Capitolo quattordici

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Tutto quello che riuscivo a percepire era il leggero battito costante del suo cuore,il petto si abbassava e alzava lentamente,persi alcuni secondi per scrutare il suo viso angelico.Una ciocca gli ricadeva sul viso,le labbra leggermente schiuse fra di loro.

Dovetti abbandonare il corpo di Harry stretto contro di me,lasciandolo solo in quel comodo letto.Solo allora mi resi conto che non avevo portato con me nessun abito consono ad una giornata di lavoro.

Sentii Harry mugolare nel sonno ma fortunatamente non si svegliò mentre mi affrettavo ad uscire dalla camera e dirigermi verso la cucina.La casa era disordinata, una pila di vestiti erano stropicciati sul divano mentre i cuscini erano sistemati in ordine sparso sul pavimento.

Decisi di preparare il caffè anche se impiegai del tempo a cercare ciò che mi serviva nei numerosi cassetti di legno.Una sua foto era incorniciata ed era posizionata sullo scaffale più alto,impedendomi di prenderla ed ispezionarla più da vicino.

Riuscii solo ad intravedere una ragazza bellissima e una donna al suo fianco.Prima che la mia mente potesse fantasticare su chi fossero quelle persone, Harry entrò in cucina storcendo le labbra in una smorfia eccessivamente visibile quando seguii il mio sguardo e si accorse cosa stessi osservando.

«Buongiorno»Mormorai semplicemente,lui rispose con un cenno della mano mentre si sistemava comodamente su una delle sedie del tavolo.

«Cosa hai sentito ieri?»domandò

«Non importa, Harry.Infondo puoi fare quello che vuoi è casa tua»Versai il caffè nelle due tazze,appoggiandole entrambe sul tavolo sul tavolo,sedendomi il più distante possibile da lui.

«A te dispiace se lo faccio,Jenn?»Ne prese una,soffiandoci sopra.Se fosse stata un'altra circostanza avrei riso per il suo comportamento buffo ma ora mi limitavo a restare in silenzio.

«Cazzo,ho bisogno di saperlo»Si passo una mano fra i capelli,i suoi occhi indulgiavano sui miei e per come mi sentivo confusa dalle sue parole, abbassai lo sguardo.

«Sai,penso che ieri quando lo facevi non ti chiedevi se mi potesse dare fastidio o se stavo bene,Harry.Quindi che importa sapere quando ormai l'hai fatto e lo continuerai a fare?» mi limitai a dire prima di scuotere la testa.

«È questo il punto Jennifer,potrei prendere una stanza d'albergo per le prossime volte»Si alzò e dopo aver lasciato la tazza nel lavantino,strizzò l'occhio in un veloce occhiolino,lasciando la stanza.

E sapevo solo che le sue parole erano vere,anche se avrei preferito non averle mai sentite.

Cosa volevo infondo? Cosa mi poteva dare lui? Solo delusioni come tutti.

Mi promise di tornare presto,non andai a lavorare quel giorno,dovevo necessariamente comprare nuovi vestiti o andare a casa di Ashton anche se mi aveva vietato di farlo.

Ma infondo ero libera di fare quello che volevo.

Infilai un paio dei suoi grandi pantaloni e una maglia abbastanza calda,così da non aver bisogno di infilare il giubbotto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05, 2014 ⏰

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