Lilia Marshall è una ragazza divenuta con il cuore di ghiaccio a causa della perdita di sua madre a soli 14 anni. Ha un potere che neanche lei conosce fino in fondo, e sarà il signor Tony Stark, sopravvissuto allo schiocco del guanto dell'infinito...
Ho deciso di tornare a casa mia,era inutile stare in un posto dove non eri costantemente criticata ed ero stanca di tutto.
Il bacio con Peter,accaduto una settimana fa, non l'ho dimenticato;è stato il primo ma anche l'ultimo:non penso che tornerò mai più o che loro verranno mai a cercarmi.
Un bussare alla porta interrompe i miei pensieri.
Come non detto.
-Peter ti ho già detto che...-
Ma non è Peter quello davanti alla mia porta.
-Lei non è il benvenuto qui.- mi affretto a dire cercando di chiudergli la porta in faccia ma lui la blocca prontamente con un piede.
-Dobbiamo parlare,da collega a collega.-
-Io non sto più voi se l'è dimenticato?-
-Io non credo a tutto quello che mi dicono.-
Senza che gli dica niente il signor Stark entra in casa mia lasciandomi a dir poco infastidita.
-Mi sembra ieri quando ti ho reclutata.-
-Ed era ieri quando ha deciso che non mi voleva più tra i piedi.-
-Sei stata tu ad andartene.-
-Lei lo ha sotto inteso.Se n'è accorto che il suo prezioso bimbo ragno stava per morire?O che almeno fosse ferito gravemente?-
-Non dovevate fare quella stupidaggine.-
-Ecco ci risiamo.- mormoro tra me e me.-Lei non fa altro che criticarmi,voglio sapere perché.-
-Anche io sono stato duro con il ragazzo ma hai visto come è maturato?-
-A me sembra ancora un bambino.-
-Prima era peggio fidati,non lo conosci abbastanza.-
-Possiamo smetterla di parlare di Parker in questo momento?Qual'è lo scopo di questa sgradevole visita?-
-Pensavi fossi lui non è così?-
-Non è affatto così.-
-Avresti dovuto rispondere "Chi?" Lilia:a te piace.-
-Non è vero!-
-Sorvolerò su questo punto dato che anche tu piaci a lui.- sorride sedendosi sulla poltrona davanti a me.
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Oh prego!Faccia come fosse a casa sua.
-Non m'importa.- rispondo guardando altrove e incrociando le braccia al petto.
-Non è vero.-
-Senta:è venuto qui a non farsi gli affari suoi come sempre oppure deve dirmi qualcosa?-
Stavolta di alza e mi guarda dritto negli occhi con una sfumatura di dolore e rammarico.
-Hai ragione:non avrei dovuto sgridarti in quel modo,del resto sei nuova e non sai ancora tante cose della nostra squadra.Vorrei dirti grazie per aver evitato un altro scontro alla Civil War come tanti anni fa,sei stata una vera eroina e il mondo ha bisogno di eroine come te,perciò vorrei che tornassi in squadra con la promessa che io non ti giudicherà più,farai tutto di testa tua ma se supererai il limite sarò costretto a fermarti.Ci stai?-
