Nice2KnoU

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Dopo aver riportato Gou a casa, Sosuke si sta dirigendo verso la mia. Tra pochi minuti sarò di nuovo solo e al pensiero sono sia felice che dispiaciuto; non so cosa provare. Inclino la testa di lato, poggiandola contro il finestrino, e chiudo gli occhi.
<<Va tutto bene?>> mi chiede dopo un po'.
<<Sì,>> confermo, tornando in posizione eretta <<tutto bene.>>
<<Ci siamo quasi, resisti.>> mi avvisa con una piccola risata che imito in risposta. Passano un paio di minuti e arriviamo davanti alla mia abitazione.
Lui esita un attimo prima di farmi una domanda.
<<Vuoi che ti accompagni su?>>
<<Tranquillo, grazie. Se poi vuoi salire, certo!>>
Abbassa timidamente lo sguardo e intuisco che voglia accettare.
<<Dai, vieni.>>
Scendiamo dall'auto e varchiamo la soglia del palazzo, giungendo all'esterno del mio appartamento. Apro la porta, entro e mi posiziono di lato mentre accede anche lui.
<<Permesso...>>
<<Vieni, vieni.>>
Chiudo la porta, invitandolo ad accomodarsi, e lui si siede sul divano, mentre io vado verso la cucina, fermandomi sulla porta.
<<Vuoi qualcosa?>>
<<No, grazie. Sono a posto.>>
<<Va bene.>> rispondo, iniziando poi a mettermi all'opera per prepararmi un tè, ma cambio idea: non voglio farlo aspettare, avrò tutto il tempo per farlo dopo. Quindi torno in salotto e mi siedo sul divano a gambe incrociate ad un po' di distanza da Sosuke, leggermente girato verso di lui. Non so cosa dire, sembriamo due sconosciuti lasciati soli dall'amico in comune con cui sono usciti. L'unico argomento che tocca entrambi è il rapporto tra Haru e Rin, che non ho intenzione di menzionare e di cui sono sicuro non voglia parlare nemmeno lui.
<<Come va l'università?>> gli chiedo dopo qualche attimo d'imbarazzo, pescando a caso tra le domande di circostanza.
<<Tutto bene.>> risponde lui, continuando poi col raccontarmi cosa sta facendo ultimamente, ma io non riesco a concentrarmi e ascolto solo qualche parola su tutte quelle che dice, annuendo di tanto in tanto, ogni volta che torno ad ascoltare.
<<Stai bene?>> mi chiede improvvisamente, risvegliandomi. Si è accorto della mia distrazione e mi dispiace di aver dato l'impressione di non volerlo ascoltare.
<<Sì, stavo ascoltando.>> mi affretto a giustificarmi.
<<Sicuro di star bene?>> insiste e capisco che non gli importa tanto se lo stessi seguendo o meno e ciò mi fa piacere.
Annuisco con un sorriso.
<<Non ti preoccupare. Stavi dicendo?>>
<<Mh...>> mormora, per poi continuare il discorso e io mi sforzo di rimanere concentrato sulla sua voce e a non spostare lo sguardo. Continuiamo a parlare, quando la nostra conversazione viene interrotta dalla vibrazione del suo cellulare.
<<Scusa.>> mi dice lui prima di rispondere. Sento un ronzio indecifrabile provenire dal suo interlocutore a cui lui risponde con <<Sto arrivando.>>, per poi attaccare e rivolgersi ancora una volta a me.
<<Devo andare, scusami. Mi ero dimenticato di dover accompagnare mia madre da una parte, infatti mi ha appena chiamato.>> ride leggermente, come imbarazzato. Poi si alza e io faccio lo stesso.
<<Tranquillo! Grazie di avermi accompagnato e di essere rimasto.>>
<<Grazie a te.>>
Ci scambiamo un sorriso e lo accompagno alla porta.
<<Fammi sapere se hai bisogno di qualcosa.>> mi dice timidamente, dopo aver titubato per un istante.
<<Grazie mille!>> rispondo con un sorriso. <<Anche tu.>> aggiungo, senza davvero sapere nemmeno io perché lo abbia detto, ma lui sembra apprezzarlo e annuisce. Ci salutiamo, chiudo la porta e mi ritrovo a sorridere di nuovo. Non pensavo che Sosuke fosse una persona così piacevole con cui stare e, nonostante l'imbarazzo iniziale, sono stato bene in sua compagnia, se pur non ci siamo detti granché. Non so... il solo averlo con me mi ha dato tranquillità. Torno al divano, recuperando la tazza del giorno precedente dal tavolino e riportandola in cucina. Sono intenzionato a farmi il tè di cui avevo voglia prima, ma sento la stanchezza aumentare e cambio idea, decidendo di andare a letto. Mi sdraio e controllo la schermata di blocco del cellulare solo per vedere gli eventuali messaggi ma, mentre il telefono torna in stand-by, vedo arrivare una notifica che mi porta a sbloccarlo. Abbasso la tendina e la leggo: Haru ha postato la sua prima foto. Lui? A cui non importa dei social e ha Instagram solo per guardare video? Ci metto qualche secondo per convincermi ad aprirla, temendo già in cosa consista la foto. Infatti, apro la sua pagina e trovo un suo selfie con Rin, mentre accenna ad un sorriso che tutto sembra tranne che forzato o di circostanza. La fisso per un po', risvegliandomi all'arrivo di un messaggio: è Sosuke.
Hai visto la foto di Haruka?
Probabilmente ci sta male anche lui, e mi dispiace, ma non ho voglia di rispondere. Chiudo tutto e blocco il telefono, dopo aver messo il silenzioso. Mi giro dall'altro lato e cerco di dormire, ma mi ritrovo a fissare la parete per non so quanto tempo, finché il mal di testa non aumenta e mi costringe a tenere gli occhi chiusi e finalmente mi addormento.
Mi risveglio che è notte inoltrata, con un mal di testa più forte di quello con cui mi sono addormentato. Mi metto seduto con le tempie premute sotto le dita e gli occhi contratti per qualche minuto, quasi sul punto di ricadere nel sonno.
Sono sicuro di avere di nuovo la febbre, ma non mi importa, stessa cosa per la fame che mi lacera lo stomaco. Non ce la faccio a fare nulla ora, ci penserò domattina. Controllo l'orario e gli occhi mi cadono su un messaggio di Haru di qualche ora prima e abbasso la tendina per leggerlo completamente, scoprendone due e una chiamata persa.
Tra poco ti portiamo la macchina
Poi l'altro, sicuramente successivo alla chiamata:
Abbiamo anche citofonato ma non hai risposto e ti abbiamo parcheggiato l'auto accanto al marciapiede sotto da te. Le chiavi sono nella cassetta della posta
Nient'altro, non un "grazie" o un "come stai?"; non che abbia così tanto bisogno di sentirmi dire cose di quel genere, ma sembra quasi che abbiano fatto loro un favore a me a prendersi la mia auto. Non so nemmeno dove ne abbiano rimediata un'altra, forse hanno preso quella della madre di Rin, ma non ha importanza.
Ripensandoci, mentre dormivo mi è sembrato di sentire il suono del citofono, ma credevo stessi sognando e non mi sono svegliato.
Ho perso un'opportunità per vedere Haru. Ma inizia a venirmi il pensiero che, se anche fossi stato sveglio, avrebbe fatto la stessa cosa. Non so se in effetti sbaglio io a pensarla così o se è Haru ad essere cambiato davvero, ma in ogni caso ragionarci ora non mi aiuterà di certo.
Quando mi risveglio la mattina dopo mi sento meglio, almeno fisicamente parlando. Per il resto non tocco per niente il cellulare, tranne per rispondere ad una chiamata di mia madre che per fortuna vedo arrivarmi.
L'unico motivo per cui vorrei in realtà sbloccarlo è sapere come stia Sosuke: è stato molto gentile con me ieri e anche lui sta male per questa situazione. Più di una volta mi convinco a chiamarlo o a scrivergli, ma poi cambio idea. Guardo la TV continuando a pensarci, quando sento il citofono suonare e mi alzo a rispondere. Quando dopo aver chiesto chi sia sento quel nome, mi ritrovo a sorridere involontariamente.

𝙈𝙖𝙠𝙚 𝙔𝙤𝙪 𝙃𝙖𝙥𝙥𝙮 《Makoto Tachibana》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora