Capitolo tre

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Per quella mattina impostai la sveglia per le sei.L'aereo di mia madre partiva alle otto in punto, così, anche se ero arrabbiata con lei,decisi di prepararle la colazione.La faceva sempre lei,senza lamentarsi La mattina mi svegliavo solitamente con l'odore del cioccolato caldo o semplicemente amavo quando mi faceva trovare i biscotti fatti in casa,già di prima mattina.

Scesi velocemente dal letto,legando i miei lunghi capelli biondi in una coda alta,così non mi avrebbero dato fastidio mentre cucinavo.

Nel passare davanti alla sua camera,socchiusi la sua porta,proprio perché ero determinata a finire bene il mio lavoro senza svegliarla.

Avrei sicuramente detto che la giornata era incominciata con il piede giusto,quando mi sentii strattonare contro il suo corpo.

Luke?Si era già trasferito in casa mia?

«buongiorno principessa»La sua voce era calda e roca di prima mattina.Era bella anche se,parlando di Luke, nulla era bello.

«Ciao»Mi limitai a dire

«Ho una strana voglia piccola»Ansimò mentre le sue agili dita percorrevano l'interno della mia coscia

«Luke,basta.Piuttosto aiutami a preparare la colazione»Sussurrai con un filo di voce,ignara della sua prossima mossa.

«Ok piccola,però poi ci divertiamo»

Ignorai le sue parole e mi incamminai con passo scelto verso la cucina.

Odiavo il fatto di dover qualcosa a Luke.Infondo mi stava aiutando a cercare un lavoro,certo,che ancora non arrivava ma non importava.

Dopo aver passato mezzora a dargli dei consigli per aiutarmi,riuscii a preparare una ciambella e del caffè caldo.

«Jennifer,voglio fotterti su questo tavolo» Piagnucolò lui

«C-cosa,Luke abbassa la voce ti prego»Lo supplicai mentre ero ancora leggermente scossa per il suo linguaggio poco pulito

«Ma così ti faccio capire cosa ti farò, senza dover avere il tuo permesso» Ribattè lui

«Non puoi obbligarmi,non fa parte dei patti»la mia voce adesso tremava leggermente.

«Ci sei entrata e ora non ci esci più »

"Ci sei entrata e ora non ci esci più? Cosa cazzo significava.

«Buongiorno ragazzi»Questa volta il nostro battibeccare venne interrotto dalla mamma che era già sulla soglia della porta,pronta a partire.

«Mamma ti ho preparato la colazione »Forzai un piccolo sorriso nel vedere le valige impugnate nelle sue mani

«Non te l'ho chiesto» Ribattè lei

«Forse dovrebbe solo ringraziare signora» Luke si intromise nel nostro discorso

«Bene ragazzi, addio e trattamela bene»Fece l'occhiolino nella direzione del ragazzo ignorando completamente me.

«E non scopate come conigli»aggiunse prima di lasciare l'abitazione mentre Luke era impegnato a ridere e a tossire nell'intendo di ricomporsi.

Non poteva finire cosi.Cosa le era successo?

Mille domande frullavano nella mia mente.Il cuore mi diceva di correre da lei,la mia mentre mi consigliava di cercare risposte.

Mentre decidevo cosa fare,il motore della macchina vibrò lasciandola partire subito dopo.Era tropo tardi.

Appoggiai la spalla contro il muro,asciugandomi una piccola lacrima di troppo sulla mia guancia.

«Bene piccola,stasera c'è un incontro di combattimento, ci vieni?»Un piccolo sorriso si fece largo sul suo viso.

«Chi combatte?»Osai dire

«Harry styles contro..»si picchiettò le dita contro la tempia,probabilmente non ricordava l'altro nome.

«Non importa,ci vengo»Dopo aver detto ciò, salii velocemente le scale mentre gli sentii dire

«Non che tu abbia scelta»

Mia madre mi aveva lasciata,forse per poco o forse per sempre senza neanche darmi una spiegazione, e poi c'era Luke.Non sarebbe stato facile andare avanti.

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