Outta My System

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<<Makoto.>>
Sento qualcuno chiamarmi ripetutamente e alzo lentamente le palpebre. Vedo Haru girato verso di me dal sedile del guidatore e mi tiro su, strofinandomi gli occhi.
<<Buongiorno!>> mi dice Rin ironico, affacciandosi dal poggiatesta e poi tornando a digitare sul cellulare.
<<Mi sono addormentato?>> domando un po' imbarazzato e Haru mi dà la conferma.
<<Scusate...>> pronuncio con una risata nervosa, grattandomi la testa.
<<Sicuro di farcela?>> mi chiede Haru in risposta.
<<Sì, sì, certo.>> replico sforzandomi di far sembrare che l'energia rimasta sia ancora tanta, anche se in realtà vorrei fermarmi in auto per continuare a dormire. Rin osserva la scena senza dire una parola ma mostrandosi preoccupato e sono contento che entrambi siano in pensiero per me, ma forse vorrebbero soltanto che li lasciassi soli. E, nonostante per Haru farei di tutto, questo non posso farlo. Scendiamo dalla macchina e qualcuno è già arrivato: Nagisa e Rei ci stanno aspettando all'esterno del locale. Gou dovrebbe venire con Sosuke, perciò entrambi non ci sono ancora.
<<Rin-chaaan!>> esclama Nagisa correndoci incontro e attaccando Rin con un abbraccio. Terminato con lui, fa lo stesso con Haru e poi con me. Io lo stringo forte, rendendomi conto in quel momento di aver un grande bisogno di affetto.
Mi sento patetico.
Si avvicina Rei e anche lui ci saluta inaspettatamente con un abbraccio a cui lo invita Rin per primo, e al mio turno ricambio la stretta altrettanto vigorosamente. È come se volessi rimanere tra le braccia di qualcuno per potermi finalmente rilassare.
Nagisa pone infinite domande a Rin con la sua solita smisurata allegria e mi chiedo come possa essere quando è triste... se mai lo sia. Dopo una decina di minuti vediamo una macchina parcheggiare e da essa scendono prima Gou, che si lancia verso suo fratello, e dopo quasi un minuto anche Sosuke. Il suo volto lascia raramente spazio a dei sorrisi, ma stavolta sembra che la sua espressione non sia solo serietà. Noto qualcos'altro nei suoi occhi, una sfumatura che somiglia a della tristezza.
Forse è solo stanchezza.
<<Rin!>> lo saluta raggiante con una stretta di mano che diventa una specie di breve abbraccio e il loro ritrovo non combacia con quello che avevo immaginato: me li ricordavo più affiatati. Questo mi conferma che qualcosa non va.
Ci dirigiamo verso l'entrata, Haru è davanti con Rin, Gou tra Rei e Nagisa e per ultimi ci siamo io e Sosuke. Sposto lo sguardo dai primi due fino a Sosuke e lo trovo intento a fissare il mio stesso precedente obiettivo.
<<Allora, tutto bene?>> gli domando tranquillamente prima che l'imbarazzo aumenti.
<<Uh? Ah, sì, scusami. Tu?>> risponde cercando di distogliere l'attenzione da Rin e Haru e mi rendo conto che, probabilmente, anche lui sta provando le mie stesse emozioni. Non faccio in tempo ad aggiungere altro che entriamo e ci sediamo ad un tavolo. Decidiamo di fare un unico ordine in modo da aspettare di meno e Rin si offre di raccoglierli tutti e andare alla cassa. Vedo Sosuke sul punto di dire qualcosa, ma Haru parla per primo.
<<Ti accompagno.>> dice a Rin appena alzato, facendo anche lui lo stesso. Sosuke allontana lo sguardo e, prima che qualcuno se ne accorga, decido di intervenire nel discorso.
<<Che si dice alla Iwatobi?>> domando a Rei.
<<Sta andando tutto bene! Per quanto riguarda il club, abbiamo 3 nuovi iscritti e 5 ragazzi sono venuti a fare una prova l'ultima volta!>>
<<Io non ho ancora preso nemmeno un'insufficienza!>> si intromette Nagisa con un grande sorriso e noi altri ridiamo. La risata di Sosuke somiglia ad una di circostanza e probabilmente ha riso solo perché c'era da farlo. Forse mi sto solo convincendo di tutto questo, forse sono solo mie fissazioni. Ma non penso siano semplici impressioni.
Nel frattempo penso che la febbre sia scesa, anche se la stanchezza è rimasta, se non aumentata. Dopo una decina di minuti, Haru e Rin tornano con tre vassoi in totale, su cui ci sono tutte le nostre ordinazioni che cominciamo a dividerci e all'improvviso sento un forte senso di fame che non vedo l'ora di soddisfare.
<<Buon appetito!>> esclama Nagisa e tutti gli facciamo eco. Prendo un sorso d'acqua e mi rendo conto di quanto sia difficile deglutire; mi sembra di aver ingoiato dei chiodi. E se con un liquido è stato così non voglio immaginare come sarà col solido. Lo scoprirò presto. Apro la carta del mio panino, do un morso e, appena deglutisco, scopro di aver ragione: la gola mi fa un male quasi insopportabile. Mi copro la bocca con una mano e chiudo per un attimo gli occhi.
<<Tutto bene, Makoto?>> domanda Rei, di fronte a me. Anche gli altri si girano verso di me, tranne Rin e Haru, intenti a guardare qualcosa sul cellulare.
<<Sì, sì.>> rispondo. Poso il panino e mi pulisco le labbra.
<<Esco un attimo fuori.>> comunico alzandomi.
<<Va bene.>> risponde Nagisa a bocca piena, con aria confusa.
<<È tutto okay?>> mi domanda Gou.
<<Sì, sì. Vado solo a prendere un po' d'aria.>> replico con un sorriso, per poi allontanarmi. Sento gli sguardi di tutti puntati addosso tranne, ovviamente, quelli di Haru e Rin, sempre a chiacchierare tra di loro.
Le gambe tornano ad essere doloranti, la testa pesante e tutto il mio corpo sembra non voler collaborare. Spingo la porta e vado a poggiarmi contro la porzione di muro più distante dall'ingresso, ma non resisto per molto e finisco col sedermi a terra. Mi sembra di non star vivendo davvero questa giornata, come se la guardassi dall'esterno. Non riesco a rimanere connesso.
La testa mi fa improvvisamente più male e me la prendo tra le mani. La mente inizia a vagare e a pensare, il che non aiuta affatto il dolore alle tempie, e vorrei soltanto poter disconnettere il cervello.
Chiudo gli occhi e rimango in questa posizione per un tempo che non riesco a calcolare, finché una voce mi fa tornare alla realtà.
<<Posso sedermi qui?>>

𝙈𝙖𝙠𝙚 𝙔𝙤𝙪 𝙃𝙖𝙥𝙥𝙮 《Makoto Tachibana》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora