•IN MODIFICA• Thalyssa: If i never know you [PRIMA PARTE]

Chapter 16

Pov's Hans

'Caro Theodore.
Non so se ti ricordi di me.
Mi chiamo Charles Hans e quando eri un seguace di Voldemort, mi hai tolto tutto. Hai ucciso mia moglie incinta e mi hai bruciato il negozio. Ora sono io che togliero qualcosa a te.
Quella Alyssa è un bel bocconcino.
Potrei farci qualche pensierino e magari, farle del male..'

Dopo aver finito la lettera, la lasciai al mio gufo che, dopo averla ricevuta, iniziò a volare verso Hogwarts.
Mi sedetti alla mia scrivania e cominciai a preparare il mio piano.. Un piano diabolico e doloroso.
Avrei condannato quei due e dopo averli fatti soffrire, li avrei uccisi.
Prima avrei torturato lei e poi avrei ucciso lui.
Questo volevo!!!
Theodore Nott l'avrebbe pagata cara.

Pov's Blaise
Nelle settimane seguenti alla festa di Halloween, Theodore era sempre più strano. Ogni scusa era buona per litigare con Alyssa e spesso le urlava contro le peggiori parole.
Un giorno di metà novembre, in una giornata fredda e nevosa, assistetti alla litigata più violenta che, causò una rottura tra i due miei migliori amici. Daphne, migliore amica di Alyssa, credeva che dietro il comportamento del figlio di Nott Senior, ci fosse qualcosa di più grave. Però qualsiasi cosa fosse, Alyssa era distrutta internamente. E secondo Daphne, si stava lasciando andare.

"Scusa Tesoro, ti disturbo?"
"Sì non vedi.. Comunque non posso e non voglio parlare con te!!"
Theo aveva parlato con voce nervosa e Alyssa lo guardò.
"Theo che sta succedendo? Perché mi tratti così?"
"È così difficile da capire. Non ti amo più e per chiudere qui, non voglio avere dei figli da te!"
"Sei soltanto un ragazzino arrogante e viziato che dice di amare ma ogni scusa è buona per far stare male le persone a cui tieni.
Ti facevo più uomo e meno stronzo.
Lascia che ti dica una cosa Theodore, avrei voluto che tu quel giorno, non chiudessi le mie ferite. Grazie per avermi fatto del male"
Alyssa corse fuori e di lei, da quel giorno si erano perse le sue tracce

-Blaise scusa il disturbo!- Si scusò Daphne entrando nella sala.
-Daphne che succede?-
-Blaise Alyssa ha deciso di lasciare la scuola.. Sua sorella ha deciso di venirla a prendere.. partirà domani.-
-Se ha preso questa decisione, sta proprio male... -
Blaise e Daphne si guardarono e poi, si intristirono.
Alyssa sarebbe mancata a tutti.. I nostri pensieri , vennero interrotti dall'entrata di Theodore nella sala.
Non ci salutò, ma dopo essersi fermato e averci guardati in faccia disse la cosa che ci fece più incazzare.
-Dai ragazzi cosa sono quei musi lunghi... Vi è morto il gatto... oppure la vostra amica se ne andata. Meglio così, ad Hogwarts, ci sarà un peso in meno!!-
A quelle parole vidi Daphne alzarsi e dopo poco, il rumore di uno schiaffo risuonò nella stanza. La mia fidanzata, aveva schiaffeggiato Theodore che, senza parole, era rimasto in silenzio.
-Sei soltanto un coglione.. Come ti permetti di offendere la mia migliore amica? Sei un vigliacco e non hai il coraggio nemmeno di ammettere i tuoi errori. Dici di amare Alyssa, ma nulla hai fatto per dimostrarglielo. Cos'è Theodore... Tu amavi Alyssa!!!-
-Non la amo più!!! Non è la ragazza perfetta per me. Io merito di meglio!!!-
Stavolta ad arrabbiarmi fui io e dopo aver recitato una formula magica, entrai nella mente di Theodore.
Ero stanco di queste discussioni tra i miei amici e volevo solo che tra loro ritornasse l'amore.
All'inizio i muri che mi parevano davanti, erano difficili da abbattere, ma con poche manate riuscì a vedere i vari ricordi. Un unico ricordo mi colpi ed era Theodore che leggeva una lettera.
Era una lettera minacciosa e piena di rabbia.
Capì solo dopo che Theodore si stava comportando così per proteggere Alyssa.
Ma stava sbagliando! Uscì dalla sua mente e dopo essermi seduto, chiesi a Daphne di uscire.
Sospirai e guardai Theo e poi cominciai a parlare.
-Tu hai mentito, non è così? Tu stai mentendo per proteggere Alyssa.-
-Come fai a saperlo?-
-Ti sono entrato nella mente.  Dato che tu non vuoi, ho fatto a modo mio!- esclamai.
Theodore mi fissò. Lo sguardo vuoto e gli occhi lucidi.
-Non posso... Blaise, non voglio-
Non risposi e tra noi calò il silenzio.