Forse un giorno

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Non era la prima volta che succedeva, e forse non sarebbe stata l'ultima.

Wei Wuxian sospirò, guardando il muro di vesti bianche che si era all'improvviso trovato davanti, nascondendolo e proteggendolo dal suo stesso fratello, con cui aveva trascorso l'infanzia e l'adolescenza convinto che nulla li avrebbe mai separati.

Invece una volta di più, anche in questa nuova vita, anche quando molte delle cose erano venute alla luce e le colpe, un tempo addebitate a lui, cancellate, Jiang Cheng non voleva cedere di un passo, come se attaccarlo fosse in qualche modo l'unica strada che aveva per comunicare con lui.

«Ragazzi, Lan Zhan, io vi ringrazio, ma non possiamo fare così ogni volta, non sono una fanciulla indifesa, dopotutto» Wei Wuxian spostò con gentilezza uno a uno gli allievi, fino a riuscire ad arrivare al fianco di Lan WangJi, che aveva ancora Bichen sguainata e uno sguardo duro e determinato che si incrociava con quello di Jiang Cheng «Lan Zhan, per favore» gli disse con un tono calmo, posando la mano sul suo braccio per invitarlo a riporre la spada.

Lan WangJi non rispose, ma abbassò la spada, riponendola nel fodero, senza perdere di vista la frusta Zidian che ancora sfrigolava e si contorceva, pronta a scattare.

«Jiang Cheng, ti prego, perché non ne parliamo con calma?» disse al fratello, che non distoglieva lo sguardo da Lan WangJi, e per un attimo Wei Wuxian si chiese se non fosse più adirato con Lan Zhan che con lui.

«Non c'è nulla di cui parlare, Wei Wuxian» sussurrò in un ringhio soffocato Jiang Cheng, distogliendo lo sguardo da Lan WangJi solo quando fu raggiunto da Jin Ling, la cui espressione confusa rappresentava i pensieri di quel nipote di entrambi loro, che non sapeva più cosa pensare e a chi dare ascolto.

«Zio, cosa succede? Perché non richiami Zidian?» gli chiese il ragazzo, passando lo sguardo da chi lo aveva allevato, a quei ragazzi della scuola Lan con cui alla fine aveva legato, a Wei Wuxian, che gli sorrise, anche se non osò fare altro per non innervosire ulteriormente il fratello.

«Adesso inizi anche a dirmi cosa devo fare?» la voce dura di Jiang Cheng non prometteva nulla di buono, e Wei Wuxian sospirò, continuando a tenere una mano sul braccio di Lan WangJi, che al suo fianco era solo all'apparenza calmo, ma sotto la mano poteva sentire i suoi muscoli in tensione che guizzavano, pronti a scattare in un qualsiasi momento.

«Zio, per favore, non siamo un'unica famiglia, ora? Pensa al vantaggio di legare il clan Jiang di Yungmeng a quello Lan di Gusu» la voce di Jin Ling era titubante, ma Wei Wuxian si congratulò mentalmente con la scaltrezza del nipote. Far notare i vantaggi e il prestigio di un tale legame, era il punto esatto dove colpire uno come suo fratello.

«Non c'è nessun legame, Wei Wuxian non appartiene più alla nostra famiglia» disse tra i denti Jiang Cheng, richiamando però a sé Zidian.

«Rimarrà sempre tuo fratello» la voce profonda di Lan WangJi intervenne.

«Non lo è più da molto tempo, ha scelto di non esserlo! Ha scelto te, la tua famiglia e anche i sopravvissuti dei Wen, chiunque tranne che stare dalla mia parte!» Jiang Cheng riprese a urlare con rabbia, rivolgendosi poi di nuovo a Wei Wuxian «perché sei tornato in vita? Solo per seppellirmi nella vergogna? Solo per trascinarmi nel fango come fai tu?»

Wei Wuxian deglutì, trattenendo qualsiasi risposta gli venisse in mente, perché da quando era tornato in vita, l'immagine di sua sorella morente tra le braccia di Jiang Cheng non lo abbandonava, come il senso di colpa che si portava dietro da quel momento. Cosi da allora aveva sopportato qualsiasi cosa lui gli avesse detto, reagendo solo quando aveva attaccato Lan Zhan.

Ma non ebbe comunque modo di pensare ad altro, perché in quel momento il braccio su cui ancora teneva posata la mano si mosse, e Wei Wuxian vide qualcosa che lo fece rimanere a bocca aperta.

Guardami nell'anima - A gay fanfiction - The Untamed (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora