Solo io posso

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Che qualcuno fermi questo dannato mal di testa!

Wei Wuxian aprì gli occhi con estrema lentezza, sentendo le tempie pulsare in modo atroce. La luce del mattino inondava la stanza e lui era disteso sul letto, con indosso solo la veste intima e i pantaloni. Neanche ricordava quando, durante la notte, si era tolto gli abiti esterni e gli stivali, anzi, diciamo pure che non ricordava un bel nulla.

Ma quanto ho bevuto ieri sera?

Con un lamento si mise a sedere, massaggiandosi le tempie che lo stavano facendo impazzire per il dolore. Poi dopo un po' si guardò in giro nella stanza vuota.

«Lan Zhan? Dove sei?» domandò con voce roca. Ma si rese subito conto che era da solo, quando vide che il supporto dove veniva poggiata Bichen era vuoto. Da bravo Cultore, Lan WangJi non abbandonava mai la sua spada spirituale.

Poggiò i piedi scalzi sul pavimento di legno e cercò di alzarsi, ripiombando come un sacco di patate sul letto per un forte giramento di testa. Il doposbronza era davvero fastidioso per lui, nonostante la sua abitudine costante a bere.

In quel momento le porte vennero aperte e vide Lan WangJi entrare, portando su una mano un piccolo vassoio con una teiera fumante e una tazzina.

«Come ti senti?» gli sentì chiedere mentre lo guardava posare il vassoio sul tavolino, prima di avvicinarsi a lui dopo aver posato Bichen sul suo supporto.

«Come dopo tutte le sbronze... malissimo!» gli rispose in un lamento continuando a massaggiare le tempie.

Lan WangJi non disse altro, con un sospiro allungò la mano e con delicatezza lo fece alzare aiutandolo ad arrivare fino al tavolino, dove poi lo fece sedere su uno dei bassi sedili.

«Che cos'è?» chiese Wei Wuxian guardando con sospetto verso Lan WangJi, che si era seduto di fronte a lui e gli stava versando nella tazzina il contenuto della teiera, con movimenti così precisi e aggraziati delle mani, che per un attimo si dimenticò del mal di testa nell'osservarlo.

«Erbe medicinali. Bevi.»

Wei Wuxian smise di guardare quelle mani affusolate e prese la tazzina, inspirando il profumo che la bevanda emetteva. «Se il sapore è come l'odore, sarà terribile!»

«Bevi.»

Wei Wuxian sospirò, mettendo un broncio che però non ottenne alcun effetto su Lan WangJi, che continuava a guardarlo con espressione seria. «E va bene, la bevo, la bevo» mormorò con disappunto, prima di mandar giù con estrema fatica il contenuto della tazzina, posandola poi sul tavolino con aria disgustata «spero faccia presto effetto, altrimenti sarà stato un sacrificio inutile, perché morirò per il mal di testa, se continua così» disse, chiudendo gli occhi e premendo ancora le dita sulle tempie che pulsavano impazzite.

«La prossima volta evita di bere fino a questo punto» la voce arrivò da dietro le sue spalle, perché senza che lui se ne fosse reso conto, Lan WangJi si era alzato e ora le sue morbide dita premevano sulla nuca e ai lati del suo naso, emettendo un improvviso e forte calore che in poco tempo fece sparire le forti pulsazioni. Gli stava evidentemente passando un po' della sua forza spirituale in alcuni specifici meridiani, ripristinando il normale flusso sanguigno.

«Ah, ora va molto meglio» sussurrò Wei Wuxian, non sapendo se era per il mal di testa che stava sparendo, o per la sensazione piacevole delle sue mani su di sé.

Quando Lan WangJi si spostò, il mal di testa era sparito, ma il senso di vuoto che Wei Wuxian provò fu molto peggiore.

«Ti aspetto fuori» Lan WangJi non disse altro, presa la sua spada, lasciò la stanza, e Wei Wuxian non ebbe neanche il tempo di dire un grazie prima di vederlo sparire. Ma oramai era abituato a questo suo modo di fare e neanche ci faceva più caso. Lan WangJi non era uomo che si impigriva rimanendo più del dovuto a far nulla, come invece lui era perfettamente in grado di fare.

Guardami nell'anima - A gay fanfiction - The Untamed (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora