Harry chiuse la borsa e la portò vicino alla porta. Paul aveva pensato a tutto, tranne che ai prodotti per i suoi capelli. Si era lavato i capelli quella mattina, ma ora erano un disastro perché lo shampoo dell'hotel gli aveva trasformato i capelli in un groviglio di riccioli indisciplinati.
Aveva mandato diversi messaggi a Barbara mentre camminava avanti e indietro per la stanza, aspettando che lo venissero a prendere. La ragazza gli aveva risposto immediatamente, rassicurandolo del fatto che gli avrebbe sistemato i capelli prima dell'intervista fissata per quella giornata.
Si era calmato improvvisamente quando aveva pensato a Louis. La sua pelle formicolava se ripensava a quello che era successo la sera prima, alla sensazione delle dita del maggiore su di lui. Sfiorò un livido sul fianco, perdendo la concezione della realtà.
La notte appena passata era stata molto eccitante. L'avventura di una notte, certo, ma comunque indimenticabile. Qualcosa che non si sarebbe scordato facilmente. Louis era stato esigente e allo stesso tempo gli era sembrato molto generoso, persino un po' insicuro. Harry immaginò di essersi comportato allo stesso modo. Dopotutto, non si conoscevano bene e non sapevano cosa piacesse all'altro.
Eppure, Harry si era sentito come se conoscesse Louis da una vita, ed erano stati bene insieme. Era stato facile per lui capire le esigenze del maggiore, interpretare il linguaggio del suo corpo. Allo stesso modo, lui non aveva avuto bisogno di parole per far capire a Louis cosa volesse. Louis lo aveva capito all'istante, aveva soddisfatto tutti i suoi bisogni prima ancora che avesse la possibilità di esporli ad alta voce.
Aveva lasciato la stanza dell'attore dopo la terza sega. Non avevano mai parlato durante e dopo l'orgasmo. Ogni volta che il maggiore pronunciava una parola, lui lo zittiva con un bacio, e ogni bacio li portava a farli eccitare nuovamente. Louis si era lamentato per tutto il tempo, ma ogni lamentela finiva con lui che mordicchiava l'epidermide del riccio, emettendo bassi gemiti e lamenti. Anche se Louis gli aveva detto infinite volte di odiarlo, e di odiare sé stesso a sua volta per essere finito a letto con lui, si era goduto parecchio la sua compagnia e si arrabbiava quando Harry provava a ritirarsi per andarsene.
Non c'era alcun dubbio che Louis avesse voluto tutto quello allo stesso modo in cui lo aveva voluto lui.
Sperava soltanto che adesso fossero in grado, entrambi, di andare oltre a tutto quello che era successo. La tensione sessuale tra loro era stata risolta, avevano ceduto all'eccitazione e all'attrazione e si erano sfogati l'uno con l'altro. Se avesse guardato Louis adesso, Harry non avrebbe avuto più voglia di baciarlo, toccarlo o farlo gemere. Aveva superato tutto. Da quel momento in poi sarebbe stato molto più facile lavorare con il maggiore.
Andò alla porta quando qualcuno bussò insistentemente, e si sorprese quando vide Oli.
"Buongiorno," disse il ragazzo, le mani affondate nelle tasche. "La macchina è arrivata. Sei pronto per andare?"
Harry annuì. "Dov'è Paul?"
"Gli ho mandato un messaggio dicendogli che non c'era bisogno che venisse. Io sono qua e anche la guardia del corpo di Louis. Dovrebbe essere abbastanza per riportarvi ai vostri hotel."
"Giusto." Rispose il riccio, afferrando la sua borsa. "Hai ragione."
Oli prese la chiave magnetica della stanza. "Questa la porto io alla reception Alberto ti accompagnerà fino alla macchina."
Harry individuò la guardia del corpo di Louis vicino all'ascensore. "Dov'è Louis?"
"E' già al piano di sotto." Rispose Oli, raggiungendo Alberto vicino all'ascensore e facendo cenno ad Harry di seguirli.
Nell'atrio, Alberto prese la sua borsa e lo condusse verso la macchina nera in attesa fuori dall'hotel. Alberto aspettò all'esterno fin quando lui non si sedette sul sedile posteriore dell'auto, poi chiuse la portiera e si spostò verso il bagagliaio. Harry non aveva visto nessun fan o paparazzo in agguato vicino all'hotel, ma le loro guardie del corpo erano sempre pronte ad ogni eventualità.
Dopo aver chiuso la portiera, Harry si voltò e trovò Louis sull'altro sedile. Era proprio di fronte a lui, gli occhi un po' spalancati e le mani in grembo. Harry si bloccò per un momento, con la mano sulla cintura di sicurezza.
"Ciao." Disse Louis.
"Ciao." Rispose lui, incerto.
Entrambi si voltarono nello stesso momento, ed Harry si schiarì la voce. Allacciò la cintura di sicurezza e poi intrecciò le dita sul suo grembo. Alberto salì sul sedile del passeggero prima che Oli aprisse la portiera posteriore dalla parte di Louis.
"Spostati Lou, fammi spazio." Disse Oli.
"Non avete preso un'altra macchina?" Chiese l'attore. "Perché dobbiamo stare tutti stretti in una sola?"
"Non è una Mini," gli ricordò l'amico. "Ci stiamo tutti quanti e dobbiamo fare solo dieci minuti di viaggio. Spostati."
Louis borbottò qualcosa sottovoce mentre scivolava sul sedile centrale. "Sei il peggior assistente di sempre."
Oli non gli prestò attenzione e, appena salito in macchina, fece cenno all'autista di partire. Louis scosse la testa ed afferrò la cintura di sicurezza, ma esitò quando si rese conto che la fibbia era proprio accanto all'anca di Harry. I loro occhi si incrociarono per un momento ed Harry si spostò, lasciando spazio alla mano del maggiore.
I loro corpi si toccavano ugualmente, i fianchi, le braccia e le spalle erano premute insieme. Harry sentì un calore strano diffondersi in tutto il suo corpo. Louis profumava di shampoo e di qualche dopobarba costoso. Nella sua mente, vide Louis sotto la doccia mentre si ripuliva dalle tracce della notte passata insieme. Il maggiore aveva dello sperma anche tra i capelli, se lo ricordava bene; Harry ne aveva un po' sulle dita e per sbaglio glielo aveva spalmato sulla nuca quando gli aveva afferrato i capelli per baciarlo.
Il riccio si domandò se l'altro ragazzo avesse qualche traccia della scorsa notte che non aveva potuto lavare via con l'acqua. Come ad esempio il livido che aveva lui sul fianco, o il succhiotto che gli aveva lasciato Louis sulla clavicola. Tracce come il calore che sentiva irradiarsi nel corpo quando la sua epidermide sfiorava quella di Louis.
Voltandosi verso il finestrino, Harry provò a rompere il contatto con la pelle di Louis. Non aveva idea di cosa gli stesse succedendo. Non avrebbe dovuto sentirsi in quel modo. Non era previsto che si eccitasse di nuovo quando Louis gli era vicino, doveva averlo superato ormai.
Perché non riusciva a non pensarci?
Dopo dieci minuti di macchina, arrivarono al loro hotel. Alberto e Oli uscirono per primi, e il ragazzo si girò poi verso di loro, facendogli cenno di aspettare qualche minuto. Harry guardò fuori dal finestrino Alberto mentre trasportava i loro bagagli dentro l'albergo, poi vide Paul uscire all'esterno. Si avvicinò all'auto, aprì la portiera e gli disse di entrare rapidamente nella hall dell'hotel.
I fan urlavano entrambi i loro nomi, ma Harry non si voltò verso di loro nemmeno una volta. Paul era proprio dietro di lui, mentre lo spingeva verso la porta principale. Nell'atrio, Harry vide Alberto accompagnare Louis tenendolo per un braccio.
"Barbara vi sta aspettando nella stanza di Harry." Disse Paul, poi si risolve a Louis. "Ha detto che le piacerebbe che venissi anche tu."
"Si comporta come se non fossi in grado di sistemarmi i capelli da solo." Si lamentò il maggiore.
"A giudicare dall'aspetto che hai oggi, non ha tutti i torti." Commentò Alberto.
Harry rise e Louis gli lanciò un'occhiataccia.
"Vai su con Harry e lascia che Barbara faccia la sua magia." Replicò Oli, accompagnandoli verso l'ascensore. "Non vogliamo di certo che tu abbia l'aspetto di uno che ha passato un'appassionata nottata di fuoco."
Quando Oli gli voltò le spalle per premere il pulsante del loro piano, Harry non potè fare a meno di guardare Louis di sfuggita, trovandolo già a fissarlo. Le sue guance del maggiore erano diventate rosse, ed Harry immaginò che anche le sue fossero diventate di un bel colorito roseo. Istintivamente si toccò i riccioli, e Louis si voltò immediatamente, incrociando le braccia al petto e fissando intensamente il muro.
"Voi due!" Esclamò Julia non appena entrarono nella stanza del riccio.
Harry si fermò sui suoi passi, aspettandosi il peggio.
"Siete stati brillanti!" Julia li guardava sorridente. "Tutti i social sono in delirio a causa vostra. È stata un'idea fantastica quella della scorsa notte."
"Di cosa sta parlando?" Chiese Oli, confuso.
"Di loro due che quasi limonano sulla pista da ballo alla festa di Liam Payne." Disse Barbara, e fece cenno ad Harry di sedersi. "Ci sono foto e video su internet."
"Fammi vedere." Esclamò Oli, avvicinandosi a Julia.
Louis si sedette sul letto di Harry, incrociando le gambe. "Non c'è niente da vedere."
"Mi permetto di dissentire." Julia spostò un dito sullo schermo del tablet, facendo partire un video.
"Cosa-" esclamò Oli, trattenendo il fiato. "Harry ha la mano sul tuo-"
Harry sentì le guance diventare nuovamente rosse. "Ho dovuto fare qualcosa in più per convincere le persone presenti che Louis non mi avrebbe lasciato per Chris Lyall."
Julia annuì severamente, indicando il maggiore con un dito. "È stato rischioso avvicinarsi a quel tipo. Ho quasi avuto un infarto quando ho ricevuto le segnalazioni su Twitter."
"Stavamo solo parlando." Si difese Louis.
"Non sembrava." Julia scrollò le spalle. "Comunque, quel ballo ha salvato la situazione."
Barbara annuì, dando un colpetto sulla nuca del riccio. "Sembrava così reale."
"Siamo degli attori professionisti." Ribadì immediatamente lui per difendersi.
"Stiamo solo facendo il nostro lavoro." Insistette Louis.
Il resto del team sembrò soddisfatto dalla loro spiegazione – e perché non avrebbero dovuto esserlo, alla fine? Nessuno aveva motivo di sospettare che tra lui e Louis stesse accadendo qualcosa. Non avevano dato modo di far pensare agli altri una cosa simile. Dopotutto, tutti quelli che facevano parte dei loro team pensavano che loro due si odiassero e non riuscissero a sopportarsi a vicenda.
Ed infatti loro due non si sopportavano, ricordò Harry a sé stesso. Tranne tra le lenzuola; lì si che andavano d'accordo, e anche parecchio. Tutto era tornato alla normalità adesso, però. Nulla era cambiato tra loro, e Harry non aveva cambiato assolutamente idea su di Louis.
"Okay, siete bravi," disse Barbara, dandogli una pacca sulla spalla. "Ora è il tuo turno, Lou."
Si cambiarono di posto e Julia tornò a cercare informazioni sul suo tablet. "Bene. Oggi cambieremo un po' le cose. Per la prima parte della giornata, Harry sarà in coppia con Peter. Louis, tu invece sei in coppia con Maggy, e Colin vi raggiungerà dopo un'ora."
Grazie a Dio, pensò Harry. Era la prima volta che venivano separati durante un'intervista. Oggi era sicuramente il giorno migliore per iniziare, perché doveva ancora capire come comportarsi nei confronti del maggiore. Anche se la notte appena passata non aveva cambiato minimamente il modo in cui si sentiva nei confronti dell'altro ragazzo, non era ancora sicuro di come avrebbe dovuto comportarsi con lui. Non ne avevano parlato, nessuno dei due aveva iniziato il discorso. Harry non era nemmeno sicuro che fossero entrambi sulla stessa lunghezza d'onda riguardo ciò che era successo tra loro e su come avrebbero dovuto gestire la situazione.
Per lui, era chiaro che era stata soltanto l'avventura di una notte. Louis la pensava allo stesso modo, però? Da come si era comportato poco fa in macchina, sembrava di si. Eppure, non ne avevano parlato, non avevano chiarito le loro posizioni, quindi come poteva Harry esserne sicuro?
Si erano lasciati travolgere dalla passione, senza pensare alle possibili conseguenze.
"Harry, sei pronto?" Domandò Julia.
Il riccio sbattè le palpebre rapidamente e alzò lo sguardo. La donna era in piedi davanti a lui, con la testa inclinata. Lui scese dal letto, annuendo piano, e sperò che nessuno avesse capito cosa stava succedendo nella sua testa. Julia si diresse verso la porta ed Harry la seguì, gettando poi uno sguardo alle sue spalle per vedere che Louis lo stava fissando. I loro occhi si incontrarono e Harry tornò velocemente a guardare di fronte a sé, mordendosi il labbro inferiore.
Non avevano davvero pensato alle conseguenze.
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Paint Me In A Million Dreams (Italian Translation)
FanfictionHarry è uno dei più grandi attori di Hollywood, si è fatto un nome nell'industria grazie ai suoi ruoli in film prestigiosi e vive la vita di una superstar. Manca solo una cosa per renderla perfetta, ma la persona di cui è innamorato è completamente...