Erano passati due giorni.
La fame mi è letteralmente passata, non ho più forza nemmeno per piangere; sono così vuota.
Non mi sono mai allontanata dalla stanza di Harry, lui continua a dormire attaccato alle macchine. Ogni tanto gli parlo, mi piace pensare che senta la mia presenza qui con lui; gli dico quanto mi manca e quanto vorrei che fosse qui accanto a me ora, proprio come ai vecchi tempi.
Se ne sta lì, con un viso beato e rilassato, probabilmente sta sognando;"Hanna dovresti alzarti da quella poltrona e venire a casa con noi, anche solo per un oretta." Disse mia mamma, accarezzandomi i capelli disordinati.
"Tua mamma ha ragione, Hanna. Se Harry si sveglierà sarai la prima che chiameremo." Aggiunse Anne, la mamma di Harry.
"Non voglio lasciarlo qui.." Mugugnai con un filo di voce, quasi come se le stessi supplicando. Abbassai lo sguardo verso le mie scarpe, torturandomi le dita in attesa di una risposta.
"H.. Han-Hanna.."
Mi girai per vedere due occhi verdi socchiusi e intorpiditi dal sonno guardarmi. Sorrisi. Sorrisi per la prima volta dopo due giorni di agonia.
"Harry!" Sussultai andando a gradi passi verso di lui.
"Ehi roccia." Biascicó le parole accennando un sorriso e mettendo lentamente una mano nei suoi capelli, per sistemarli.
"Sembro un casino, vero?" Chiese guardandomi con lieve cipiglio.
"Stai scherzando spero? Dormi da due giorni e la prima cosa che chiedi è se ti stanno bene i capelli?" Sorrisi e glieli spettinai con una mano.
Annie si avvicinó per abbracciarlo mentre mia madre andó a chiamare un'infermiera.
Uscii dalla camera entrando nell'atrio mentre i dottori entrarono nella stanza per visitare Harry; con mia grande sorpresa Luke era seduto su un divano, con la testa tra le mani.
"Luke? Che ci fai qui?"
"Io.. Ti stavo aspettando, volevo vedere come stavi." Alzó lo sguardo verso di me accennando un piccolo sorriso.
"Sono felice di vederti." Dissi avvicinandomi a lui e sedendomi al suo fianco. Lui annuì e rimase a fissarmi.
"Harry sta bene?" Chiese quasi più come se fosse un dovere, so che non gli andava a genio e apprezzavo il fatto che fosse ugualmente qui.
"Si è appena svegliato. Gli dovranno fare un controllo e poi togliere i punti. Dubito di poterlo vedere almeno fino alle 4 e sono due giorni che non mangio.."
"Ti va se andiamo al sushi qua sotto? Ti riporteró qui in tempo." Luke alzó il volto verso di me, la speranza era visibile nei suoi occhi mentre mi guardava; non potevo biasimarlo, non lo avevo chiamato ne avevo risposto ai suoi messaggi per due giorni.
Annuii in accordo e lasciai che mi portasse verso il ristorante.//
Guardai Luke destreggiarsi con quelle bacchettine mentre mangiava il suo qualsiasicosafosse di pesce crudo. Non impazzivo per il sushi, non sapevo nemmeno tenere in mano quelle cose.
"Hai intenzione di insegnarmi, caro?"
Lui si mise a ridere e scuotere la testa mentre poggiava le sue mani sulle mie, per farmi capire come dovevo fare.
Quando alzai lo sguardo il suo viso era a pochi centimetri dal mio, non potei fare a meno di sorridere a quel contatto dopo tanto tempo.
Personalmente non so cosa ci trovi in me, almeno adesso mentre sono completamente stuccata e i miei capelli sono un casino. È così dolce.
Avvicinó lentamente le sue labbra alle mie, fino a farle combaciare perfettamente.
"Mi sei mancato tanto." Dissi prima di riflettere su ció che era uscito dalla mia bocca, dannazione.
"Io.. Scusami." Provai invano a giustificarmi.
"Hanna, mi sei mancata anche tu." Proferii lentamente, per poi baciare di nuovo le mie labbra.
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#ADDICTED
Mystery / ThrillerMi ritrovo a camminare per una strada desolata di Londra. Se un anno fa mi aveste detto che la mia vita sarebbe cambiata in questo modo vi avrei riso in faccia; e pensare che quando tutto stava cominciando ero come il cielo: senza una nuvola, senza...