Guardami nell'anima - A gay fanfiction - The Untamed (Completa)

Sono qui

Mancavano poche ore al tramonto quando raggiunsero un villaggio. La pioggia aveva accompagnato il loro cammino fino a quel momento.

Wei Wuxian era sceso da Piccolo Melo in modo da permettere di avere un passo più veloce. A dire il vero Lan WangJi avrebbe potuto volare sulla sua spada Bichen, ma era stato così cortese da non voler lasciare indietro né lui, né l'asino.

Wei Wuxian sorrise, guardando con la coda dell'occhio Lan WangJi che camminava sotto la pioggia, che aveva inzuppato gli abiti di entrambi, senza perdere neanche un'oncia del suo aspetto dignitoso. Se fosse stato ancora in grado di volare anche lui sulla sua spada, lo avrebbe fatto. Ma nella sua vecchia vita aveva ceduto il suo nucleo spirituale a suo fratello Jiang Cheng, a cui era stato sottratto con violenza, e da allora non era stato più in grado di utilizzare una spada come faceva prima.

Una scelta forzata che lo aveva portato ad abbandonare il cammino spirituale e prendere poi quello demoniaco, ma quella oramai era una storia che apparteneva al passato, a un'altra vita e a un altro corpo.

Non che questo nuovo corpo avesse migliorato la sua situazione, perché il giovane che si era sacrificato per evocarlo aveva un'energia spirituale davvero tenue e un fisico più piccolo, un po' più basso e fragile del suo precedente corpo. Ma oramai ci si era abituato, era perfettamente ancora in grado di usare incantesimi e il suo dizi, e visto che era tornato a vivere, non poteva che ringraziare l'anima di quel ragazzo, augurandosi che ora avesse almeno trovato pace.

«Guarda, Lan Zhan, quella locanda sembra accogliente e magari hanno anche del buon vino. Che ne dici di fermarci lì e aspettare che il cielo si rassereni?»

«Mh.»

«Bene! Magari hanno anche del buon cibo e posso finalmente offrirti un pasto!» Wei Wuxian salì con passo veloce gli scalini, entrando nella locanda con tale irruenza che le persone presenti si azzittirono all'istante «piove davvero tanto lì fuori» esclamò, come per giustificarsi della sua entrata un po' troppo impetuosa.

«Gongzi, prego accomodatevi, ho un tavolo libero per voi» un anziano sorridente gli si avvicinò e Wei Wuxian immaginò dovesse essere il proprietario.

«Perfetto. Abbiamo fame e io ho soprattutto sete, avete del buon vino da farmi gustare?» gli chiese, muovendosi verso il tavolo libero dove andò a sedersi sui bassi sedili in una comoda posizione, incrociando le gambe e poggiando i palmi all'indietro «ma anche del tè, mi raccomando.»

«Certo, Gongzi, vi faccio servire subito dalle mie figlie le bevande e poi vi porto le nostre migliori pietanze» l'uomo si allontanò e dopo poco entrò nella locanda Lan WangJi. Wei Wuxian notò come aveva attirato subito gli sguardi di tutti, ma mentre alla sua precedente entrata le espressioni sul viso erano di sconcerto, ora invece erano di assoluta ammirazione.

Eh, Lan Zhan, non passi mai inosservato tu. Di me si dimenticano dopo cinque secondi, con te faticano a distogliere lo sguardo. Ma posso capirli.

«Lan Zhan, ho già ordinato da bere, ma porteranno anche cibo. Forza, siediti e rilassiamoci un poco.»

«Io sono rilassato» gli rispose, sollevando con un piccolo gesto gli abiti e sedendosi in una posizione elegante e composta dopo aver posato Bichen al suo fianco.

«Tu non sai cosa significa rilassarsi, guarda come stai seduto, sembri un pezzo di legno» disse Wei Wuxian accompagnando la frase con una leggera risata. Poi osservò il suo sguardo imperturbabile e quasi severo, e con un sospiro si sollevò, assumendo una posizione più consona a un luogo pubblico.

L'arrivo delle giovanissime figlie del proprietario lo distrasse da altri pensieri, e come suo solito iniziò a scherzare con loro.

Era sua abitudine da sempre, un modo per rendersi simpatico e lo faceva con tutte le ragazze. Doveva essere per quel motivo che nella sua vita precedente tutti lo avevano sempre creduto un gran conquistatore. Particolare che lui aveva lasciato credere, e forse anche alimentato.