Capitolo undici

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Era un risveglio diverso,mi trovai nel comodo letto della stanza di Ash,lui mi stringeva protettivamente a se quasi come se potessi scomparire da un momento all'altro.

Rimasi li,immobile a fissare il suo viso che ricordava tanto quello di un bambino,un piccolo sorriso si formò sulle mie labbra prima di decidermi a scendere dal letto e attraversare il corridorio.

Nello scendere le scale intravidi la figura di harry seduto sul divano,un'espressione triste gli dipingeva il viso.

Senza pensarci due volte mi avvicinai e lui si spostò leggermente in modo da farmi spazio.Restammo immobili senza parlare,il suo sguardo era perso io invece ero intenta a torturarmi le dita.

«Perchè ci sei sempre tu quando io sto male?»ruppe il silenzio,la sua voce roca risuonava nella stanza.

«Non ti fai aiutare però Harry»Ammisi quello che lui già sapeva benissimo,sistemandomi meglio contro il bracciolo della poltrona

Poi si alzò,mi lanciò un'ultima occhiata e prese il giusto necessario per una giornata lavorativa prima di superare la porta di casa.

Decisi di non svegliare il ragazzo con cui avevo dormito beatamente la notte scorsa,scrissi un veloce biglietto e lo lasciai sul tavolino del salotto.

Un nuovo giorno di lavoro mi aspettava,una nuova lettura,solita vita insomma e,anche se avevo bisogno di soldi,iniziavo a stancarmi della solita vita monotona.

Dopo essermi preparata,uscii di casa abbastanza presto da arrivare all'ufficio anche con qualche minuto di anticipo.Era una giornata gelida anche se c'era il sole,le strade erano completamente vuote ricordandosi che la vita urbana non si era ancora svegliata.

Superata la porta d'ufficio,intravidi la chioma bionda di ana e quasi non le corsi incontro per abbracciarla.Lei,una volta notata la mia presenza, mi venne incontro congendomi la vita con le braccia.

«oh mio dio Jenn,ci rivediamo»la sua voce squillante fece in modo che molte persone della stanza si girarono verso di noi

«Ehi signorina,mi avevi promesso che mi avresti pagato il pranzo» mi lamentai stordendo le labbra in una piccola smorfia mentre lei si spostava una ciocca di capelli dal viso.

«Oh al diavolo il prando,è arrivato un ragazzo nuovo»proprio quando intravidi una scintilla di eccitazione nei suoi occhi,Harry uscii dalla sua stanza seguito da.... Luke

Nel momento i cui i nostri sguardi si incontrarono,le mie gambe tremarono appena e abbassai quasi subito lo sguardo,interrompendo il contatto visivo con i suoi occhi.

Non poteva essere,non poteva avere il controllo sulla mia vita... Non...

«Perfetto ora che ci siete entrambe voglio presentarvi il vostro nuovo collega»Il tono di voce formale di Harry mi riportò alla realtà mentre per qualche strano motivo Ana mi stringeva la mano

«Piacere,luke»Imitò lui,facendo completamente finta di non conoscermi

«Lavorerai con Jenn,visto che l'aiutante della signorina Ana è stato già deciso»continuò

«Perfetto,no va fottutamente bene»Superai entrambi prima di sbattere la porta alle mie spalle.

La giornata passò piuttosto velocemente fino a quando la persona che più odiamo a morte e di cui avevo anche paura,si intrufolò nel mio ufficio,chiudendo a chiave la porta alle sue spalle.

«Ciao bambolina»le sue mani afferrarono l'orlo della mia maglia,costringendomi ad alzarmi e distrarmi dal lavoro.

«Luke cosa vuoi da me»Sbottai cercando di allontanarmi ma mi intrappolò contro il muro,il suo corpo premuto contro il mio

«Voglio te»Ma proprio quando temevo il peggio la porta alle nostre spalle tremò appena seguita da diversi colpi.

«Ragazzi tutto ok?»chiese semplicemente Ana

«Tutto benissimo piccola»Dal modo in cui lo disse le sue guance si tinsero di un rosso acceso.

«Stavo andando a domani,ricordati il pranzo»Risi prima di affrettarmi ad uscire dopo averle lasciato un tenero bacio sulla guancia.

Dovevo tornare a casa... Dovevo parlare con Ash.Dovevo scappare definitivamente da qui.

«Torni da sola,Jenn»harry era dietro di me,mi girai ma tenni lo sguardo basso,annuendo timidamente

«Puoi venire con me»Con mia più grande sorpresa, prese la mia mano e ci dirigemmo entrambi fuori da quel dannato ufficio

Il viaggio in macchina fu piuttosto silenzioso fino a quando non mi chiese

«Insegnami ad amare,jennifer»Mugolò mantenendo lo sguardo fisso sulla strada

«Devi solo fidarti della persona,ti innamori,ti illudi e pensi che sia tutto bello.. Ma alla fine ci cadi sempre»Affermai prima di posare lo sguardo sul suo viso.

«Tu come fai?»le sue spalle erano rigide,le sue dita stringevano con troppa forza il manubrio del veicolo e,una volta arrivati a casa mi sporsi leggermente in avanti,premendo le labbra contro la guancia

«Non aver paura Harry,non aver paura di innamorarti di nuovo»dissi e scesi dalla macchina.

Lasciandomi il ragazzo alle spalle,lasciandomi il mondo alle spalle..



Sera ragazze,da domani i capitoli saranno più lunghi scusate avevo molti impegni. Come state?
Votate e dal prossimo  capitolo scelgo le 10 storie più belle da pubblicizzare.

Buonanotte a tutte aw



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