19. Gli amici...

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19. Gli amici...

Dalla serata al parco passarono un paio di settimane. Il nostro gruppo di amici venne a sapere di 'noi' alla prima uscita al 'Cambrige Queen's Head'. Violet mi sorrise da lontano mentre gli altri ci circondavano, abbracciandoci e dando delle pacche sulle spalle a Lucas.

Ci eravamo seduti e avevamo ordinato da poco quando una voce acuta mi fece fischiare le orecchie.

<Cosa?>.

<Oh chi cavolo...> borbottò Leonard voltandosi. Sulla porta d'ingresso Vivian ci osservava. Aveva gli occhi talmente spalancati che la facevano sembrare una pazza. Devo ammettere che era alquanto comica. Mi scappava quasi da ridere.

Al fianco dell'Omega c'erano due Beta con cui l'avevo vista girare ogni tanto.

<Vivian...ciao> salutò con educazione Sarah ma la bionda non parve accorgersene. Puntò dritta verso di noi con i tacchi degli stivali che rimbombavano nella sala. Il suo odore era sgradevole, pareva aceto. Storsi il naso. Solo in quel momento mi accorsi che gli avventori del pub erano rimasti zitti dopo il suo strillo.

<Lucas? Che vuol dire questo?>.

<Cosa?> chiese l'interpellato alzandosi. Lo seguo un attimo dopo.

<Prima mi molli così al ballo e poi ti ritrovo seduto con lei al braccio al pub!> urlò ancora lei stridula. Tanto era agitata che si vedevano le guance diventare rosse sotto il fondotinta.

Ora le prende un infarto.

<Non ho niente da dirti mica siamo legati> rispose l'Alpha. Devo ammettere che forse fu poco delicato, per non dire brutale, ma almeno era arrivato dritto al punto.

Vivian parve accusare il colpo ma si riprese in un attimo. Puntò gli occhi su di me, aprendo le labbra truccate in una specie di sibilo.

<Tu! Cosa gli hai fatto? L'hai incantato con quel tuo strano profumo!> urlò fuori di sé. Fece per balzare verso di me ma il mio Alpha era già scattato.

La prese per le braccia, girandole dietro la schiena, bloccandola. Il suo odore, di solito alquanto contenuto, ora era forte. Sapeva di terra scura e il limone si poteva sentire bene. Chiedeva sottomissione.

<Non mi costringere a farti del male> le ringhiò in un orecchio. Lei prese a piagnucolare, esponendo il collo in cerca di compassione. Si era persino appoggiata al petto dell'Alpha, inclinando la testa all'indietro.

E lì il mio istinto ebbe il sopravvento. Scattai verso l'altra Omega, allontanando il mio compagno e ringhiandole contro.

<Sta lontana da lui!>.

Sentii qualche balbettio spaventato dalle ragazze dietro di me ma era un'informazione marginale. Ero furiosa. Un'altra Omega aveva cercato di insediare il mio compagno. Dovevo reagire.

È mio! Stagli lontano o non rispondo delle mie azioni.

<Camille?>.

Mi voltai verso la voce del mio Alpha. Era bassa, un baritono che chiedeva ubbidienza. Mi avvicinai a lui, mostrandogli il collo, cercando il suo perdono. Lui mi abbracciò, seppellendo la faccia nella mia spalla.

Registrai appena che Vivian se n'era andata, scortata dalle sue amiche. I miei amici erano rimasti di sasso.

<E chi l'avrebbe mai detto...> borbottò Adam. Alzai un poco la testa, sorridendogli.

<Non siamo così indifese come ci definite> gli rispose Martine sorridendo.

<Si...ma Camille è una Beta> le rispose Leonard.

Cavolo! Non ci ho pensato...mi sono comportata da Omega senza pensarci.

<Non avremo tutte le vostre reazioni strane ma anche noi possiamo essere gelosi e alquanto territoriali> le rispose Lorenz Parental.

Lorenz Vital annuì stringendo la mano ad Alex. Erano davvero carini insieme.

Dopo questo spiacevole disguido andai in bagno per sciacquarmi il viso.

<Che Omega territoriale, non me lo sarei mai aspettato>.

Violet comparve dietro di me. Era appoggiata alla parete vicino a un cubicolo, con le braccia incrociate e l'aria sprezzante.

<Sai questa scena mi sa tanto di film> cercai di sdrammatizzare. Presi una salvietta per asciugarmi le mani.

<Taglia Camille>.

<Cosa vuoi che ti dica?> chiesi esasperata voltandomi verso di lei.

<Cosa stai facendo?>.

<Mi diverto?> le risposi beffarda.

<E quanto resisterai? Il tuo istinto è forte, perderai di nuovo il controllo e lui comincerà a sospettare> mi rispose Violet inclinando la testa. <Perché non gli dici la verità?>.

<Perché non avrebbe senso>.

<Perché?>. Ora sembrava confusa.

<Perché io non voglio il Legame...anche se la mia natura dice che è lui quello giusto> le risposi scuotendo la testa. <Voglio realizzare qualcosa da sola prima di lasciare a un altro il controllo. Questo è il motivo per cui mi nascondo>.

Uscii dal bagno seguita da un sospiro dell'Alpha che stavo cominciando a considerare la mia migliore amica. Sorrisi verso il mio compagno che non perse tempo a tirarmi in braccio a lui. Mi accoccolai nel suo petto, ascoltando le conversazioni tra i miei amici.

Per ora va bene così.

Dopo l'iniziale sorpresa, anche tutti i nostri compagni di università si abituarono a vederci insieme, mano nella mano per i corridoi o seduti sotto un albero in giardino a studiare. Quello fu un periodo alquanto tranquillo nella mia relazione con Lucas, uscivamo ogni tanto e ricapitò anche di dormire insieme.

Vivian tentò un'altra volta di avvicinarsi a noi ma il mio Alpha la rifiutò in modo netto. Capitò anche alcune ragazze mi avvicinassero, chiedendomi come fosse stare con l'irraggiungibile'. Io non risposi mai niente di più che 'normale'.

Quella sera Lucas mi aveva chiamata, dicendomi che mi portava fuori per cena. Non si era dilungato nei dettagli, mi aveva solo detto che andavamo in moto.

Una volta vestita con un jeans, un maglione nero a maniche lunghe, i miei stivaletti, una sciarpa chiara attorno al collo e la giacca in pelle blu attendo l'arrivo del mio cavaliere. Il telefono squilla e io esco, chiudendo la porta.


Nota dell'autrice:

Eccomi qua!

Questo e il prossimo sono capitoli un poco inutili dal punto di vista della trama, almeno se paragonati a quello prima, ma per amor di trama ce li mettiamo.

Vediamo la reazione degli amici, come vi sembra?

Aspetto come sempre le vostre recensioni, belle e brutte. E i vostri voti ovviamente!

Alla prossima

C.C.M.G.

Mi hai sconvolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora