Lilia Marshall è una ragazza divenuta con il cuore di ghiaccio a causa della perdita di sua madre a soli 14 anni. Ha un potere che neanche lei conosce fino in fondo, e sarà il signor Tony Stark, sopravvissuto allo schiocco del guanto dell'infinito...
Nonostante la tensione e la paura, il terzo giorno non comincia poi tanto male...a cominciare dal fatto che sono stato svegliato dalla dolce voce di Lilia che ha sussurrato al mio orecchio:-Sveglia dormiglione.-per poi avermi lasciato un bacio dietro l'orecchio.
-Buongiorno anche a te, colei che mi costringe a restare sveglio perché si muove troppo.-
-Lo sai che non riesco a dormire bene la notte, e poi sei così carino quando dormi.-
-Carino? Sarei un coniglietto per te?-
-Coniglietto non è proprio l'animale a cui ti metterei a confronto ma sicuramente sei un cucciolo.-
-Un cucciolo di ragno?-
-Ew! No, che schifo!-
-Sei carina quando arricci il naso.-
-Carina...io invece cosa sono? Una bambola di porcellana?-
-Che sei drammatica.-
-Dovresti saperlo ormai.-
Dopo esserci baciati un paio di volte e aver fatto di nuovo l'amore, siamo scesi mano nella mano dagli altri e adesso ci ritroviamo davanti una tavolata piena di buon cibo e mi chiedo da dove provenga tutto questo.
-Ehi! Vedo che avete fatto pace, voi due.-
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-Anche troppa.- commenta Stark facendo l'occhiolino e facendomi diventare rosso.
-Come mai tutto ciò?- chiede Lilia avvicinandosi al tavolo.
-Qualcuno oggi fa il compleanno...-
-Chi?-
-Il nostro nonnetto.-
Lei scoppia a ridere e corre ad abbracciare Steve. Ma riesco ad intravedere la tristezza negli occhi del Capitano e mi fa' male vedere Lilia guardarlo con la stessa espressione.
-Auguri nonno.-
-Dai Tony adesso non mi lascerà più in pace!-
-Ops, scusa nonno.-
Tutti scoppiano a ridere e, per la prima volta, sento l'aria di famiglia che ha sempre contraddistinto questo gruppo così unito.
La colazione è stata spettacolare ma siamo ancora seduti tutti insieme, a ridere e scherzare mentre Lilia continua a pizzicare qualcosa di nascosto anche se l'ho già beccata un paio di volte.
Vedo la felicità nei suoi occhi e non voglio che se ne vada mai.
-Quindi, nonno, quanti anni fai?- chiede la mia ragazza bevendo un po' del suo caffè.
-Ah, non posso dirlo.-
-Non si può chiedere l'età ad una signora non ad un signore.-