7.Scoperta e Fiducia
Lunedì mattina l'ultima cosa che avrei voluto fare era alzarmi. Avevo passato il fine settimana a torcermi nel letto, tormentata da febbre e desiderio, e solo oggi ero riuscita a farlo.
Mi feci una doccia, togliendomi di dosso sudore e fluidi corporei. Poi mi vestii, avendo cura di nascondere il collo. Presi i soppressori, in doppia dose, sperando che fossero in grado di cancellare l'odore residuo, e mi apprestai ad uscire per affrontare la mattinata di lezioni.
<Camille! Buongiorno> mi chiamò una voce appena entrai nell'edificio principale del campus. Mi voltai osservando la mia amica Violet corrermi incontro sventolando una mano.
<Come ti senti questa mattina?> mi chiese con una certa premura nella voce per poi bloccarsi di colpo. Osservai il suo naso alzarsi in aria e le narici dilatarsi, segno che aveva percepito qualcosa. Senza una spiegazione mi si avvicinò arrivandomi poco sotto il mento.
<Violet!> la ripresi facendo un passo indietro. <Lo sai che non mi piace quando mi annusano> le ricordai incrociando le braccia al petto.
<Scusa. È che ho sentito un odore... ma era veramente flebile... non so cosa fosse> mi risponde lei continuando a tenere il naso per aria.
Il cuore prese a battermi all'impazzata mentre il panico dilagava nella testa.
Cavolo! E ora che mi invento?
<Magari è qualche Omega che sta entrando in calore... > cercai di sviarla stringendo la sciarpa attorno alla gola. <Ora scusami ma devo scappare> le dissi mentre correvo via. Il suono della campanella le impedì di inseguirmi.
Salva!
Due ore dopo uscii dall'aula; avevo un mal di testa incredibile. Le persone e le loro chiacchiere per il corridoio non erano ideali nella mia situazione quindi optai per una veloce ritirata in bagno. Avevo un paio d'ore prima della prossima lezione.
Ma, davanti alla porta, trovai i due Primari di mia conoscenza. Questa volta ad accompagnare Violet c'era Adam.
<Lo senti?> chiese Violet a quest'ultimo mentre si avvicinavano a me. Tentai di indietreggiare ma Adam mi bloccò la via di fuga da dietro. Emisi, mio malgrado, un gemito strozzato quando la bionda mi prese per un braccio trascinandomi verso un'aula vuota.
Entrammo, chiudendoci la porta alle spalle. Sempre più spaventata, emisi ancora quel verso, cercando di attirare la loro attenzione. Mi ignorarono, presi com'erano ad annusare l'aria.
<Credevo di essermi sbagliata...> esodì Violet avvicinandoci a me.
<No non ti sei sbagliata> le rispose Adam. <Questo è l'odore di un calore Omega... è debole ma ne sono sicuro> sentenziò osservandomi.
Mi hanno scoperta!
Mi rannicchiai a terra su me stessa, stringendomi le ginocchia al petto e scoppiai a piangere. I due Primari si resero finalmente conto di cosa mi avevano fatto e mi si avvicinarono, emettendo i tipici suoni rasserenanti per un'Omega sconvolta. Nonostante tutto, cercai tranquillità nella loro presenza, gettandomi sul petto della mia amica. Lei prese ad accarezzarmi i capelli mentre Adam mi massaggiava la schiena.
<Camille... perché non ce lo hai detto?> chiese Violet una volta calmata.
Alzai la testa, asciugandomi la faccia con le mani, e cercai di schiarirmi la gola.
<Perché da dove vengo io essere un Omega è come essere una nullità> le spiegai. <Venerdì sera sono andata in calore improvvisamente...> continuai a spiegare, cercando di soffocare una nuova ondata di lacrime.
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Mi hai sconvolto la vita
ChickLitLa Natura e il Destino non fanno mai niente per caso. Siamo tutti parte di un enorme e incomprensibile disegno. Un Omega riesce ad entrare in una prestigiosa università, la sua vita cambia ma non avrebbe mai pensato fino a tale punto. Tra amicizia...