Dopo aver origliato quei frammenti di conversazione mi sento turbata e inquieta. La voce di Tanius sembra risuonarmi dentro il cranio come un sinistro eco. Mi è familiare ma non capisco perché e io odio, odio, non sapere le cose.
-Oh eccoti finalmente- Beth si avvicina a me velocemente come se volesse accertarsi che io stessi bene -Cosa ci fai qui nel corridoio?-
Scrollo le spalle e la guardo con innocenza -Fobia delle persone?-
Lei alza gli occhi al cielo e mi tende una mano -Andiamo, è ora-
-Finalmente!- mi alzo come se non aspettassi altro e le rivolgo un enorme sorriso -Cosa cucini oggi?-
Un'ombra passa attraverso i suoi occhi -Joe, per favore-
-Tranquilla, lo sai che scherzo quando voglio evitare la triste verità- borbotto incrociando le braccia dietro la schiena -Sono pronta-
Lei annuisce con rammarico e inizia a camminare di nuovo verso la sala che dal via vai di persone presumo si sia svuotata.
Come avevo previsto al suo interno ci sono John, Jeff e i sette ragazzi.
Smettono di parlare quando ci vedono entrare, odio quando succede.
-Finalmente, Joelyn è ora di andare- afferma John entusiasta. Scommetto che stesse aspettando questo momento sin dalla mia nascita.
-Andiamo allora- ribatto io avvicinandomi al gruppo.
Sento Jeff toccarmi la spalla così mi volto.
Oh no, è arrivato davvero questo momento.
-Buona fortuna- mi sussurra stringendomi in uno dei suoi abbracci. Il suo profumo mi riempe il petto lasciando una calda e confortevole sensazione. Se chiudessi gli occhi potrei fingere di essere in una delle nostre case, il cammino accesso e il braccio di Jeff che mi circonda le spalle. Jeff, che mi ha cresciuta, che mi è stato sempre accanto e che mi vorrà sempre bene. Come piace dire a lui più della mia stessa vita.
-Ti voglio bene Joelyn- sussurra nell'incavo del mio collo e anche se in questo momento non ho la forza di parlare lo stringo di più per farli capire che anche io gli voglio bene. Più della mia stessa vita.
Beth si aggiunge all'abbraccio sento già le sue calde lacrime bagnarmi la guancia, o forse sono le lacrime di entrambe che si fondono per poi scorrere tristemente via.
Beth, che mi ha fatto da madre. La madre che tutti vorrebbero al loro fianco. Beth che mi ha insegnato perché vale la pena vivere e che mi ha sempre protetta e amata fino all'impossibile.
Dopo un lungo momento ci stacchiamo e ci lanciamo quei tipi di sguardi che la dicono lunga e che valgono più di ogni altra parola. Ci saremo sempre l'uno per l'altra. Sempre.
Mi asciugo gli occhi e mi sforzo di sorridere -Alla prossima allora-
Beth annuisce fra le lacrime e Jeff mi rivolge un sorriso affettuoso -Alla prossima-
Gli altri sono disposti in cerchio e mi stanno aspettando. John e Jaya mi tendono la mano per chiudere il cerchio.
Lancio un ultimo sguardo alle persone più importanti della mia vita prima di chiudere il cerchio ed essere catapultata nel buio più totale.
Quando ritorniamo nel mondo reale sento la terra ballarmi intorno, la mano di John e quella di Jaya però mi tengono ferma.
Jaya si avvicina a me e mi sorride facendo spuntare quella sua graziosa fossetta -Tutto bene?-
Annuisco sbattendo più volte le palpebre -Si, penso di si-
Gli altri si disperdono in fretta a parte John, Jaya e suo fratello Atar.
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Il sigillo mancante|Sospeso|
FantasyOtto sigilli proteggevano il mondo dalle minacce altrui. Acqua, fuoco, terra, aria, i sigilli terreni. Chiaroveggenza, psicometria e telepatia i sigilli spirituali. Il Caos era l'ottavo sigillo o meglio, il primo. "Primo di tutti fu il Caos ad ess...