Capitolo 5

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Mike's pov

Mancavano pochi minuti all'arrivo di Will. E Jane.

Non vedevo sinceramente l'ora di rivederli.

Erano cambiati in quei mesi? Will si era fidanzato?

Non vedevo l'ora di poter riascoltare di persona la sua voce.

Di poterlo tenere stretto al mio petto.

Di poterlo vedere.

Toccare.

Mi stupii dei miei stessi pensieri, ma d'altronde non vedeva il suo migliore amico da mesi, che gli erano sembrati sinceramente anni, quindi era giustificato.

No?

In quel preciso istante entrarono nella sala Steve e Robin, con delle cibarie in mano.

Ci salutarono e poi sistemarono quello che avevano portato sul tavolo.

Rimasero lì vicino, a chiacchierare.

Non potevo immaginare che rivedere Will sarebbe stato così... triste.

Entrò nella sala con la valigia in mano.

Quando vide il festone e tutti i suoi amici, lì, ad aspettarlo, non ebbe la reazione che tutti si aspettavano.

Non sorrise, non corse incontro a nessuno, non pianse... rimase semplicemente immobile a fissarci, uno ad uno.

Feci per muovermi per primo, ma Max mi precedette correndo verso Undici.

Non l'avevo neanche notata.

Era vestita con una camicia blu e gialla, con le maniche leggermente larghe, e dei jeans chiari a vita alta.

Era bella.

Ma mai quanto lo era Will.

Portava una camicia azzurra, di qualche taglia troppo grande, dentro dei jeans molto simili a quelli di Undici.

Aveva i capelli spettinati sulla testa, ma erano comunque meravigliosi.

«Mio Dio come sei cambiata in così poco tempo!» Max scoppiò a piangere su Undici, che la strinse a sé scoppiando a sua volta in un pianto dirotto.

«Mi sei mancata.» lo disse con il suo solito tono di voce strano, infantile e stupido.

Mi stufai subito della sua voce.

Non capivo cosa mi stesse succedendo.

Non ero felice di rivederla.

Avrei preferito che fosse tornato solamente Will.

Mio Dio.

Will.

Tutti si erano già mossi per salutarsi a vicenda.

Nancy e mio fratello si stavano abbracciando l'un l'altro, con le lacrime agli occhi.

Max e Undici stavano parlando animatamente, Max si era subito ripresa dal pianto di gioia in cui era scoppiata appena l'aveva vista.

Will era con Dustin, Lucas ed Erika.

Decisi di dirigermi prima da Jane, per correttezza, ma non mi andava di parlare con lei.

Non volevo baciarla.

Avevo desiderato quel momento per tutto quel tempo e adesso che potevo farlo mi sentivo schifato all'idea di baciare le sue labbra.

Non capivo quello che stavo provando, quello che stavo pensando.

Forse ero semplicemente impazzito.

Finsi un sorriso gioioso e corsi da lei.

La strinsi a me, separandola da Max.

Non mi sentivo bene tra quelle braccia, mi sentivo scoperto, a disagio.

Mi era mancata così tanto fino a quel momento, non capivo perché invece stessi pensando che avrei preferito non rivederla.

«Mi sei mancato così tanto Mike.» non riuscii a dire lo stesso.

Ma era la verità. Mi era mancata tantissimo, non capivo perché in quel momento mi sembrò di non averla pensata mai.

Senza sapere cosa fare o dire poggiai le mie labbra sulle sue.

Desideravo quel momento da tantissimo tempo, ma adesso che l'avevo baciata non mi sentivo bene.

Sentivo solo che mi mancava il respiro e che dovevo staccare le mie labbra dalle sue.

Mi staccai dal bacio e lei fece per darmene un altro, ma io girai il volto e le sue labbra finirono sulla mia guancia.

Fortunatamente non si accorse del mio spostamento.

«Ti amo Mike.» stavo per dire lo stesso, ma le parole si spensero in gola.

Cosa mi stava succedendo? Perché non riuscivo più a dire alla mia fidanzata che la amavo?

«Sì, anche... io.» sorrisi e lei mi prese il viso tra le mani.

Guardarla negli occhi era diventato quasi impossibile.

Ero cambiato io o era lei il problema?

Non riuscivo a capire più niente.

«Vado a salutare Will, Jane. Torno subito, promesso.» mi diede un mini bacio a stampo e poi mi lasciò libero di andare dal mio migliore amico.

I suoi occhi, i suoi occhi mi erano mancati davvero.

Il suo sorriso mi era mancato.

La sua voce.

La sua risata.

Lui.

Lui.

Mi avvicinai e lo presi per la camicia, per poi abbracciarlo stretto a me.

All'inizio si irrigidì, poi ricambiò la stretta.

Era felice, ma non poteva esserlo quanto lo ero io.

Mi sembrava di aver appena visto un angelo.

Will era un angelo.

Un angelo.

Era il mio angelo.

Mi era mancato come l'aria.

«Mi sei mancato...»

«Come l'aria.» continuò lui per me.

Lo guardai negli occhi e riuscii a scorgere qualcosa di bellissimo, che però non riuscii ad interpretare.

Lo avevo visto negli occhi di altre persone, ma in quel momento riuscivo a pensare solo a Will.

Era come se non lo vedessi da anni e anni, era la cosa più bella del mondo.

Mi era mancato così tanto.

«Ti...» Will fu interrotto dalla risata di Dustin.

Tornammo alla realtà.

Io fui portato via da Max e Undici e lui fu portato via, per parlare con gli altri.

«Mike, possiamo parlare?» Jane me lo chiese con un sorriso triste sul volto.

Annuii controvoglia, io volevo parlare con Will.

Sottosopra||bylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora