza, assicurarsi che fossero soli, ma non riusciva a staccare gli occhi da Louis. Ufficialmente erano comunque ancora una coppia, quindi non c'era nulla di male nel loro comportamento e nel fatto che fossero vicini.
Si sporse verso l'altro e sfiorò le sue labbra. Era facile tra di loro, semplice. Il maggiore non opponeva nessun tipo di resistenza. Le labbra di Louis si aprirono immediatamente, lasciando libero accesso alla sua lingua, ed allungò una mano per accarezzargli la mascella. Con il pollice, gli accarezzò gentilmente la guancia, un gesto che lo fece calmare all'istante, in contrasto con il calore nato dal bacio che si stavano scambiando. Non si erano mai baciati soltanto per il gusto di farlo, ogni volta che lo facevano era per far iniziare qualcosa di molto più spinto.
Harry si sentiva come se tutto quello che faceva Louis lo eccitasse da morire. Anche un minuto prima, quando il maggiore stava scrivendo sul suo cellulare mentre si mordeva nervosamente un labbro e le ciglia si aprivano a ventaglio sugli zigomi affilati. Anche in quel momento Harry non riusciva a smettere di pensare che voleva toccarlo e accarezzarlo.
Dovevano stare attenti però, e dovevano fermarsi ora. Qualcuno sarebbe potuto entrare nel camerino e trovarli in una posizione compromettente e imbarazzante.
Louis inseguì le sue labbra quando si tirò indietro, e lui cedette, affondando nuovamente nel bacio prima di distaccarsi definitivamente. Si leccò le labbra, assaporando il gusto del maggiore. La sua mano si era spostata pericolosamente in alto sulla coscia dell'altro.
"Allora, com'è il fidanzato di Fizzy?"
Louis sbatté le palpebre velocemente, tenendo gli occhi concentrati sulle labbra di Harry. Trascinò il pollice su di esse e lui sorrise, inclinando la testa per premere un bacio contro il palmo dell'altro.
"L'ha portato a casa, ieri sera." Disse Louis, ritirando la mano e appoggiandola sopra il suo ginocchio. "A nessuno è piaciuto."
"Cosa ha fatto?"
"Daisy ha detto che non si è offerto di aiutare in nessun modo." Rispose Louis, scrollando le spalle. "E non ha nemmeno giocato con i più piccoli."
"Questo non significa necessariamente che sia una persona cattiva, giusto?" Harry tracciò con le dita la scritta sulla sua maglietta. "Forsa era un po' nervoso?"
"Sono tutte prevenute a causa di Tommy."
Harry alzò un sopracciglio. "Chi è Tommy?"
"Il fidanzato di Lottie." Louis guardò di nuovo il cellulare che stava vibrando. "Lo adorano. E sembra quasi che le altre ragazze debbano portare qualcuno a casa in grado di soddisfare determinati standard."
"E tu invece?"
"Cosa vuoi dire?" Chiese il maggiore, inclinando la testa di lato.
"Il ragazzo che porterai a casa dovrà rispettare questi standard?" Domandò lui, tenendo gli occhi fissi sul viso dell'altro.
"Beh." Louis si voltò, ridendo goffamente. "Non lo so. Non ho mai portato nessuno a casa."
Harry sbattè le palpebre, perplesso. Non si aspettava una risposta del genere. "Quindi il primo tipo che hai portato a casa tua è stato un finto fidanzato?"
"Tipo," ribadì Louis, accarezzando il ginocchio di Harry. "Sei diventato proprio Americano, te ne rendi conto?"
Stava cercando di evitare l'argomento, Harry decise di non continuare a parlarne. "Sto facendo del mio meglio."
"È un po' ridicolo, visto che hai ancora l'accento britannico." Louis si sporse in avanti e il riccio lo guardò socchiudere gli occhi, le lunghe ciglia scure che incontravano la pelle dorata del viso.
"In realtà," disse Harry, facendo scorrere un dito dal petto del maggiore fino ad arrivare al collo. "Mi è stato detto che ora parlo quasi con l'accento Americano."
Scuotendo la testa, Louis chiuse la distanza tra loro. "Non posso crederci che tutto ciò ti renda orgoglioso."
Le loro labbra si erano appena incontrate quando qualcuno si schiarì la gola rumorosamente dietro di loro, facendo si che Harry si tirasse via velocemente dal corpo dell'altro. Louis ritirò la mano dalla gamba del riccio e lasciò un po' di spazio tra loro. Voltando la testa, videro Niall accanto alla porta del camerino.
"Sembrate molto diversi rispetto all'ultima volta che vi ho visti insieme." Sogghignò il biondo, incrociando le braccia al petto.
"È stato secoli fa." Rispose Harry.
"Qualche mese, forse." Niall si avvicinò, appoggiando l'anca contro lo schienale del divanetto.
"Louis, ho bisogno che vieni da me per metterti a posto il trucco." Esclamò Barbara dalla porta, lanciando brevemente un'occhiata a Niall prima di concentrarsi nuovamente su di lui. "Inoltre, dobbiamo fare qualcosa per quei capelli."
"Arrivo subito." Louis si alzò dal divanetto, si mise le scarpe da ginnastica e corse verso la ragazza. Harry non poteva che biasimarlo per aver abbandonato il camerino così velocemente. La situazione stava diventando imbarazzante.
Niall osservò i due ragazzi uscire dalla stanza poi sospirò profondamente. "Eccola lì."
Alzando gli occhi al cielo, Harry si voltò verso l'amico. "Stai ancora provando a convincere Babs che sei l'uomo giusto per lei?"
"Lo farei," Niall si buttò sul divanetto accanto a lui. "Se mi desse almeno una chance." "Probabilmente dovresti smetterla di flirtare con ogni donna che trovi sul tuo cammino, potrebbe aiutarti."
Niall sbuffò. "Mi ha totalmente frainteso e non vuole nemmeno ascoltarmi."
"Davvero?" Harry inarcò le sopracciglia, dubbioso.
"Principalmente, si. Se ne frega di me." Rispose il biondo, increspando le labbra.
"Beh, starà qui tutto il giorno per le prove, e anche per lo spettacolo di questa sera." Accarezzò dolcemente il ginocchio del biondo. "Forse oggi è il giorno in cui la incanterai con il tuo fascino unico."
"Come tu hai incantato Louis con il tuo?" Il sorrisetto tornò sulle labbra dell'amico.
"Smettila." Rispose lui guardandosi le mani nervosamente. "Non è quello che sembra."
"Perché?" Niall sembro sorpreso. "Stavate recitando anche quando sono entrato?"
Harry scosse la testa. "No, siamo- un po'. Hai capito."
"No, giovane Harold. Dimmi cosa siete esattamente." Il tono compiaciuto della voce di Niall gli fece venire l'ansia.
"Ora andiamo d'accordo." Si decise a rispondere alla fine.
"Oh si, l'ho visto." Niall scosse la testa e sospirò. "Non posso crederci che non me l'hai detto in tutti questi mesi, potevi scrivermi un messaggio. Da quando esistono segreti tra noi?"
Guardando l'amico, Harry alzò nuovamente gli occhi al cielo. "Non sono affati tuoi con chi vado a letto, non credi?"
"Invece si." Niall incrociò le gambe, allungandosi sul divano. "Ti sei lamentato per anni di come Luke non fosse disponibile e di come fosse l'uomo più bello del mondo e quello perfetto per te. E invece ora qui, a pomiciare con Louis Tomlinson nei camerini."
"Questo non significa che voglio sposarlo." Sottolineò Harry. Pensare a Luke gli aveva fatto sentire una strana sensazione nel petto. Ogni volta che pensava a Luke, di conseguenza gli veniva in mente Louis. Ripensava al modo in cui rideva, al suo profumo incredibile, alla sua bellezza quando si svegliava al mattino. Al modo in cui gemeva quando lui lo toccava.
"Ma significa qualcosa, invece." Niall assunse un tono più serio. "Non hai mai iniziato qualcosa con nessuno dei tuoi finti fidanzati, hai sempre voluto aspettare Luke."
"Voglio ancora stare con Luke." Disse Harry immediatamente, ma la sua voce non sembrava convinta al cento per cento. "Ne abbiamo parlato, in realtà. Ha bisogno di tempo per superare Chris, e non voglio iniziare una relazione mentre porto avanti questa farsa."
Niall rimase in silenzio per un momento. "Louis ne è consapevole?"
"Si." Il riccio annuì. "Louis ed io- è solo... è solo per divertimento, sai? Si è accesa una scintilla tra noi due, in un certo senso."
"Si, abbastanza da spezzare il tuo periodo di castità." Replicò sarcastico Niall.
"Sta zitto." Harry pizzicò la spalla dell'amico. "Non ho vissuto un periodo di castità."
"Okay." Il biondo si spinse contro lo schienale e sogghignò sotto i baffi. "Ma questa volta è diverso, le avventure di una notte che hai avuto in passato non avevano nessuna importanza per te, si vedeva."
Harry aprì la bocca per replicare dicendo la prima cosa che gli passò per la mente. Nemmeno questo ha importanza, per me. Non era del tutto vero, però. Dormire con Louis una volta non aveva ucciso il desiderio, se mai questo era solamente diventato più forte.
"Come pensavo," riprese a parlare il biondo.
"Che cosa stai cercando di dirmi?" Domandò lui, sentendosi improvvisamente fuorioso. Qualunque cosa stesse cercando di fare l'amico, in quel momento lo stava irritando.
Niall si strinse nelle spalle. "Sono solo preoccupato. Non hai mai iniziato una relazione con qualcuno negli ultimi anni perché eri convinto di voler aspettare Luke. Ora mi hai detto che vi siete persino messi d'accordo per stare insieme una volta finito il contratto, ma all'improvviso inizi ad andare a letto con un altro ragazzo. Non è da te, Harry."
Niall aveva ragione, non era da lui. Non era stata colpa di Harry, però, era stato Louis. Tutto del maggiore lo attirava, la personalità fantastica e solare, i suoi occhi di ghiaccio, la sua lingua tagliente, il suo corpo delizioso.
"Stiamo solo sfruttando al meglio la situazione." Disse alla fine. "Siamo entrambi disponibili e sempre insieme. Non proviamo alcun tipo di sentimento l'uno per l'altro, vogliamo solo divertirci."
"Allora vuoi dirmi che stai andando a letto con lui ma che non lo sopporti ancora?" Niall inclinò la testa, non del tutto convinto.
"No, adesso mi piace." Il riccio aggrottò la fronte. "Siamo amici, direi."
Niall sbuffò. "È davvero un ragazzo splendido e di buona compagnia, e tu hai deciso di andare a letto con lui, va bene. Non sarà un problema smettere quando finirà il contratto."
"Questo è il nostro accordo." Harry si fissò distrattamente le scarpe, rendendosi conto che mancavano solamente altre due settimane prima della separazione ufficiale. "Sono sicuro che resteremo amici."
"Bene, allora." Niall annuì, apparentamente felice della sua risposta. "Credo vada bene. Voglio dire, sono davvero felice che tu stia scopando perché sei davvero insopportabile quando sei sessualmente frustrato."
"Ehi! Non tutti vogliamo dormire con ogni essere umano che troviamo sulla nostra strada." Harry colpì il ginocchio dell'amico. "Usando la fama per trovare nuove prede."
Niall si strinse nelle spalle. "È conveniente, dovresti provarci."
"Già fatto." Harry strinse le labbra. "Non faceva per me."
"No, Mr. Relazione." Ridacchiò il biondo. "Tu hai sempre cercato una relazione seria."
"Fammi causa per questo."
"Ehi, Harry!" Paul entrò nella stanza. "Barbara ti vuole alla postazione trucco."
"Verrò con te," disse l'amico, alzandosi dal divanetto insieme a lui.
"Non ne sono sorpreso, sai?"
Seguirono Paul in un lungo corridoio e quando raggiunsero la stanza trucco, Harry vide Louis in una sedia posta di fronte ad uno specchio, i capelli acconciati in un ciuffo e le labbra rosse e lucide come quando si scambiavano baci infuocati.
Distolse velocemente lo sguardo, prendendo la sedia accanto al maggiore. Era solo un po' di lucidalabbra; tutto ciò non avrebbe dovuto alzare notevolmente la sua libido. I loro occhi si incontrarono attraverso lo specchio, Louis gli sorrise e quel gesto fece si che il suo cuore iniziasse martellare nel petto.
Harry non si meritava quella tortura.
"Anche i miei capelli necessitano di essere sistemati." Niall si appoggiò alla sua sedia, rivolgendosi a Barbara.
Barbara gli lanciò un'occhiataccia mentre applicava un po' di cipria sul viso del maggiore. "Sono sicura che qualcuno può contattare la tua parruchiera."
Louis rise, chiudendo un occhio velocemente quando Barbara gli si avvicinò un po' troppo con il pennello. Harry guardò il maggiore sempre attraverso lo specchio, il cuore che ancora martellava senza nessuna intezione di fermarsi. Gli piaceva quando Louis rideva. Avrebbe voluto che Louis ridesse per tutto il tempo. Anzi, voleva essere lui a far ridere l'altro ragazzo.
"Non c'è alcuna possibilità che tu possa aiutarmi? Solo un rapido ritocco." Niall usò il tono di voce che di solito utilizzata per rimorchiare le donne. Harry scosse la testa divertito.
"Scusami," replicò la ragazza. "Ma sono la stilista di Harry."
Niall mise il broncio. "E perché allora stai sistemando Louis?"
"Perché è molto carino e gentile, e perché adoro sua sorella." Barbara appoggiò il pennello sul ripiano e sollevò il viso di Louis per guardare il suo lavoro. Annuì e gli diede una pacca sulla spalla. "Sei perfetto."
"Dovrò ringraziare Lottie allora, se mi stai aiutando solo per merito suo." Sogghignò Louis tirando fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloni.
Barbara gli fece l'occhiolino prima di rivolgersi ad Harry. "Okay, come li vuoi i capelli oggi?"
"Sciolti." Rispose, passandosi una mano tra i ricci. "Prima di tagliarli, voglio tenerli ancora un po' sciolti."
"Tagliarli?" Esclamarono Niall e Louis all'unisono.
"Per il nuovo film devo tagliarli per forza. Non posso tenere i capelli lunghi per quel ruolo." Harry scrollò le spalle, lasciando che Barbara gli spruzzasse un po' di lacca in testa.
"È frustrante." Niall scosse la testa. "Hai dovuto aspettare così tanto tempo per vederli lunghi."
"È il mio lavoro, non posso rifutare."
"Mi piace questa lunghezza." Louis ruotò la sedia in modo da parlargli guardandolo in faccia. "È perfetta per-"
Louis tacque all'improvviso ed Harry fissò il maggiore, trattenendo il respiro.
Niall ridacchiò divertito dietro di loro. "Perfetto per cosa, Louis?"
"Per le bandane." Rispose il maggiore, schiarendosi la voce. "Non le indosserai più, vero?"
Harry deglutì a fatica, costringendosi a togliere gli occhi dall'altro ragazzo. "Non, purtroppo."
Barbara prese i suoi capelli tra le dita. "Eri così vicino alla lunghezza giusta per poterli legare in una coda"
"Lo so, stavo aspettando questo momento da tanto tempo." Confermò il riccio.
"Cos'è?" Esclamò Barbara, spostando la sua testa in avanti e facendo scorrere le dita della mano libera sulla sua nuca. Harry sentì un forte dolore nel punto in cui stava toccando la ragazza. "Sono dei succhiotti?"
Harry si bloccò all'istante.
"Fammi vedere!" Esclamò Niall, sporgendosi verso di lui. "Accidenti Harold! Sono enormi."
"Levatevi di dosso, voi due!" Harry si alzò velocemente dalla sedia, mentre Niall rideva come un pazzo e Barbara lo fissava scioccata. Louis, invece, lo stava osservando con gli occhi spalancati.
"Non sono affari vostri."
"Louis sembra piuttosto interessato, però." Gli fece notare Niall. Il maggiore trasalì sulla sedia, abbassando lo sguardo verso il pavimento.
"Non mi hai detto che ti stavi vedendo con qualcuno." Barbara sembrava sconvolta, un cipiglio si era formato tra le sue sopracciglia.
"Sono-"
"Tu sai con chi sta andando a letto, Louis?" Domandò Niall con finto tono innocente.
Louis guardò di nuovo Harry, incerto su come rispondere alla domanda.
