Clash of Love/ Volume I //Harry Styles

Sedicesimo

Giugno, 2018

Sono passate due settimane da quel mio incontro con harry, Ed in quelle che settimane io sono rimasta a casa. Con la febbre. Con una finta febbre in realtà. Si erano due settimane che fingevo pur di non andare a scuola e pur di non vedere Harry mano nella mano con quella Troia.

Ci stavo male, forse perché mi ero affezionata troppo a lui. Troppo per quanto una Red si può affezionare ad un blue.

Ma quel giorno, ero costretta a tornare.

Tati nel frattempo mi aveva raccontato ogni movimento della nuova coppia. Io fingevo di non rimanerci male, ma ad ogni lettere, ad ogni parola, e ad ogni frase che riguardava loro, sentivo il mio stomaco brontolare. E no, non perché aveva fame. Evidentemente lui aveva capito ancora prima di me cosa mi stava succedendo. Forse, mi stavo innamorando della persona sbagliata.

"Sei pronta? Oggi devi tenere il discorso di fine anno." Dice Tati una volta arrivate a scuola.

"Non Ho dormito tutta la nottata per prepararlo." Rivelo.
"Ho paura." Mi fermo davanti la porta d'ingresso. La mia amica si mette di fronte a me e mi guarda negli occhi.

"Eve ce la fai, lo sai che ce la fai." Commenta lei.

"Non è per questo, lo sai anche tu che non è per questo."

"Eve non puoi farti abbattere da un ragazzo. Non lo hai mai permesso a nessuno, non puoi adesso con lui." Dice dandomi un bacio in fronte.
"Spacca tutto."

Dopo esser stata annunciata dal preside, in
Aula magna, con tutta la scuola negli spalti, decido di salire sul palco.

"Buongiorno ragazzi." Annuncio.
"Sono qui perché sono stata chiamata dinanzi a voi per concludere questo, di certo caotico, ma meraviglioso anno scolastico.." respiro e continuo a leggere il mio discorso. Nel frattempo vedo gente a destra e a manca sbadigliare, e ciò mi fa perdere il filo più e più volte.
"Abbiamo avuto delle novità, i Blue si sono uniti a noi, come per suggellare un accordo d'amicizia.." guardo Harry, e noto che già mi stava guardano. Sento le gambe tremare, mi cade il foglio per terra, mi abbasso per prenderlo ma mi cade anche il microfono iscenando un forte rumore acustico. Il foglio nel frattempo vola via. Quindi mi ritrovo gli occhi di tutti su di me, senza qualcosa da dire.

"Beh, mi avete sempre visto molto sicura e determinata, lo so, ma anche io ho le mie debolezze, ed in quest'ultimo periodo ne ho ben troppe." Spiego guardando una volta si e l'altra pure verso Harry.
"Non so cosa fa cambiare una persona, ma penso di essere cambiata rispetto all'inizio dell'anno." Spiego.
"Maturata? Non penso. In realtà ho maturato alcune situazioni. Ho capito che la lealtà verso la famiglia è molto importante, L'amicizia non ti fa sentire da solo, ma l'amore, l'amore è l'unica cosa che ti rende felice." Lo guardò di nuovo. Lo guardò negli occhi. Ma lui no, non mi stava guardando negli occhi adesso, peggio, mi guardava nel cuore.
"Sono una persona molto razionale, e penso che si possa razionalizzare tutto nella vita, finché non ti sfiora il cuore. Beh se ti sfiora il cuore sei rovinato." Sospiro, così forte da farlo sentire nel microfono.
"Ho accumulato tanti silenzi in queste settimane, forse troppi. E se c'è una cosa che mi auguro per il prossimo anno scolastico per me, e per tutti voi.." lo guardo.
"È di riuscire a dire ciò che pensate, di riuscire a fare ciò che volete."

"Grazie Signorina Anderson, come sempre riesce a stupire tutti." Commenta il preside Dixon.
"Ma adesso dai la notizia a tutti i tuoi compagni."

"Oh si, certo la notizia." Dico sorridendo.
"Oggi è l'ultimo giorno di scuola prima dei mesi d'estate, ma non l'ultimo in cui ci vediamo." Dico accennando un sorriso.
"Il preside Dixon ha organizzato per noi una gita di fine anno in montagna."

"Aggiungo, se posso Eve, che è severamente vietato portare i giubbotti che vi identificano al vostro gruppo, piuttosto dovrete indossare quelli con il logo della scuola." Decreta prima di salutare e ringraziare tutti.

"Verrai, giusto?" Si avvicina fred a me, una volta averli raggiunti negli spalti.

"Ci proverò."