Nota dell'autrice:
Salve lettori,
questa nota prima del capitolo è per informarvi che, data la mancanza di dinamiche legate al nostro universo alternativo in questo e nei prossimi capitoli, saranno assenti le solite spiegazioni che poi riprenderanno quando necessarie.
Detto questo spero che il capitolo sia di vostro gradimento,
a presto
C.C.M.G.
3.L'Alpha Irraggiungibile
Dopo Dafne e Alexander entrarono una cinquantina di persone di svariate fasce d'età grazie alle quali si riempì tutta l'aula.
Tanti odori investirono il mio naso. Di Alpha e di Omega ve ne erano pochi ma comunque distinguibili. Uno in particolare mi colpì.
Era una scia dolce, ricordava un po' lo zucchero filato appena preso in mano. Apparteneva a un'Omega come me, una ragazza priva del Legame, ma a differenza mia non era isolata o presa in giro. Al contrario, aveva intorno a sé una corte di ammiratori composta da un paio di Beta e oltre cinque Alpha.
Mi stupii vedendola poiché non era particolarmente attraente. Tuttavia notai che si muoveva con una certa sicurezza.
I capelli biondi lisci portati corti fino alle spalle fluttuavano attorno ad un viso spigoloso con zigomi alti, occhi scuri contornati da un trucco pesante, quasi volgare, labbra imbronciate e piene, colore rosa scuro, il corpo magro esaltato dagli abiti aderenti.
Ad accompagnarla, un'altra Omega femmina legata, il cui odore che sapeva di cioccolato, possedeva anche una leggera nota di menta piperita, una traccia tipica degli Alpha.
A differenza della prima, questa ragazza incarnava un modello bellezza un po' fanciullesco.
Capelli lunghi scuri le cascavano sulle spalle in ricci morbidi, un viso tondo e pallido, spruzzato appena di lentiggini, occhi grandi contornati da ciglia lunghe con mascara ed eyeliner, la facevano sembrare un po' una gatta. Il corpo minuto le conferiva una grazia spontanea e naturale.
Che carina!
Distratta com'ero a fissare quelle due Omega non prestai immediatamente attenzione al nuovo arrivato.
Un odore forte mi inebriò. Chiusi gli occhi cercando di assaporare quella meravigliosa fragranza. Era di base muschiato con una nota appena accennata di limone. Sapeva di campi verdeggianti talmente grandi da non vederne il fondo e di corse all'aria aperta...libertà allo stato puro.
Mi attirava a sé, spingendomi alla sottomissione come mai nessuno aveva fatto prima.
Spalancai gli occhi e scoprii che apparteneva a un ragazzo Alpha privo di Legame.
Aveva all'incirca la mia età ed era alto più di me di una spanna buona. Le spalle larghe e il petto ampio mi facevano sentire piccola e indifesa.
Aveva i capelli lisci biondo cenere portati lunghi sulla fronte a nascondere, in un accattivante gioco di vedo/non vedo, due occhi scuri allungati contornati da ciglia lunghe. Il naso era regolare e le labbra carnose che chiedono di essere assaporate.
Diavolo che figo...ma che mi prende!
Scossi la testa indignata dai miei pensieri peccaminosi. Per quanto fosse l'esemplare più dannatamente accattivante che avessi mai visto, mi imposi di non farmi influenzare.
Sarà il solito Alpha che ragiona con le parti basse.
<Devo stargli lontana> borbottai convinta.
Il mio bofonchiare attirò l'attenzione di Violet, seduta accanto a me, che voltò lo sguardo verso la porta.
<Oh quello è Lucas Spinish> mi disse con un tono da cospiratrice. Alzai un sopracciglio girandomi verso di lei. Il suo tono aveva un che di curioso.
<È l'Alpha più irraggiungibile che conosca, ha rifiutato più di un Omega e anche qualche Beta, nonostante è risaputo che ci sia stato a letto più volte> mi spiegò indicandomi con un cenno del capo l'oggetto di discussione.
Quest'ultimo si era seduto accanto ad Adam, poche file sopra la nostra. Mi accorsi che l'Omega bionda che avevo visto prima gli si era seduta accanto.
Notai la ragazza battere le ciglia in modo civettuolo mentre gli stampava un bacio sulla guancia. Tuttavia l'Alpha non la degnò di uno sguardo.
La ragazza ci rimase male ma non si scostò. Rimase testardamente vicino a lui, inondandolo con il suo profumo.
<L'Omega è Vivian Frees. Pare che abbia rifiutato anche lei un sacco di Alpha. Evidentemente punta un po' troppo in alto> continuò Violet per poi voltarsi verso di me. Sentii il suo naso inspirare forte, quasi a riassaporare il mio odore.
<Cosa?> chiesi io girandomi di scatto verso di lei.
<Il tuo odore così distintivo potrebbe attirare la sua attenzione sai...> mi disse per poi voltarsi verso la cattedra. <Dopo te lo presento.>
<Cosa??> chiesi scattando nervosa. Il cuore mi batteva all'impazzata e la pelle cominciò a sudare nonostante il caldo estivo ancora arieggiasse su di noi.
<Di cosa ti preoccupi? Almeno lo scuotiamo un po'> mi rispose tranquilla Violet non distogliendo lo sguardo dalla cattedra.
Con la coda dell'occhio notai il professore entrare ma non me ne importò più di tanto. <Ma perché io? Sono una Beta Violet!> insistetti muovendo le mani come a sottolineare il mio nervosismo.
<Con un odore che non si sente tutti i giorni...una novità succulenta> rispose la bionda girando la testa verso di me. <Di cosa hai paura?> chiese sospettosa.
Tu non ne hai la minima idea...lui è pericoloso per me.
<Non ho paura!> esclamai indignata facendo girare più di una testa verso di noi. Abbassai gli occhi imbarazzata, <non ho paura> ripetei con voce più bassa.
<E allora non ti preoccupare. Al massimo ti vedrà come una qualsiasi> mi disse lei battendomi una mano sulla spalla.
<Si probabilmente sarà così> risposi mogia.
<La cosa ti turba?> chiese l'Alpha indagatrice.
<No! Perché dovrebbe?> le risposi trasalendo per un attimo.
<Chiedevo> rispose lei sempre con quel tono enigmatico.
Un brivido di paura mi corse lungo la spina dorsale, non so perché ma sapevo che questa storia mi avrebbe portato solo guai. <Fortuna che volevo stargli lontano> bofonchiai tra me e me.
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Mi hai sconvolto la vita
Chick-LitLa Natura e il Destino non fanno mai niente per caso. Siamo tutti parte di un enorme e incomprensibile disegno. Un Omega riesce ad entrare in una prestigiosa università, la sua vita cambia ma non avrebbe mai pensato fino a tale punto. Tra amicizia...