"Si, tu lo sai!" Barbara indicò il castano. "Perché lui lo sa ed io no?"
Niall ricominciò a ridere, tenendosi lo stomaco con una mano. Harry gli diede uno scappellotto sulla testa, sconfitto, e alzò gli occhi al cielo. Infine, spostò nuovamente lo sguardo sul maggiore, che nel frattempo era arrossito e si stava mordendo nervosamente il labbro inferiore. Se non avesse smesso al più presto, Harry non si sarebbe trattenuto. Era così sexy, ed era passato troppo tempo da quando l'aveva toccato l'ultima volta.
"Cosa c'è di così divertente?" Domandò Barbara.
"È Louis," rispose Niall tra le risate. "Questi due, ovviamente, hanno qualcosa in corso."
Barbara esitò un momento, poi si mosse velocemente e abbassò il colletto della maglietta di Louis. Il maggiore provò a respingerla, in qualche modo, ma fu tutto inutile. Nella zona del collo che si congiungeva con la spalla c'era un enorme livido blu.
"Sei tu!" Barbara si mise una mano sul cuore per lo shock. "Voi due andate a letto insieme e io non ho notato nulla!"
Harry sospirò, scuotendo la testa. "Se ti può far sentire meglio, non va avanti da molto tempo."
"Quanto tempo?" Chiese lei.
"Un paio di giorni." Harry decise di tenere per sé che, in realtà, si giravano attorno da un bel po' di mesi.
"Non penso che siano affari vostri, comunque, o sbaglio?" Ribadì Louis con sguardo accigliato.
"Niall glielo avrebbe detto ugualmente, per far colpo su di lei o qualcosa del genere." Harry scrollò le spalle, guardando nuovamente l'amica. "Ora lo sai, e non ne parleremo mai più."
"Non pensi che-"
Barbara venne interrotta da un membro del team. "Le prove iniziano tra tre minuti. Tutti in studio, per favore."
"Questo non significa che sei fuori dai guai." Sussurrò Barbara mentre costringeva Harry a tornare sulla sedia.
Lui rimase immobile mentre la ragazza gli applicò un po' di trucco sul viso. Seguì con gli occhi Louis che si allontanava dalla postazione trucco. Sembrava un po' incazzato e turbato, ma sorrise dolcemente quando Niall gli mise un braccio attorno alle spalle.
"Avanti Louis, intanto incamminiamoci." Niall condusse il maggiore lontano da loro. "Allora, quali sono i tuoi piani per Natale?"
"Lo passerò con la mia famiglia." Rispose subito Louis, ed Harry non riuscì a sentire il resto del discorso.
Era abbastanza sicuro che Louis non fosse contento del fatto che Niall e Barbara sapessero di loro. Come se Harry fosse il responsabile di tutto ciò. Lui non voleva farlo sapere a nessuno. Lo aveva raccontato a Niall in privato, e lo avrebbe fatto in ogni caso visto che era il suo migliore amico. Ma che Barbara l'avesse scoperto – e soprattutto come lo aveva scoperto – era stato solo un caso.
Non ne avevano parlato, a riguardo. Se Harry doveva essere onesto, c'erano molte cose di cui non avevano parlato. Un sacco di cose a cui lui non aveva nemmeno pensato fino a quel momento. Naturalmente, non erano cose da rendere pubbliche. Anche se parte di esse lo erano, in realtà, perché loro erano fidanzati ufficialmente fino a gennaio.
Che stessero andando a letto insieme, tuttavia, non era una notizia fondamentale. A nessuno avrebbe dovuto importare.
Harry aveva bisogno di passare un momento con Louis da solo. Soltanto un minuto per assicurarsi che fosse tutto a posto, che Niall e Barbara non avessero mandato in fumo tutti i progressi fatti fino a quel momento. Aveva bisogno solo di un secondo per dire al maggiore che stavano bene e che non doveva essere arrabbiato per ciò che era successo. Aveva bisogno di un minuto per baciarlo e fargli capire che andava tutto bene.
Harry si guardò allo specchio non appena Barbara finì il suo lavoro, cercando di capire perché improvvisamente apparisse così diverso rispetto a pochi giorni prima.


Paint Me In A Million Dreams (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora