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Londra la sera è spettacolare, non c'è niente di più bello di starsene con le cuffiette e Lolly, che salta e scodinzola come una matta.
Il fascino di questa città non mi basterà mai.
Mi vibra il telefono, merda. Mio padre. L'unica persona che provavo ad evitare deve rovinarmi il panorama del Tamigi con la sua voce da stronzo.
"Dove diavolo sei Hanna? Sapevi che avevamo una cena con i miei colleghi questa sera!"
"Perchè non ci porti una delle tue puttane, papà?"
"Non ti rivolgere così a me, signorina. Tutti commettiamo errori."
"Se la mamma ti ha perdonato non vuol dire che lo abbia fatto anche io, comunque alla tua stupida cena non ci vengo."
Staccai il telefono, lui era l'ultima delle mie preoccupazioni momentaneamente.
Ripresi a guardare il riflesso che il tramonto proiettava sull'acqua e credo che anche Lolly lo ami.
Diciamo che lei ama qualsiasi cosa, è quel tipo di cane che se vedesse un ladro probabilmente gli farebbe le feste al posto di attaccarlo.
Sentii il guinzaglio tirare in maniera folle, cos'avrà mai una strada del genere di cosí interessante per un cane?
Andó fino alla fine del viale, buio e mal odorante, c'erano solo qualche pub e due tatuatori.
Esplorai la zona con lo sguardo, senza prestare troppa attenzione a Lolly, quando un ragazzo molto alto e incredibilmente bello si avvicinó a me.
"Che fai, non pulisci?"
Lolly aveva appena lasciato un ricordino sul tappeto d'ingresso del pub, volevo seppellirmi.
"Sono mortificata, giuro che lo ricompro se la macchia non va via."
Il ragazzo biondo mi guardó come se non gli importasse affatto la mia presenza, spense la sigaretta che stava fumando e rientró dentro al pub.
Raccolsi in fretta il regalino di Lolly e camminai più velocemente possibile verso l'uscita della strada.
Quella sbavosa di Lolly era perfettamente soddisfatta della sua creazione, se potesse parlare adesso si vanterebbe spudoratamente.
L'unica persona che avevo voglia di vedere adesso era Harry, sempre che non fosse in qualche locale a fare qualcosa di illegale.
"Harry?"
"Hanna, dimmi"
"Ho voglia di stare con te, dove sei?"
"A casa, raggiungimi quando puoi."
Casa di Harry non era lontana da casa mia, in meno di 15 minuti ero già buttata sul suo divano e Lolly aveva il suo posto d'onore sulla poltrona del salotto.
"Cosa ti porta nei meandri di casa Styles? Volevi vedere i miei super bicipiti o hai deciso di voler perdere la grande V con me?"
Disse fancendomi un'occhiolino inquietante, si avvicinó e mi abbracció stretta prima di cominciare a ridere.
"Dai vaffanculo Harry." Dissi alzando gli occhi al cielo cercando di tenere un'espressione seria e imbronciata, ma quando mi sorrise la mia impresa fallì miseramente. Il giorno che smetterà di essere un grandissimo idiota magari andremo d'accordo, ma per ora mi accontento di lui come fratellone super idiota che non ho mai avuto.

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