SEGUITEMI QUI,CONTINUO LA STORIA @Ceneredivita__

Capitolo tredici

Non vidi Ashon per diversi giorni,fin quando quella sera varcò la porta di casa con un espressione stanca in volto.Non sapevo bene cosa stesse succedendo ma,avevo bisogno di abbracciarlo perché mi era mancato terribilmente troppo.

«Jennifer,piccola»Dopo aver alzato lo sguardo sul mio viso,proferì quelle semplice parole senza aggiungere altro

«Mi sei mancato e.. Dobbiamo parlare»appena gli dissi ciò, Harry scelte frettolosamente le scale e corse nella sua direzione, abbracciandolo.

«Cosa mi dovevi dire Jenn»ricambiò dolcemente la stretta,senza abbassare lo sguardo

«Bene,Harry.. Visto che ci sei anche tu io..»potevo percepire gli occhi dei due ragazzi su di me quando abbassai lo sguardo

Entrambi però mi spronarono a continuare.

«Vorrei tornare a casa mia..scusate»mormorai

«Oh non credo ci siano problemi,ti do le chiavi»Mi rivolse un piccolo sorriso che celava preoccupazione, solo noi sapevano la verità

«No Ash,voglio andare via da qui, mi ha trovata»balbettai,scontrando lo sguardo contro quello di Harry.

Era arrabbiato.

«Cosa,chi ..non oddio Jennifer..io dovevo proteggerti»

«È sempre un passo avanti a noi.. Lo sai e ..»venni interrotta dalla voce priva di emozione di Harry.

«Non fate come se non ci fossi» Sbottò nell'istante in cui le sue mani chiuse a pugno,colpirono il tavolo di legno,che cigolò leggermente.

«Sai Harry il ragazzo che hai preso a lavorare con te?..beh lui è il mio...» non riuscì a finire la frase che il cellulare iniziò a vibrare ripetutamente nella mia mano.

Erano le semplici parole di Luke.

"Parla e ti rovino piccola,posso sentirti ricorda"

Mi avvicinai ad Ash lasciando un Harry confuso,ad aspettare che continuassi il discorso.Lui dopo aver letto,afferrò una penne e scrisse una semplice frase ad Harry.

Chiedeva di portarmi con lui a casa sua.Io con Harry,non potevo assolutamente...

«Bene ragazzi io vado a dormire»fece un piccolo gesto di intesa ad Harry e mimò un piccolo"chiamami" con le labbra prima di far finta di salire le scale

Harry che continuava a non capire,mi afferrò la mano e quasi si gelò il sangue quando disse quelle parole che facevano parte del nostro o meglio loro piano,ma facevano comunque male per qualche strano motivo

«Io andrò a puttane» Ridacchiò. Sonoramente e mentre mi affrettavo a lasciare un bacio umido sulla guancia di Ash,lui mi tirò letteralmente fuori di casa e mi aprì la portiera senza parlare.

«Devi spiegarmi un paio di cose,signorina»Sibilò fra i denti

«Dove mi stai portando?»appoggiai la testa contro il vetro del finestrino mentre osservato il sole che piano iniziava a tramontare

«A casa mia,starai con me.Lo ha chiesto Ashton,ora fottuto cazzo rispondimi » si passò una mano fra i capelli,cercando di controllare la rabbia anche se stava fallendo miserabilmente

Gli raccontai tutto,di come la mia famiglia o meglio mia madre mi aveva abbandonato in questa città maledetta,di come Luke mi tormentava, di come arrivava alle mani e cosa era successo quando mia madre era partita lasciandomi quella lettera