Lei non è la mia ragazza

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Jenny è stata sospesa per una settimana, sia per lo schiaffo dato a Eva che per il modo arrogante di esporre le proprie idee al professor Martini.
Con me l'insegnante è stato più clemente (si fa per dire!): si è limitato a chiamare i miei una mattina a scuola e a far leggere loro, in mia presenza, il tema sui Sepolcri che avevo scritto in combutta con la mia compagna. Mia madre è inorridita, mio padre, che non mi parla ancora dopo l'incidente, si è messo le mani nei capelli ed è uscito dall'aula professori in silenzio, senza salutare nessuno.

A cena mamma mi ha chiesto di troncare ogni rapporto con Jenny.
"Capisco che abita nel quartiere e la conosci da una vita", mi ha detto mentre rigovernavamo i piatti, "ma quella ragazza e la sua famiglia non mi sono mai piaciute, perché hanno delle idee troppo strane e diverse dalla gente comune."
Non ho voluto approfondire il discorso, perché temevo che andasse a finire sulla parola "lesbica" scritta da Eva sul muro del condominio, di cui i miei, fino a quel momento, non avevano mai parlato.

Ho provato a scrivere a Jenny per consolarla, ma abbiamo finito per litigare in chat.

Jenny > Potevi intervenire anche tu quella mattina, invece di far parlare solo me!
Sarah > Stai scherzando??? Avrei voluto che smettessi anche tu!
Jenny > E perché dovevo smettere? Io difendo le mie idee, che poi erano anche le tue!
Sarah > Questo è quello che ti fa comodo pensare: sei tu che hai insistito per riempire il tema con tutte quelle stronzate contro i sepolcri… io volevo scopiazzare un riassunto già fatto da qualche parte!
Jenny > Il punto è un altro: tu non hai il coraggio di difendere le cose in cui credi e forse è per questo che preferisci dirmi che non mi ami: perché saresti costretta ad ammettere di essere lesbica come me!
Sarah > Che cazzo dici! Chiedi a Eva se difendo le mie idee! Non ti amo perché non ti amo. Punto!

In questi giorni in cui Jenny non viene a scuola, mi sono avvicinata parecchio a Emma: passo con lei il tempo della ricreazione e quasi tutti i pomeriggi la invito a studiare a casa mia.

A mamma piace questa ragazza e credo che sia per la sua semplicità, lo stesso motivo per cui ne ero rimasta colpita anch'io durante la Festa di Halloween a Villa Saragozza. Però, a differenza di Jenny, che è un vulcano in eruzione, Emma è molto introversa e non so mai come iniziare un discorso con lei che porti a conoscerci un po' di più.
"Perché io desidero tantissimo conoscerla di più", penso mentre le sfioro i capelli castani fingendo indifferenza e attorcigliandoli intorno al dito.

Dopo diversi pomeriggi passati a parlare solo di studio, oggi decido di rompere il ghiaccio.
E lo faccio in un modo brusco, come mio solito.
"C'è una cosa che vorrei tanto chiederti, Emma."
"Dimmi!"
"Tu stai con qualcuno?"
Lei resta di sasso e mi fissa con quegli occhi azzurri che mi hanno fatto sognare cose proibite per tante notti, da quando me ne sono innamorata al Red Line.
"No", mi risponde con un sorriso quasi infantile, "non adesso, almeno. Perché me lo domandi?"
"Che vuol dire non adesso?" insisto io, senza ascoltarla.
"Vuol dire che ho avuto un ragazzo nel paese dove stavo prima, ma è durata poco."
"Ti ha lasciato?"
"No l'ho fatto io, dopo aver scoperto che se la faceva con la mia migliore amica!"
"Cazzo, mi dispiace!"
Mi viene da pensare a Marco, ma Jessica non è mai stata la mia migliore amica: non abbiamo niente che ci accomuni.
"Ti ripeto la domanda", insiste lei. "Perché vuoi sapere queste cose?"
Resto un attimo in silenzio.

Te la sei cercata, penso tra me. Ma quando ti capiterà un'altra occasione per aprirti con lei in questo modo? Vai avanti, spingi la tua lama fino in fondo!

"Per conoscerci meglio", rispondo dopo aver preso fiato. "Tu di me sai già molto. E poi…"
"E poi?"
"E poi tu mi piaci! Cioè… nel senso che… come amica…"
Emma mi guarda e sorride del mio imbarazzo.
"Beh, se ti metti a ridere, mi impallo ancora di più!" dico io alzando gli occhi al soffitto. "Mi piaci come amica, ci sto bene con te… cioè… vedi… mi fai star bene!"
"Anche tu mi fai star bene!" dice subito lei.
"Davvero?"
"Certo, sei una delle migliori amiche che abbia mai avuto!"

Nello stomaco sento quel bruciore fastidioso di quando si riceve una delusione.
Tutto qui? Solo una delle migliori amiche?
Cerco dissimulare la frustrazione e vado avanti con altre domande.

"E che idea ti sei fatta di me?"
"Sei un tipo simpatico, sincero, altruista…"
"E poi?"
"E poi basta, questa è l'idea che mi son fatta di te."
Cazzo, non si sbottona per niente! Con lei devo sudarmi tutto quello che Jenny mi servirebbe in un piatto d'argento.
"E non vorresti un'altra relazione?" chiedo ancora.
"Per ora sto bene così", risponde gelando un'altra volta i miei desideri. "Mi ci è voluto del tempo per superare il tradimento del mio ex. Non voglio gettarmi subito in una nuova avventura... in questo momento desidero pensare soprattutto a me stessa!"
"Ti capisco", le rispondo. "Nel mio caso era diverso. Con Marco non c'era più feeling da tempo, prima o poi doveva succedere che uno dei due lasciasse l'altro."
"E tu stai con Jenny adesso?"
"No, no, no, no, no! Assolutamente no! Chi te l'ha detto?" chiedo io preoccupata. "Lei non è la mia ragazza!"
"Scusa, l'ho sentito dire in giro e un po' sembrava anche a me!"
"No, ti sbagli!", continuo io. "Lei è attratta da me, questo è vero. Ma io non la amo!"

Io sono attratta da te, Emma. Da te, solo da te, fin da quella sera a Villa Saragozza.
Dovrei dirti queste cose, ma capisco che adesso non è il momento e se parlassi ora rovinerei tutto per sempre.

Quindi è meglio tacere, tanto il problema non si pone, perché lei cambia argomento.
"Perché non racconti a Eva quel che stavano per farle a Villa Saragozza?"
"In questi giorni è difficile, perché siamo ai ferri corti", le spiego io. "E poi vorrei scoprire prima chi era la ragazza incappucciata che l'aveva messa nelle mani del Rosso e di Nick."
"Se vuoi, possiamo cercare di risolvere insieme questo mistero", mi propone Emma.
"Certo che voglio, mi fa piacere!" rispondo di slancio e sento di nuovo la voglia irresistibile di baciarla.
"Sai che non ho raccontato a nessuno quello che ho visto nella Camera verde?" continuo.
"Davvero? Nemmeno a Jenny?"
"No, è un segreto tutto nostro, qualcosa che ci unisce… come il bacio che ci siamo dati", aggiungo un po' imbarazzata.
Emma sorride e non commenta.

Restiamo a guardarci in silenzio per qualche minuto.
Le nostre mani si sfiorano, le bocche si avvicinano e chiudiamo gli occhi per aumentare il desiderio… ma il suo cellulare emette un bip.
È un messaggio è lei non mi dice di chi sia, dopo aver guardato il display.
"Vaffanculo, proprio ora!" penso frustrata.
"E chi è adesso che la chiama?" mi viene da aggiungere tra me e me, quando vedo che sta sorridendo per quello che ha letto.

Emma si ritrae e, vedendo il mio disappunto, si mette a ridere.
"Forse è meglio così!", cerca di spiegarmi. "Magari questa cosa dei baci ci sta sfuggendo un po' di mano…"
"Questa cosa dei baci?! Ma come parla?" penso in silenzio sempre più incazzata. "Forse per lei sarà solo un gioco, ma io ci sto andando di testa!"

Senza che me ne sia accorta, ha già chiuso i suoi libri e si alza per andare, avviandosi all'attaccapanni per prendere il suo piumino.
"È buio", mi spiega, "non posso rientrare tardi."
E io l'accompagno alla porta e la seguo col pensiero fino all'ingresso di casa sua, che vorrei tanto varcare un giorno insieme a lei, mano nella mano.
"E non da amica", penso tra me, "ma come la compagna per la vita".

Spazio Sevensenses

Ciao a tuttiii 🤗🤗🤗🤗🤗🤗
Se siete arrivati fino a questo capitolo, avete avuto veramente tanto coraggio. 😂😂😂
Cosa pensate di Emma? Vi piace questa ragazza?
Secondo voi darà del filo da torcere a Sarah? 😎
Se volete commentare, mi fa piacere! 😊
A presto! I love you!
Sevensenses ❤❤❤

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 21, 2019 ⏰

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