Che problema hai?

165 33 50
                                    

Jenny ha fatto di tutto perché mi mettessi accanto a lei. Non che mi dispiaccia, è una ragazza carina, ma con me è troppo appiccicosa.
È dalla primavera scorsa che ci prova.
E poi mi ha seccato che abbia preso il banco di Giulia, come se fosse scontato che lei non debba tornare più.
Alla prima ora del primo giorno c'è italiano!
Il prof ha già iniziato a parlare dell'esame di maturità, dice che la sua è una materia importante e che bisogna leggere molto.
Che palle! Sono già stanca.
Jenny mi sfiora una ciocca di capelli, facendomi voltare di scatto e poi la prende proprio in mano e si mette a lisciarla come se non ci fosse nessun altro. Quando fa così mi imbarazza.
Non si è accorta che Eva, dietro di noi, sta ridendo e ci prende per il culo.
Quella stronza fa anche passare un foglietto: non riesco a afferrarlo, ma con la coda dell'occhio intravedo i nostri nomi e la parola "lesbiche".
Inizio a sudare e la cosa mi dà fastidio perché sento già l'odore del deodorante che si trasforma in qualcosa di acido e dolciastro sotto le ascelle.
E Jenny che continua a toccarmi i capelli!
"Smettila!" le dico seccata, spingendola un po' più in là.
Durante la ricreazione vado in bagno a sciacquarmi, ma, è incredibile: Jenny mi ha seguito anche qui.
Non parla, mi guarda in modo strano, mi trascina via dal lavandino e mi sbatte contro il muro.
Prima che possa rendermi conto, mi immobilizza il viso serrando la mia mascella con la mano e mi pianta un bacio a stampo sulla bocca.
Allora cerco di staccarmi, soprattutto quando sento entrare la sua lingua, ma lei insiste e porta una mano dentro i pantaloni.
"Basta!!!" le urlo, spingendola via con forza. "Ma sei impazzita!? E se entrasse qualcuno?"
"Sei tu che mi fai impazzire", dice lei con un sorriso provocatorio. "Ti sogno tutte le notti. Vuoi sapere cosa sogno?"
"Vattene, non mi interessi! Sei una fottuta depravata del cazzo!"
"Io so aspettare Sarah..." risponde lei senza scomporsi. "Un giorno mi cercherai tu."
"Fanculo!" le dico sbattendole in faccia la porta del cesso e mettendomi a sedere sulla tazza.
Quando ho finito, tiro lo sciacquone e mi volto per uscire, ma vedo dallo spiraglio in basso che c'è una persona ferma lì davanti.
"Jenny ti ho detto di lasciarmi in pace!" grido mentre esco.
"Non sono Jenny, brutta troia!" mi risponde Greta afferrandomi alla gola.
Mi sento soffocare, inizio a smanaccare, ma lei non molla.
Greta è la cugina di Giulia, una ragazza di ghiaccio dai capelli neri e lisci e con gli occhi smeraldo.
"Sei una lurida puttana", continua a urlarmi senza mollare la presa.
"Mia cugina ci teneva tanto a te e tu cosa fai? L'hai ridotta in fin di vita guidando ubriaca e poi te la fai con un'altra, con la prima che ti ronza intorno. Mi fai schifo! Mi fai schifo! E se Giulia non ce la fa, sarà stata solo colpa tua!"
Il suono della campanella la interrompe e Greta libera la stretta e mi lascia sola.
Riprendo aria all'improvviso con boccate profonde e mi lascio scivolare a terra lungo la porta del cesso.
E in quel momento sono io che mi sento un cesso.
Vorrei trattenerle, ma le lacrime iniziano a uscire da sole: le parole di Greta mi hanno fatto male più delle sue mani.
Ogni notte vado a letto sperando che per Giulia non sia l'ultima e dicendo a me stessa le medesime cose: Se muore è colpa tua... Se muore è colpa tua... Non dovevi guidare: sapevi che non eri in te!
Sono uno straccio.
Non ce la faccio a rientrare in classe: salgo nel solaio, anche se è vietato, esco sulla terrazza della scuola, scavalco il parapetto e mi sdraio sul cornicione di cemento.
Basterebbe un salto e raggiungerei il mondo di Giulia, ma sono troppo codarda anche per questo.
Allora  chiudo gli occhi per non vedere niente e mi abbandono al mio pianto silenzioso.

***
Spazio Sevensenses

Ciao a tuttiii 🤗🤗🤗🤗🤗🤗
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto...
Cosa pensate di Jenny?
E di Sarah?
Fatemi sapere nei commenti, se vi va! Grazie!

Mentre aspetto che ti svegliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora